Buonanotte ^^

May 08, 2009 00:14


TITOLO: Academy
AUTORE: Jinny
GENERE: AU, angst
FANDOM Obviously Arashi! Nessuno aveva dubbi (che gli altri johnnini non me ne vogliano, ma gli arabimbi mi vegono meglio... l'ossessione aiuta molto in questo...), ma qui dentro in effetti c'è un po' di tutto (evviva le AU!)
PAIRINGS:  Principalmente Sakuraiba, Ohmiya, e poi... di tutto un po' ^^'
RATING: R, con parti nc-17 (si, parti, plurale... *si vergognissimerrima*)
NOTE E COMMENTI SPARSI: I 23 numeri d Hanakimi qui in italia hanno impiegato davero troppissimo tempo ad uscire e questo ha provocato nella mia mente tuttta una serie di bacazioni mentali allucinanti (che già non ne avevo eh?).
RINGRAZIAMENTI:ad Harin e Vampiretta, che si sono sorbite tuuuuuuutto il malloppo XD A Vampiretta che mi ha aiutata con il titolo (veramente è venuto a lei...) e con i rating (che mi mandano sempre nel panico)... basta, mi spengo e posto
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Gli ultimi due giorni furono deliranti. Sho praticamente non riuscì a vedere Masaki nemmeno durante le sue pause, perchè era comunque circondato da uno stuolo di ammiratori ed era inavvicinabile. Solo verso le quattro, Masaki si rifugiò sulla scala antincendio. Sho era già li, a leggere, e Masaki gli si afflosciò accanto

<< Mai più. Non mi frega nemmeno di vincere, che cavolo!>> disse, e si accese una sigaretta. Sho lo guardò

<< Fumi?>> gli chiese, chiedendosi automaticamente quante altre cose non avesse scoperto in quei tre mesi.

<< Ogni tanto… però solo se riesco a scroccare. Sono pigro, mi stufo ad andare a comprare le sigarette… e poi preferisco spendere i soldi per altre cose… e tanto i miei mi passano lo stretto indispensabile per sopravvivere. Calcolano tutto, fino all’ultimo centesimo… sono quello con la famiglia più ricca, ma faccio sempre la figura del morto di fame…>>

<< Aiba, alza le tue chiappette secche e torna subito in sala mensa!>> disse Jun, acido, facendo capolino dalla porta. Masaki spense la sigaretta, sbuffò l’ultimo fumo e si alzò

<< Arrivo, capo principessa!>> disse, entusiasta

<< Ti spacco la faccia, Aiba.>> ringhiò Jun. Sho scoppiò a ridere

<< Vedere una ragazza così bella e vestita così bene che parla con la tua voce e con quel tono, è una cosa da morire, davvero…>> ululò. Jun scese gli scalini, tenendo alzata la lunga gonna a balze con volant e pizzi.

<< Sentimi bene, Sakurai. Questa è una cosa imbarazzante.>> sibilò Jun. Sho si perse nei suoi occhi. Seppe che Masaki se n’era accorto quando vide una mano afferrare il braccio di Jun e trascinarlo via

<< Andiamo, Matsuhime!>> disse, allegro. Sulla porta si girò a guardare Sho, che rabbrividì. Si, se n’era decisamente accorto…

La sera, Masaki tornò in stanza tardi di nuovo. Non lo salutò nemmeno, entrò in bagno e, poco dopo, Sho sentì l’acqua della doccia che andava. Quando Masaki uscì, Sho lo guardò

<< Non mi hai nemmeno salutato…>> gli disse. Masaki si strinse nelle spalle. Sho si alzò, lo prese per le spalle e lo trascinò sul letto, ma Masaki si svincolò

<< Non devi guardare gli altri!>> gli disse, e si rialzò. Si preparò per la notte, si mise a letto e spense la luce. Sho, che era già in pigiama, si infilò sotto le coperte e cercò di dormire. Ma pensare che Masaki fosse arrabbiato con lui lo faceva sentire così male… dopo circa due ore, Masaki gli si accoccolò accanto

<< Scusami.>> bisbigliò. Sho aprì gli occhi e si trovò davanti il viso addolorato di Masaki. Lo strinse a se

<< Mi sono perso negli occhi di Jun… e tu ti sei arrabbiato… mi fa anche piacere che tu sia geloso, piccolo…>> disse Sho << però in effetti, se ti arrabbi, sto malissimo…>>

<< Sho-chan… >> la voce di Masaki si ruppe. Sho gli accarezzò la fronte.

<< Che c’è, piccolo?>> chiese.

<< Per favore, domani staresti dove possiamo vederci se mi giro? Lo so, sarà palloso, ma… l’ultimo giorno ci sono sempre casini, e… beh, ho un po’ paura…>> disse Masaki. Poi si addormentò. Sho lo tenne stretto tra le braccia, chiedendosi se gli era concesso di rimanere così per sempre.

Il giorno dopo, fece come Masaki gli aveva chiesto. Rimase sempre in posti dove Masaki poteva vederlo anche solo girando lo sguardo, e dove lui poteva tenere d’occhio tutti quelli che gli giravano intorno.

Poi arrivò il momento fatidico. Le premiazioni. Gli allievi avevano avuto tre giorni per decidere chi fosse “la più bella”. Kazunari vinse per le principesse. Sho si girò a guardare Satoshi che, poco lontano, sorrideva, orgoglioso. Gli si avvicinò

<< Hey, ti vedo meglio, Ohno.>> gli disse. Satoshi fece un mezzo sorriso

<< Gli ho promesso che se vinceva gli lasciavo fare tutto quello che voleva… e la cosa non mi dispiace affatto… soprattutto visto il luccichio che il demonietto aveva negli occhi quando l’ha detto…>>

Sho arrossì violentemente

<< Accidenti a te, Ohno-kun! Dire queste cose…>> sibilò. Satoshi lo guardò

<< Dalla tua reazione dedurrei che tu sia ancora vergine…>> disse. Sho arrossì ancora di più, mentre Satoshi iniziava a ridere. Poi si calmò, vedendo la vena che pulsava sulla tempia di Sho

<< Ok, la pianto… già non ti sono simpatico… beh, per le migliori gambe su che punti?>>

<< Beh, non c’è gara... abbiamo “rametto ritorto” e “parentesi tonda” come rivali…>> disse Sho

<< Beh, nemmeno Aiba-chan ha le gambe drittissime…>> disse Satoshi.

<< Però con la mini sta bene…>> disse Sho, poi arrossì di nuovo violentemente. Satoshi scoppiò a ridere di nuovo.

<< Se diventi così rosso, vuol dire che ultimamente hai pensato a… beh, ecco, perdere la tua verginità…>> disse, cercando di calmarsi. Sho arrossì ancora di più. Ora tendeva al porpora acceso.

<< Mi si è seduto a cavalcioni sulla pancia, l’altra sera…>> borbottò << E con quella gonnellina, ecco.. >>

<< Oh! Non lo facevo così audace…>> disse Satoshi

<< Poi si è addormentato… tutto raggomitolato, ancora in ginocchio, e con la testa sulla mia spalla. Di botto, come i bambini.>>

Satoshi rise

<< Ok, è sempre il solito scemo…>> disse, e sembrava sollevato. Intanto Masaki andava a prendere il proprio premio, tra gli applausi generali

<< Uh! Ha vinto!>> disse Satoshi

<< Era scontato.>>disse Sho. Satoshi sorrise e gli batté una pacca sulla spalla, poi si allontanò ad accogliere Kazunari, che si stava avvicinando. La camminata stonava leggermente con il vestito ed il trucco, bisognava ammetterlo. Sho andò incontro a Masaki, che si stava facendo largo tra i propri ammiratori

<< Sho-chan!>> chiamò. Sho riuscì a raggiungerlo, e Masaki lo abbracciò.

<< Hai visto? Beh, in effetti non ho fatto molto, ma sono stato bravo?>> chiese.

<< Sei stato bravissimo, piccolo.>> disse Sho, a bassa voce, nell’orecchio di Masaki, che arrossì e gli sorrise. Poi venne reclamato per un ultimo tour. Sho lo perse di vista per essersi girato solo un istante, e non lo trovò più. Lo cercò ovunque, chiese a tutti, ma sembrava come svanito. Lo cercò fino quasi alle due, poi, vista l’ora, si preoccupò molto. Incrociò Jun e Tomohisa che finalmente tornavano alla loro stanza, ma non avevano visto Masaki. Incrociò uno degli altri due ragazzi della minigonna, e loro dissero che l’avevano visto uscire dallo spogliatoio circa cinque minuti prima. Sho si mise a correre. Si concentrò su Masaki, sperando che succedesse come nei cartoni, e che avesse un’illuminazione su dove potesse essere. Si scontrò con Satoshi e Kazunari.

<< Senpai, che succede?>> chiese Kazunari, vedendolo sconvolto

<< Non trovo Aiba…>> ansimò Sho. Kazunari spalancò gli occhi.

<< Terrazza…>> disse, e si mise a correre a sua volta, ancora con il vestito da cinesina addosso (ma struccato, e con un paio di sneakers).

Sho si affrettò a seguirlo, e sentì i passi di Satoshi dietro di lui. Quando arrivarono sul terrazzo, trafelati, erano già passati quasi venti minuti. La scuola era enorme e, anche correndo, i dormitori ed il terrazzo delle aule erano nelle due direzioni opposte. C‘erano scale, persone con valige enormi che partivano e un sacco di professori che li fermavano per fare domande.

Masaki era rannicchiato a terra, immobile. I tre si avvicinarono, correndo. Quando gli arrivarono accanto, si bloccarono, senza sapere bene che fare

gnr: angst, g: arashi, gnr: au

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