TITOLO: Akemi
AUTORE: jinny
GENERE:Angst
FANDOM: Arashi
PAIRING: Ohmiya + OC
RATING:pg-13 (almno per ora)
DISCLAIMERS: Gli Ohmiya non mi appartengono, invece gli OC si, haha
NOTE: Che casino (ho fatto fatic a capire certi passaggi anch'io... andiamo bene...)
GIA' POSTATE:
Parte1 Parte2 Shiori pagò per tutti due ed uscirono. Presero la metropolitana, ed arrivarono al cimitero. Kazunari ricordava quel posto…
<< Ci sono i miei… ecco, questa fa davvero confusione… mi trovo ad avere un doppione di genitori…>>
Shiori rise
<< Solo che due sono vivi…>> disse. Kazunari annuì, pensieroso. Arrivati alla tomba si fermarono. Kazunari la guardò per un attimo. Sapeva di essere vivo, ma sapeva anche di essere sepolto li… e poi lo vide arrivare. Satoshi, con un mazzo di gigli freschi.
<< Quanto tempo.>> disse a Shiori. Lei chinò leggermente il capo. Kazunari lo guardò, imprimendosi ogni minimo cambiamento in mente. Lo trovò più magro, ma il suo viso era rimasto uguale a sedici anni prima. Forse un minimo di righe d’espressione, ma… era Satoshi. Era il suo Toshi… si morse forte le labbra, per non piangere, e strinse i pugni, sennò gli avrebbe gettato le braccia al collo.
<< Il tuo nuovo fidanzato? Non è un po’ giovane?>> disse Satoshi, indicando Kazunari con un cenno del capo. Shiori sbuffò
<< Hai ritrovato il senso dell’umorismo tutto ad un tratto?>> chiese. Era arrabbiata, notò Kazunari. E Shiori arrabbiata faceva davvero paura. E Satoshi sembrava… spento. Kazunari sentì una fitta al petto. Satoshi non doveva essere così. Doveva essere allegro, sorridente, doveva avere una vita!
<< Comunque non è il mio fidanzato… lui…>>
<< Sono un parente di Tokunaga Akemi…>> mormorò Kazunari << Mia madre dice da sempre che sono nato esattamente quando lei… quando se n’è andata, e quindi ero curioso… siccome mi sono trasferito a Tokyo, ne ho approfittato per venire qui…>>
Satoshi lo guardò per la prima volta. Kazunari si sentì sciogliere sotto quello sguardo. Era il suo Toshi, e doveva mentirgli. Non voleva… gli aveva promesso che gli avrebbe sempre detto la verità su tutto… e invece ora…
<< Akemi aveva solo gli zii.>> disse Satoshi, secco
<< Lo so.>> disse Kazunari, piccato << Stavo solo cercando una scusa plausibile per essere qui. Perché mi ricordo cose che non dovrei ricordare, mi ricordo posti dove non sono mai stato, mi ricordo persone che non ho mai visto in vita mia… non in questa almeno… e non capisco più niente! E ho tentato di mentire proprio a te…>> Kazunari si bloccò, rendendosi conto di cos’avesse appena detto, e fece per fuggire, spaventato da cosa sarebbe potuto succedere. La voce di Satoshi gli tolse ogni forza, e cadde a terra, senza riuscire a muoversi
<< Se è uno scherzo è di pessimo gusto.>> disse Satoshi. Era arrabbiato. Satoshi era arrabbiato con lui. Kazunari pensò che farsi investire un’altra volta, in quel momento non gli sembrava poi così male come idea. Poi però riuscì a riprendere il controllo. Cercò di mantenere il tono controllato, e guardò Satoshi negli occhi
<< Tulipani.>> disse. Poi si allontanò. Satoshi guardò Shiori per un attimo
<< Glie l’hai detto tu?>> chiese
<< E quando? L’ho visto due ore fa per la prima volta. E si ricordava di me. Sa tutto di Akemi. Io… mi prenderai per pazza, ma credo che sia lei… anche se adesso è un maschio, ha un altro nome e per fortuna un’altra vita… l’uomo che l’ha picchiato, è lo stronzo che l’ha investita. E’ uscito di prigione e sta con sua madre… forse mi illudo, ma io gli credo. Dopo tutto questo tempo, ho bisogno di credergli.>> detto questo, anche Shiori si allontanò, cercando Kazunari tra le lapidi. Satoshi guardò i gigli
<< Lo so, principessina, ma… non ci sono tulipani oggi…>> mormorò, cambiando i fiori nel vaso..
Shiori prese Kazunari per un braccio. Sapeva che l’avrebbe trovato davanti alla tomba dei signori Tokunaga. Lui girò appena il viso, inondato di lacrime. Piangeva in silenzio, troppo distrutto per emettere suoni
<< Non mi crederà mai…>> mormorò dopo un po’
<< Sono solo uno stupido ragazzino con gli stupidi ricordi di un’altra persona…>>
<< I ricordi di Akemi non sono stupidi!>> ribatté Shiori, ma Kazunari la guardò negli occhi
<< Dovrei correre dietro alle ragazze! O ai ragazzi, che importa! Invece la mia mente, il mio cuore, sono pieni solo di quello stupido nano! Da sempre! Quand’ero piccolo non riuscivo a dormire se non me lo guardavo mentalmente! Se non rievocavo un momento con lui, prima di addormentarmi, poi avevo solo incubi! E adesso lui… lui non mi crederà mai… fa male…>> singhiozzò. Shiori lo strinse forte
<< Adesso non essere Akemi è la cosa più brutta del mondo…>> singhiozzò ancora. Shiori iniziò ad accarezzargli la schiena, cercando di calmarlo.
<< Però non sono lei… non lo sono più… ma adesso non voglio che sia così… fino a dieci minuti fa ero solo Kazunari con i ricordi di Akemi, adesso… adesso voglio essere lei… voglio tornare indietro… voglio… voglio non essere morta… perché non ho aspettato di aver finito di attraversare per salutare Toshi? No, io cretina mi sono distratta, e quell’imbecille mi ha presa su… non volevo morire, non è giusto… io… adesso sarei davvero felice… saremmo sposati… dovevamo sposarci appena lui si diplomava, gli zii avevano dato il permesso, sai? Non vedevano l’ora di liberarsi di me, di smollarmi ad un altro tutore… ma si vede che doveva andare così… ho osato essere felice con Satoshi e ho osato sperare di esserlo almeno per un periodo lungo, e sono stato punito… e adesso sono un fottuto ragazzino! Continua a non essere giusto!>>
<< Cosa mi hai detto prima di morire? L’ho sentito solo io, quindi se… se questa assurda storia è vera, potrei anche crederti se ci azzecchi…>> disse Satoshi. Kazunari si staccò da Shiori
<< Come ci hai trovati?> chiese
<< Venire dai tuoi… lo hai sempre fatto quand’eri giù…>> disse Shiori. Kazunari si morse le labbra
<< L’ho chiesto a lui.>> disse, secco
<< Se è una balla, sei un ottimo attore, e, non so come, l’hai studiata proprio bene…>> disse Satoshi. Kazunari serrò gli occhi e lanciò un grido di frustrazione, poi aprì gli occhi
<< Ho detto “voglio stare con te”! E adesso vorrei non averlo mai detto! Almeno sarei morto e basta, non starei più così male!>> urlato questo, corse via di nuovo.
<< Voglio stare con te? Davvero?>> sussurrò Shiori. Ricordava bene l’assoluta mancanza di romanticismo di Akemi. Doveva essere davvero molto seria e sicura di quello che diceva per uscirsene con una frase del genere. Satoshi tirò su col naso
<< Non è possibile…>> sussurrò. Shiori lo guardò
<< Ohno-kun…>>
<< L’ha detto… l’ha detto davvero… ha detto che voleva stare con me, ed è morta subito dopo… come può saperlo? L’ho sentito solo io…>>
<< E’ lei… non lo è, ma lo è… il che confonde me e lui in maniera allucinante… dice che ricorda il vostro primo bacio da quando ha quattro anni…>>
Satoshi si asciugò gli occhi e si allontanò, in silenzio.