SONO UN GENIO UN'EMERITA CRETINAAA!!! *sbatte la testa contro il muro*
Ho finalmente capito come si mettono gli sticky post sulla community! *era scritto sotto, per questo sono idiota*
Quindi eccovi lo sticky post per la FICT EXCHANGE svoltasi qui sulla Pasticceria, che per l'occasione è quello dei FILL.
Ma ovviamente vi rimando agli altri due post!
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-Nagase perchè sei qui? E' troppo presto siamo appena arrivati- disse uno dei due alla porta.
-Mi ha chiamato il capo, non ve lo ha detto?- chiese, non voleva arrivare a sparargli se non serviva dopotutto.
-Non siamo stati avvisati, meglio che chie...- ma a volte il lavoro sporco andava fatto, non gli fece finire la frase che gli sparò in pieno petto e anche l'altro non fece nemmeno in tempo a estrarre la pistola che stramazzò a terra.
Si avvicinò alla porta, non sapeva cosa avrebbe visto una volta entrato ma non importava, non era colpa di Jun, lui purtroppo non poteva fare altro, ribellarsi non era possibile con quella gente e lui lo sapeva bene perchè era uno di loro.
Prese dalla tasca del primo a cui aveva sparato la chiave magnetica e la fece passare nella serratua. Nel salotto non c'era nessuno, quindi si avvicinò alla camera da letto dove sentiva provenire dei lievi rumori, poi preso un respiro profondo entrò accendendo la luce.
L'uomo era senza camicia e Jun sdraiato sul letto aveva i polsi bloccati dalle mani dell'uomo sopra la testa e la maglia alzata fino al collo, quando vide l'altro entrare nella stanza l'unica cosa che avrebbe voluto era scomparire, mai e poi mai avrebbe voluto che lo vedesse in quel momento.
-Che cazzo fai Tomoya! Vattene!- urlò l'uomo furioso, ma in quel momento Nagase tirò fuori la pistola.
-Lascialo immediatamente!- disse puntandogliela addosso.
-E' per lui che lo fai?- chiese ridendo senza lasciarlo andare, -Per questo ragazzino?- chiese ancora.
-Ho detto lascialo!- lo minacciò ancora stringendo più forte la pistola.
-Io mi fidavo di te sai, se mi avessi detto che lo volevi potevi averlo- disse.
Trattava Jun come fosse una cosa e questo lo stava facendo arrabbiare sempre di più.
-Con te lo avrei condiviso- disse infine e fu la goccia che fece traboccare il vaso, Nagase sparò colpendolo al braccio con cui ancora teneva Jun che in quell'istante fu lasciato libero e si allontanò velocemente dal letto.
-Jun vieni qui- disse Nagase all'altro che si avvicinò mettendosi alle sue spalle.
-Brutto bastardo! Come hai osato?!- imprecò ancora l'uomo tenendosi il braccio ferito e sanguinante.
-Io non sono come te! E Jun è una persona non una cosa!- gli urlò.
-Cos'è sentimentalismo il tuo? Tu non sei meglio di me! Sei un assassino come lo sono io, non hai scrupoli ad uccidere, credi che quel ragazzo ti guarderà in modo diverso da come guarda me sempre?- gli chiese.
-Potrà anche odiarmi d'ora in poi, ma per lo meno io lo porterò via da questo schifo- disse facendo un piccolo gesto con la pistola a quella stanza e a quell'uomo.
-Tanto non hai il coraggio di uccidermi davanti a lui, sennò lo avresti già fatto! Ma non la passerai liscia, vi troverò ovunque andrete e allora sarai tu a dover sopportare di vedere cosa faremo a lui prima di ucciderlo. Non è finita qui ricordalo!- rise l'uomo, ma un istante dopo ci fu un colpo di pistola che fu solo un sibilo attutito dal silenziatore.
-Ti sbagli, finisce proprio qui- disse mentre l'uomo stramazzava sul letto privo di vita.
Jun rimase con gli occhi sbarrati davanti alla scena, non aveva mai visto uccidere un uomo ed aveva avuto paura in realtà, sopratutto per le parole che aveva detto quello prima che Nagase gli sparasse, aveva sentito parecchie conversazioni al telefono dell'uomo, quando era con lui ed alcune cose che aveva ordinato di fare ai suoi uomini erano orribili ed aveva paura.
-Jun? Jun stai bene?- chiese Nagase scuotendolo leggermente, aveva ancora gl'occhi fissi sul cadavere dell'uomo, -Non guardare Jun- disse coprendo con il suo corpo la vista dell'uomo mettendosi davanti a Jun.
-Vieni andiamo, dobbiamo andare via in fretta- disse prendendolo per mano e trascinandolo fuori dalla stanza, ma prima di uscire dalla suite si fermò un attimo.
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Quando arrivarono alle scale di servizio sentirono un urlo, Jun riaprì gl'occhi e si ricordò...
-Il servizio in camera! Aveva chiamato il servizio in camera- disse spaventato.
L'ascensore era stato sbloccato prima del previsto ed ora erano nei guai.
-Jun corri, dobbiamo correre più velocemente possibile- lo incitò Nagase fiondandosi già giù per le scale, i piani erano tanti e Jun non era mai stato un buon corridore, ma alla fine ce la fecero e raggiunsero il parcheggio sotterraneo dalle scale di servizio.
-Masa?- chiamò e l'altro uscì fuori da una limousine.
-Ci avete messo tanto- disse questo.
-Masa ma che ca... ti avevo detto una cosa discreta che non rischia di essere fermata!- lo rimproverò l'altro.
-Ma... quando mai fermano una limousine scusa?- piagnucolò l'altro.
-Ok, ok basta che ci sbrighiamo, per lo meno non hai scelto quella del capo- disse sollevato.
-Ah no? Credevo fosse la sua...- rispose salendo in macchina e mettendosi il berretto da autista.
-Dove vi porto signori?- chiese divertito.
-Smettila di fare il cretino e parti!- gli urlò Nagase una volta chiusa la portiera dell'auto.
-Ok, ok- sbuffò triste Masaki.
-L' a...autista?- chiese poi Jun preoccupato.
-Tranquillo, gli ho dato solo una botta in testa, sta bene non ti preoccupare- rispose subito Masaki capendo dallo sguardo spaventato dell'altro cosa voleva chiedere in realtà.
-Comunque io sono Masaki, piacere- disse presentandosi l'altro, -Tu sei Jun vero? Tomo-chan mi ha parlato tanto di te, anzi... non mi ha parlato d'altro ultimamente...- disse l'altro pensoso, mentre continuava a guardare nello specchietto retrovisore.
-Masaki smettila! Non è il momento delle presentazioni! Guarda la strada e pensa a guidare e in fretta!- lo riprese un po' in imbarazzo.
-Ma...- provò a replicare Masaki ma Tomoya spinse il tasto che divideva con un vetro scuro l'autista dai passeggeri.
Rimasero in silenzio per un po' Jun stava ancora cercando di riprendere fiato dalla corsa e Nagase gli versò un bicchiere d'acqua prendendolo dal frigobar dell'auto.
-Stai bene?- gli chiese porgendoglielo.
Fece semplicemente segno di si con la testa e bevve un sorso d'acqua dal bicchiere che l'altro gli aveva dato.
-Jun... mi dispiace, sul serio... mi dispiace che tu abbia dovuto vedere tutto, ma...-
-Era l'unico modo no? Non mi avrebbe mai lasciato andare lo so bene, almeno non finchè non si sarebbe stancato di me o non gli fossi stato più utile- disse Jun senza però guardare l'altro in viso, sembrava evitare il suo sguardo e Nagase se ne era accorto.
-Però... io ora capirei se fossi disgustato da me, ma non importa anche se è così per me va bene, l'importante è che tu sia libero da quell'uomo, ti porteremo in un posto sicuro dove potrai ricominciare da capo. Questo è quello che conta!-
Jun per la prima volta si girò verso di lui e lo guardò negl'occhi.
-Io non sono disgustato da te, ho avuto paura è vero e... non pensavo davvero che tu fossi in grado di uccidere qualcuno, ma... Tu sei sempre stato gentile con me, sei una persona buona, non sei come gl'altri, puoi sembrarlo ma... anche le persone buone delle volte uccidono altre persone no? La polizia lo fa, uccide i criminali...-
-Jun io non sono la polizia, io non è la prima volta che uccidevo qualcuno, non sono differente da nessuno di loro, sono come loro- disse abbassando lo sguardo lui questa volta.
-Ok! E anche fosse davvero così!? Tu sei come loro ok, ma mi hai salvato! E qualsiasi persona tu fossi... i miei sentimenti non cambierebbero comunque- urlò contro l'altro.
Tomoya rialzò lo sguardo e di colpo lo abbracciò, stringendolo forte a se accarezzandogli i capelli ma rimanendo in silenzio.
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-Jun...- sussurrò allontanandolo leggermente e sciogliendo l'abbraccio per poterlo guardare in viso, -Tu pensi che io...-
Jun annuì mordendosi le labbra senza fargli finire la frase.
-Jun sapevo cosa avrei visto entrando in quella stanza, ma non per questo ti ho mai giudicato male, non era colpa tua... non lo è mai stata e non ti ho mai giudicato, sono geloso è vero, ma direi che me la sono ben presa la mia rivincita su quell'uomo- disse con un po' di rabbia nella voce ripensando a quell'uomo.
Rimasero in silenzio, poi Jun si avvicinò all'altro, e lo baciò dolcemente, un attimo dopo Nagase corrispose al suo bacio con impazienza stringendolo a se più forte come non aveva mai fatto, finalmente erano insieme e nessuno li avrebbe divisi, erano liberi di amarsi senza aver paura.
I vestiti sparirono in poco tempo, non c'era più niente a separarli era solo la loro pelle nuda, le loro mani che si sfioravano e il loro desiderio sempre più forte di avere l'altro. Nulla poteva distrarli da loro stessi, nemmeno si accorsero che la macchina si era fermata, c'erano solo loro due in quel momento e nessun altro.
Jun quasi urlò quando l'altro lo prese, era stato improvviso, gli aveva fatto male, ma era stato anche piacevole, l'altro lo aveva baciato sul viso sulle labbra accarezzandogli i capelli aiutandolo a rilassarsi, si sentiva così protetto quando era con l'altro che si sentiva sempre piccolissimo a suo confronto e questo lo faceva sentire al sicuro. Poi il piacere aumentò accompagnato da spinte dapprima delicate poi sempre più decise e quasi irruenti che gli davano sempre più piacere colpendo quel punto che lo faceva impazzire. Fu tutto così intenso e meraviglioso che anche quando entrambi si furono liberati quel piacere li avvolse per diversi minuti, mentre uno addosso all'altro cercavano di ritrovare la lucidità, di calmare i respiri accelerati. Era stata la loro prima volta ed era stata anche la più meravigliosa per entrambi.
-Dovremmo rivestirci ora- disse Nagase mentre Jun sdraiato su un fianco si stava quasi per addormentare; -Dai vieni ti aiuto- disse poi aiutando Jun a infilarsi la maglia.
Qualche minuto dopo erano vestiti al meglio e uscirono dall'auto, Masaki era poggiato alla portiera del guidatore fumando una sigaretta.
-La macchina è lì andiamo?- chiese senza dire nulla, Jun si sentiva un po' in imbarazzo ad essersi completamente dimenticato che in quell'auto non erano soli e ora si stava preoccupando che avesse potuto sentire qualcosa.
-Tranquillo l'auto è insonorizzata- lo tranquillizzò, ma questo fece solo mettere di più in imbarazzo Jun.
-Tomo-kun sicuro che era il Jun che faceva lo spogliarellista questo qui?- chiese ridacchiando.
-Masa smettila e andiamo. Hai sentito Nino?- chiese tagliando corto e avviandosi alla macchina tenendo Jun per mano.
-Si ha detto che ha fatto il trasferimento dei soldi, sta andando in aeroporto lo troveremo lì- rispose.
-Quel nanetto è malefico, non vorrei mai mettermi contro di lui- disse salendo in auto al posto di guida.
-Vuoi stare davanti?- chiese poi Masaki a Jun.
-No non importa- disse facendo per lasciare all'altro il posto accanto a Nagase.
-Sei sicuro?- chiese ancora.
-Si certo- rispose e salì sul sedile posteriore.
La macchina si mise in moto e si immisero nell'autostrada, ci sarebbero volute 2 ore circa per arrivare in aeroporto, calò il silenzio e Jun si mise a guardare fuori dal finestrino, era libero e felice e anche se quello fosse stato solo un sogno sarebbe stato il più bello della sua vita pensò mentre si addormentava esausto.
-E' sereno, sembra felice- disse Masaki girandosi a guardare Jun che dormiva.
-Credo lo sia davvero, è la prima volta che gli vedo un espressione così tranquilla sul viso. Spero solo che d'ora in poi lo potrà essere sempre- disse Tomoya accelerando un pochino come se ogni metro in più che facevano avrebbe reso più felice Jun.
FINE
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(però ha paura di Nino XD e fa bene *si guarda attorno*
JunJun è una bimba spaventata <3<3<3<3<3<<33<3<3<3 e Nagase è innamorato e lo salva e awwwwwwwwww <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3
E c'è anche Masa, nya, ti lovvo sappilo XD
Si si, lovvoti U_U Ecco U_U *diichiarazioni estemporanee e commenti senza senso*
Azieeeeeeeeeeeee <3<3<3<3<3<3<3<3<3
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Non potevo non infilare masa da qualche parte se era per te XD
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SCIGHE, METTILO IN CONTO!
SCIGHE: *scribacchia*
L'apporto fondamentale degli Aimiya rende questo piano perfetto U__U E penso mi sognerò Masa con le cuffie e il berretto da autista XD
Bravo Nagase-senpai che salva la damigella *__*9
Mi è piaciuta la parte su come Jun ha paura delle persone che vengono uccise per colpa sua e come tuttavia sa che la paura non può vincere contro l'amore che prova... e dunque si dia il via alle poVcate! XD
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Ecco Nagase non teme nessuno, tranne Nino che è più pericoloso di quanto pensi!!!
Che carini che sono! Tanto innamorati! Perà Nagase non demorde e lo aiuta a fuggire liberandolo!!! Che belli!!!! *___*
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