SONO UN GENIO UN'EMERITA CRETINAAA!!! *sbatte la testa contro il muro*
Ho finalmente capito come si mettono gli sticky post sulla community! *era scritto sotto, per questo sono idiota*
Quindi eccovi lo sticky post per la FICT EXCHANGE svoltasi qui sulla Pasticceria, che per l'occasione è quello dei FILL.
Ma ovviamente vi rimando agli altri due post!
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<< Voglio solo sapere se sei tutto intero … hai preso un bella botta prima …>> disse Sho. L’altro lo scrutò per un attimo e Sho si trovò a fissarne il viso, i grandi occhi scuri, le labbra così rosse …
<< Oh …>> mormorò l’altro, arrossendo
<< Non volevo fissarti, scusami …>> borbottò Sho
<< Non era per … lo sguardo, ma … quello che hai pensato …>> mormorò l’altro, con un mezzo sorriso
<< Quello che stavo … pensando?>> chiese Sho. L’altro ragazzo sembrò di nuovo spaventato. Poi si guardò ancora attorno
<< Merda …>> sibilò. Prima che Sho potesse minimamente reagire, tirò fuori un coltello dalla tasca dei pantaloni e si alzò la maglia, tagliandosi un fianco. Imprecò, stringendo i denti e Sho vide qualcosa cadere a terra
<< Un localizzatore?>> chiese, iniziando a capire. Si avvicinò, sorreggendo il ragazzo, a cui erano cedute le gambe
<< Devo allontanarmi … mi … mi troveranno …>> mormorò quello << Per favore, lasciami andare …>> sembrava disperato. Sho vide, alla luce esterna di un garage, che il colore del sangue del ragazzo era diverso dal suo. Era violaceo, invece di essere rosso
<< Tu …>> mormorò. L’altro lo guardò negli occhi
<< Ti scongiuro …>>
<< Riesci a camminare?>> gli chiese. Jun annuì ed indicò il proprio fianco. La ferita si stava rimarginando, seppure lentamente. Sho annuì
<< Vieni con me.>> disse, iniziando a camminare velocemente, trascinandosi dietro l’altro ragazzo, tenendolo per un polso.
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<< Corriamo.>> ordinò, vedendo già casa sua. Si arrampicò dalla recinzione, atterrando in giardino, ed aprì il portoncino per far entrare anche l’altro ragazzo
<< Ho le chiavi solo per la porta principale, scusami, ma questo si apre dall’interno anche senza chiave … >> sussurrò Sho. L’altro lo guardò, improvvisamente fiducioso. Sho lo precedette verso la casa e lo fece rimanere nascosto dietro un angolo, vicino ad una porta scorrevole
<< Aspetta un momento.>> bisbigliò, facendo scorrere piano la porta. Si infilò silenziosamente in casa, e vide che tutte le luci erano spente. Allora uscì di nuovo in giardino e, preso per mano l’altro ragazzo, lo condusse in casa, premurandosi di non fare il minimo rumore. Una volta al sicuro nella propria stanza, accese la luce e si girò a guardare il ragazzo.
Lo trovò bellissimo, se pure pallido e con l’aria stanca
<< Come ti chiami?>> gli chiese. Quello sospirò, sedendosi al centro della stanza, su un tappeto
<< Test 300883.>> disse, sorridendo leggermente << Ma gli amici mi chiamano Jun …>> mormorò poi. Sho si girò a guardarlo di nuovo, dopo aver cercato l’occorrente per il pronto soccorso che teneva sempre in camera, un ricordo di quando giocava a calcio nei club scolastici.
<< Jun. E’ un bel nome …>> disse, sorridendogli. Si avvicinò e gli alzò leggermente la maglia, ma Jun gli fermò la mano
<< Fammi vedere … è … la lama era sporca …>>
<< Mi rigenero. Tutte le cellule del mio organismo si rigenerano. E in fretta. >> disse
<< Fammi controllare lo stesso …>>
<< Ma hai visto prima!>> protestò Jun, sorridendo. Sho fece per ribattere, ma Jun lo precedette
<< Si, c’era buio, hai ragione.>> sospirò, alzandosi la maglia. Della ferita non c’era nemmeno l’ombra
<< Come fai a sapere cosa stavo per chiederti?>> chiese. Jun sospirò, distogliendo lo sguardo da Sho per portarlo sulla propria maglia
<< Leggi nella mente?>> incalzò Sho
<< Vorrei riposarmi in maniera da potermene andare domattina …>> mormorò Jun, sempre tenendo lo sguardo basso
<< Forse è meglio se prima ti fai un bagno … intanto ti trovo dei vestiti … ti andranno un po’ larghi sui fianchi, forse, ma …>>
<< Un cosa?>> chiese Jun, alzando il viso, poi si accigliò
<< Oh … >> mormorò
<< Non sai cosa vuol dire fare un bagno?>> chiese Sho. Jun piegò la testa leggermente di lato, pensoso
<< Diciamo che l’ho … dimenticato? Beh, più o meno, dato che ora ho ricordato … si, grazie, lo farei volentieri …
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Jun amore ç____ç non si ricorda nemmeno cos'è un bagno ç____ç povero tesoro ç___ç usato da degli stronzi per degli esperimenti ç____ç
Ne voglio ancoraaaaaaaaaaaa jinny scriviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!
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Jun temo sarà di una pucciosità infinita ç____ç
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Tenero Jun che non si ricorda nemmeno come si fa un bagno ç__ç
voglio sapere come va avantiiiiiiii
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Giurin giurello che vado avanti *dice, mentre sta scrivendo ... che faticona eh?*
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secondo capitolo.
Sta roba sarà infinita XDDDDD *grabba Ila per il prompt/input puro*
Sho aveva preparato la vasca, poi era tornato nell’antibagno, tranquillo, senza pensare effettivamente a granchè, ma si bloccò improvvisamente davanti a Jun, che si era già spogliato. Abbassò il viso, arrossendo violentemente
<> mormorò Jun, facendo arrossire Sho ulteriormente
<< Scusa, non avrei dovuto guardarti e …>>
<< Davvero pensi che io sia bello?>> chiese Jun, lasciandolo completamente spiazzato.
<< Beh … si …>> riuscì a balbettare Sho. Jun gli sorrise e gli passò accanto per entrare nella stanza della vasca
<< Grazie …>> mormorò, nel suo orecchio, per poi chiudersi la porta alle spalle. Sho si passò le mani sul viso, cercando di calmarsi. Che diavolo gli prendeva? Non aveva mai avuto certi pensieri sugli uomini, lui … la porta si aprì all’improvviso, facendolo sussultare, e Jun gli passò alle spalle, prendendo un asciugamano
<< Mi dispiace turbarti … tranquillo, domattina me ne andrò …>>
<< Ti staranno cercando, è più sicuro se rimani qui, non credi?>> disse Sho, girandosi verso di lui. Jun sospirò
<< Dovrei rimanere nascosto. E invece devo tornare indietro e librare i miei amici.>> disse
<< Ti prenderebbero immediatamente …>> mormorò Sho
<< Devo almeno provarci!>> sibilò Jun << Prima che sia troppo tardi …>> mormorò poi, con espressione triste
<< Lascia almeno che io tenti di aiutarti.>> disse Sho. Jun piegò la testa leggermente di lato
<< Perché mi aiuteresti?>> chiese
<< Non puoi leggerlo?>> chiese Sho. Jun fece una smorfia
<< Ormai i fido di te, non ritenevo più necessario sondarti … ma forse è qualcosa di cui preferisci non parlare …>> disse, in tono dolce
<< Saresti uno psicologo eccellente … >> ridacchiò Sho
<< Non mi sono simpatici gli psicologi.>> disse Jun, accigliandosi. Sho si chiese cosa avesse passato il ragazzo fino ad allora
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<< Dormono tutti. Le uniche coscienze attive sono le nostre due.>> lo rassicurò Jun. Sho si girò a scrutarlo, ma quello si limitò a sorridergli, timido. Sho lo prese per mano, riportandolo verso la propria stanza. Fu un gesto istintivo. Quando furono al sicuro dietro la porta chiusa, Sho si girò di nuovo verso Jun. Le loro dita erano ancora intrecciate. Ed il ragazzo era decisamente rosso in viso.
<< Ah … scusa … e … si, qualcosa da metterti …>> Sho si affrettò a raggiungere l’armadio, tuffandovicisi dentro ed uscendone con biancheria pulita ed un pigiama
<< Mi ricordo questi …>> mormorò ad un tratto Jun. Sho si girò verso di lui. Stava guardando due vecchi videogiochi. Sho sorrise
<< Li usavo da piccolo, ma poi, dopo qualche anno, si sono scaricati, e non si possono cambiare le batterie. Ma mi dispiaceva buttarli …>> disse. Anche Jun sorrise, ma aveva gli occhi lucidi
<< Che succede?>> gli chiese Sho, avvicinandosi allarmato. Jun scosse la testa
<< Solo … solo dei ricordi …>> mormorò quello, sorridendo leggermente << Non mi succedeva da un po’.>> sospirò poi, riprendendo il controllo. Prese il pigiama dalle mani di Sho e, con un solo sguardo, gli fece capire che avrebbe dovuto girarsi. Sho gli diede le spalle, e si diresse di nuovo verso l’armadio. Prese delle lenzuola pulite e tirò fuori il futon. Poi iniziò a disfare il letto
<< Che stai facendo?>> chiese Jun, curioso
<< Ti cambio le lenzuola.>> disse Sho <> disse, mentre metteva sul letto le lenzuola pulite. Uscì a mettere quelle sporche nella cesta della biancheria da lavare e tornò nella stanza. Jun era seduto a terra, e quando alzò il viso, lo aveva rigato di lacrime silenziose
<< Hey …>> mormorò Sho, inginocchiandoglisi di fronte e prendendogli le mani
<< E’ … è solo che … >> balbettò Jun, non riuscendo a finire la frase. Serrò gli occhi, poi sorrise, asciugandosi il viso
<< Sho san è gentile con me. Nessuno è gentile con quello come me. Solo gli altri come me, e nemmeno tutti …>> mormorò. Poi alzò gli occhi, sbattendo velocemente le palpebre, e si morse il labbro inferiore, per poi sospirare. Dopodiché si bloccò, guardando fisso Sho
<< Oh … scusa, non volevo leggere, ma … tu lo conosci! Sapevo che potevo fidarmi di te!>> disse. Dopodiché sorrise, si alzò e si infilò sotto le coperte
<< Com’è morbido …>> mormorò, stiracchiandosi, per poi addormentarsi di botto. Sho alzò le sopracciglia
<< Conosco … chi? …>> si chiese Sho. Ma Jun era piombato in un sonno profondo e non sentì neanche minimamente il suono della sua voce. Sho sospirò e si rassegnò a dormire.
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<< Masa, dovresti mangiare di più.>> borbottò, cercando di mettersi a sedere. Qualcosa, però, gli mandò una fitta, impedendoglielo
<< Capisco usare quelli con poteri mentali per capire cosa possano pensare gli avversari in una guerra o per lo spionaggio industriale, ma non capisco lo scopo di lasciare che mi arrivi addosso una cassaforte.>> sbuffò. Gli rispose solo il silenzio. Allora alzò lo sguardo
<< Masa …>>
<< Lasciami finire.>> borbottò quello
<< Se se ne accorgono, ti rimettono nello sgabuzzino, lo sai.>> disse Kazunari, posando una mano su una guancia al ragazzo. Quello sbuffò, poi fece una smorfia
<< Non mi lasci mai divertire. Sei cattivo.>> miagolò poi, imbronciandosi
<< Ammetterai che la tua idea di divertimento sia un tantino macabra?>>
Masaki sospirò e gli prese la mano. Kazunari sentì il dolore scomparire
<< Non ti rigeneri abbastanza in fretta per i miei gusti.>> sbuffò poi, alzandosi in piedi. Kazunari battè la testa sul pavimento
<< Ahio! Avverti prima di alzarti!>>
<< Piccola vendetta.>> sorrise Masaki
<< Che ti ho fatto stavolta?>> si informò Kazunari, mettendosi a sedere e massaggiandosi la testa. Il sorriso di Masaki si incrinò leggermente
<< Sei solo quasi morto. Di nuovo. E’ la quinta volta, questa settimana, che mi prelevano dal laboratorio C per portarmi all’F a recuperarti per un pelo. Non posso resuscitare i morti, quindi cerca di stare più attento!>>
<< Come se dipendesse da me.>> borbottò il più piccolo, tirandosi le ginocchia al petto
<< Un po’ dipende da te. Sai controllare tutto, ormai, puoi in qualche modo tentare di evitare che una cassaforte da 4 tonnellate ti arrivi addosso a 100 kilometri orari?!>>
<< No gracchiare! Comunque non ci riesco …>> Kazunari lasciò la frase in sospeso. Masaki sospirò e gli si sedette accanto, posandogli la testa sulla spalla.
<< Ma chissà, forse la volta che non ti porteranno li in tempo, capiranno che non sono Magneto. Non muovo i metalli come voglio. Li attiro e basta … E allora forse smetteranno … >> chiuse gli occhi per un attimo
<< Non dirlo, ti scongiuro …>> mormorò Masaki, con la voce che gli tremava.
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<< O-chan …>> lo salutò Masaki, sorridendogli
<< Con te facciamo i conti dopo, Babbo Natale. Sono qui per controllare Test 170683 …>>
<< Sto bene.>> sbuffò Kazunari. Aveva un nome Lo ripeteva da dieci anni. Ma li erano tutti una serie di numeri, nient’altro. E che l’unico ricercatore che li considerava umani usasse solo i numeri era una cosa che lo faceva imbestialire.
<< Fammi controllare. Avevi tutte le ossa rotte, prima …>> borbottò quello.
<< Ci ha pensato Masa.>> ribattè Kazunari, alzando lo sguardo
<< Satoshi san non si fida di me …>> piagnucolò Masaki
<< Non mi fido no! Superi le barriere di piombo! Cosa credi succederà se se ne accorgessero?!>> sibilò Satoshi. Masaki si strinse nelle spalle
<< Tanto peggio non credo potrebbe andare.>> disse, con un sorriso. Satoshi fece per ribattere, poi sospirò
<< Con voi non si può proprio vincere, eh?>> mormorò. Controllò comunque gli occhi a Kazunari, usando una piccola torcia
<< La reattività è perfetta …>>
<< Te l’ho detto! Mi ha rimesso in sesto Masa.>> sbuffò Kazunari, allontanandosi. Satoshi lo guardò, poi annuì
<< Meno male …>> mormorò poi. Sospirò e si sedette a terra al centro della piccola cella
<< Hanno messo a punto un altro tentativo di bloccante … domani inizieranno la sperimentazione sui piccoli … >> mormorò
<< Attento, O-chan, se ti sentono chiamarli “piccoli” ti incarcerano per connessione con i pro hybrid …>> canticchiò Masaki. Satoshi gli lanciò un’occhiataccia
<< Sei tu a dover stare attento, Babbo Natale. Un attacco di massa di emicrania, tranne me e i ricercatori più carini … hanno deciso si trattasse della luce nel laboratorio, ma …>>
<< Non arriveranno mai a me, sono troppo furbo.>>
<< Sei un deficiente, altrochè.>> borbottò Satoshi
<< Davvero hai saltato quelli carini?>> chiese Kazunari, ridendo
<< Ovvio! Starò qui dentro per tutta la vita, non voglio eliminare l’unica possibilità di combinare qualcosa di concreto …>> sospirò Masaki, con aria melodrammatica
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<< Di lui nemmeno l’ombra, stavolta. Quindi forse non passerai tutta la vita qui dentro, dopotutto. >>
Masaki sorrise, mentre due grosse lacrime gli rigavano il volto
<< Ce l’ha fatta … stavolta ce l’ha fatta …>> gemette. Kazunari gli si avvicinò e lo abbracciò. Masaki si calmò e si staccò, sorridendo e gettando le braccia in aria
<< Yay!>>
<< Sicuro che non ci siano anfetamine nel cocktail mattutino di medicinali vari?>>
<< A chi, a lui? No, questa settimana solo polmonite … neanche un po’ di tosse?>> si informò Satoshi
<< Macchè. >> sospirò Masaki << Magari se potessi ammalarmi mi manderebbero un po’ in ospedale …>> mormorò.
<< Troverebbero qualcuno come te pronto a riaggiustarti.>> borbottò Kazunari. Masaki fece per ribattere, ma Satoshi fece cenno di tacere. Avevano fatto partire l’allarme
<< Devo andare a vedere. Credo che la voce della fuga della principessa sia arrivata a tutti e che qualcuno abbia tentato di emularla … non fate cazzate, d’accordo?>> detto questo, Satoshi uscì, chiudendosi poi la porta alle spalle. Kazunari sbuffò
<< Si ricorderà mai che ho un nome?>> mormorò
<< Ti ricorderai mai che è sposato?>> gli fece eco Masaki. Kazunari gli allungò un calcio, imbronciandosi, per poi girarsi a dargli le spalle. Lo sentì sospirare
<< Jun ce l’ha fatta …>>
<< Dormi. Mi hai curato e domani ti iniettano … cosa?>>
<< Non ricordo. Credo sempre qualcosa ai polmoni. Il mese prossimo testano il cuore. >>
<< Tanto sei indistruttibile …>>
<< Non sono sicuro sul cuore, però …>> mormorò Masaki. Kazunari si girò di scatto a guardarlo, e per la prima volta in dieci anni lo vide spaventato. Masaki si affrettò a sorridere
<< Scusa …>>
<< Masa, se hai paura tu …>>
Masaki si morse le labbra, poi sospirò
<< Non ho ancora ben chiaro dove siano i miei limiti … e loro li vogliono testare. E giustamente … sono l’unico che serve effettivamente a fare del bene. Due ricercatori,quand’ero piccolo, si sono iniettati il mio sangue, e … non si sono più ammalati. Non possono rigenerarsi, quello no, ma sono immuni alle malattie, pare. Non è una cosa brutta, no?>>
<< Se mai uscirò di qui, io servirò solo nei rottamai …>> borbottò Kazunari
<< Devi imparare a controllarlo. Perché noi usciremo da qui. Ma la fuori, non ci sono campi magnetici che ti facciano evitare di attirare tutti gli oggetti di metallo nel raggio di 5 km. E … Beh, devi riuscirci.>> detto questo, Masaki si sdraiò su un fianco, dandogli le spalle
<< Buonanotte.>> mormorò, sbadigliando. Kazunari si sdraiò a sua volta, addormentandosi dopo poco, esausto.
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Povero Nino però ç___ç Toshi è sposato ç___ç
La principessa è scappata e si è già trovata il suo principe <3 anzi ci si è proprio scontrata con il suo principe XD e l'ha pure già vista nuda XD perchè il principe è un maniaco che fa pensieracci U___U
Ancoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
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Allora ... riassumendo: Jun, alias la principessa, è riuscita a scappare dall'istituto dove si trovano anche Aiba e Nino, quest'ultimo amico di Sho! quell'amico di cui Sho non ha più notizie da anni. Ora ... Jun ha incontrato Sho *_______* e insieme andranno a tirare fuori gli altri *_____* perchè Sho non lo abbandona a Jun ... è già cotto *__* e in tutto ciò Ohno è sposato!!!! divorzia immediatamente e vai da Nino! é_é
Aiba è puccioooooooooo! lui deve fare il forte per entrambi ... e il suo sangue guarisce le persone <3
Mi piaceeeeeee e sono curiosa di sapere come va avanti! <3
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Jun, principessa XD, è scappato e si è trovato marito XD un porco ma pur sempre un marito!!! XDDD
COme !?!??!! Satoshi è sposato?!?!?! con chi?!?!?! ç___ç nuuu povero Nino ci starà tanto male...
Babbo Natale... XDDDD
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