SONO UN GENIO UN'EMERITA CRETINAAA!!! *sbatte la testa contro il muro*
Ho finalmente capito come si mettono gli sticky post sulla community! *era scritto sotto, per questo sono idiota*
Quindi eccovi lo sticky post per la FICT EXCHANGE svoltasi qui sulla Pasticceria, che per l'occasione è quello dei FILL.
Ma ovviamente vi rimando agli altri due post!
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-Vattene!- urlò l'uomo.
Il ragazzo però si rimise subito in piedi e lo affrontò.
-Voglio i miei soldi, ho lavorato per esser pagato, voglio quello che mi spetta- protestò arrabbiato.
-Vuoi i tuoi soldi? Eccoli!- rise lanciandogli addosso qualche moneta divertito, era un modo ignobile di trattarlo.
-Questo non è quello che mi devi!- ribattè, a malapena guardando le monete che l'uomo gli aveva lanciato a terra. Sho era meravigliato da quanto quel ragazzo mantenesse il suo contegno e la sua dignità affrontando quell'uomo, non si era abbassato a prendere il denaro come avrebbe fatto la maggior parte della gente, era rimasto immobile ad affrontarlo.
-Ragazzino tu ringrazia che ti abbia tenuto qui dentro, sei destinato a morire di fame come tutti quelli come te! Ora vattene!- disse di nuovo spingendolo via dalla porta facendolo di nuovo cadere a terra, poi questo si girò e chiuse la porta sbattendola, un paio di clienti che avevano assisto alla scena come lui, evitarono il ragazzo ed entrarono nel locale maleodorante e sporco.
Sho non esitò più e a passo svelto si avvicinò al ragazzo che era ancora a terra.
-Stai bene?- gli chiese aiutandolo ad alzarsi, lui non rispose forse un po' sorpreso dalla sua gentilezza, poi Sho si accovacciò raccogliendo quelle poche monete e gliele porse.
-Non voglio quel denaro- rispose il ragazzo ancora furioso.
-Non sarà nemmeno la metà di quello che ti deve, ma prendilo, sempre meglio che non avere nulla- disse cercando di convincerlo ad accettare quei soldi.
Sembrò titubare, poi alla fine prese le monete dalle mani di Sho e le mise in una tasca.
-Io mi chiamo Sakurai Sho, sono un artista- disse presentandosi.
Il ragazzo non rispose rimase a guardarlo senza capire bene perchè quell'uomo si stava prendendo la briga di essere così gentile con lui.
-Io... senti non voglio inventarmi strane scuse, quindi ti dirò la verità... ieri ti ho visto per strada per caso, stavo andando ad incontrare degli amici e ti ho seguito fino qui, io... vorrei tanto chiederti se ti va di posare per me!- disse poi trovando il coraggio.
-Posare?- chiese il ragazzo.
-Si! Io sto cercando un modello, vorrei che tu posassi per alcune mie opere- spiegò al ragazzo felice che non se ne fosse andato senza ascoltarlo; -Ovviamente ti pagherei una somma appropriata- aggiunse poi infine.
-Forse tu non sai che io...- cominciò a dire il ragazzo, ma l'altro lo interruppe immediatamente.
-No lo so! So tutto ma non mi importa, non credo a queste sciocchezze. Vorrei solo che tu posassi per me, davvero! Se vuoi pensaci, la mia bottega è su Via di Ripetta, se chiedi ti sapranno indicare. Io ne sarei davvero molto felice- disse interrompendolo.
-Ci penserò...- rispose poi questo titubante.
-Ti ringrazio davvero, grazie!- disse prendendogli la mano e questo sembrò sorpreso da quel contatto, come se mai nessuno aveva avuto un gesto di quel tipo con lui e probabilmente era così visto che tutti lo evitavano e chi probabilmente non lo evitava lo trattava in malo modo come l'uomo di prima.
-Posso sapere il tuo nome?- chiese poi Sho.
-Ah si... scusami... Matsumoto, Matsumoto Jun- rispose.
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Si diresse così velocemente in chiesa, doveva confidarsi con qualcuno e c'era una sola persona che lo avrebbe ascoltato.
La chiesa era deserta ad eccezione per una signora anziana che stava entrando a un lato del confessionale, allora Jun lo raggiunse anche lui e si mise al lato opposto aspettando che la donna avesse finito, pochi minuti dopo sentì dei passi e busso sullo sportello divisorio, un attimo dopo questo si aprì e vennero pronunciate le solite parole di rito.
-Kimi ti devo parlare- disse senza rispettare il fatto che fosse il momento della confessione.
-Jun ora non è il momento- bisbigliò questo.
-E' importante ascoltami solo un attimo- insistette.
-C'è qualcuno oltre te?- chiese poi.
Jun scostò la tenda e guardò se fosse arrivato qualcuno, ma la chiesa era vuota in quel momento.
-No nessuno- rispose allora.
-Ok allora, ma fai in fretta prima che arrivi padre Severio- intimò.
-Sono stato licenziato- disse subito a bruciapelo.
-COSA?!! Ma come!? Perchè? Mi aveva assicurato che non c'erano problemi, come è possibile?-
-Non voleva pagarmi, mi sono imposto e mi ha buttato fuori- disse Jun.
-Jun mi dispiace, credevo che...-
-Non importa- disse interrompendo l'amico -Non è colpa tua lo sai, fai sempre tanto per me non devi sentirti in colpa, se non fosse per te sarei da un pezzo finito a mendicare-
L'altro non disse nulla, si sentiva in colpa, glielo aveva trovato lui quel lavoro, aveva pregato quell'uomo di prendere Jun a lavorare da lui, ma era stato ingannato.
-Comunque c'è qualcosa di più importante, quando quel grassone di un oste mi ha buttato fuori ho incontrato un uomo che mi ha aiutato- disse subito riprendendo a raccontare con entusiasmo.
-Un uomo?-
-Si! E' un artista, ha detto che mi ha visto per strada e che vorrebbe tanto che gli facessi da modello- spiegò.
-Jun senti, è meglio non fidarsi, non puoi sapere che intenzioni ha quell'uomo, gli artisti per la maggior parte sono tutti degli squattrinati, non è un bell'ambiente quello, potrebbe essere pericoloso- disse l'altro ed era sinceramente preoccupato, quella zona era piena di artisti ed era il peggior quartiere di Roma.
-Ma era ben vestito, non sembrava uno di quegli artisti sbandati, poi credo di averlo già sentito nominare, si chiama Sakurai- disse informando l'altro ed effettivamente anche lui lo aveva sentito nominare, proveniva da una famiglia benestante ed aveva lavorato anche per alcune persone che conosceva nell'ambiente ecclesiastico padre Severio.
-Ne ho sentito parlare anch'io, però... Jun sono preoccupato, nella... tua situazione metterti a fare il modello...-
-Cosa c'è di male?- chiese un po' scocciato.
-Nulla Jun, per me nulla, però... la gente...-
-Sono abituato a quello che dice di me la gente! Non bado più a queste cose da tempo ormai- ribattè arrabbiato alzando un po' la voce e un attimo dopo la tendina fu aperta e si trovò di fronte padre Severio.
-Di nuovo tu lo sapevo!- urlò l'uomo prendendolo per un braccio e facendolo uscire dal confessionale; -Questo è un luogo sacro non un posto dove fare chiacchiera!- lo rimproverò irato, mentre anche l'altro usciva dal confessionale cercando di calmare padre Severio.
-Padre non c'era nessuno e...-
-Fa silenzio! E' disdicevole il tuo comportamento farai penitenza per questo!- lo riprese.
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Jun alzò gl'occhi al cielo, non sapeva neanche quante volte padre Saverio gli aveva detto sempre la stessa cosa, tanto che ormai non badava più a quelle parole che inizialmente lo avevano anche ferito quando appena adolescente cominciava ad essere allontanato da tutto e da tutti.
Anche Yoko seguì il padre sulla porta della chiesa e fece segno a Jun che avrebbero continuato dopo la messa serale, Jun annuì e si allontanò tra la gente.
Yoko lo raggiunse sulla porta della chiese dopo la messa della sera a cui anche Jun aveva assistito, Jun era seduto al lato del portone della chiesa e guardava la gente tornare a casa lungo la strada.
-Jun senti, domani chiedo a un nostro parrocchiano che ha un piccola bottega se può prenderti a lavorare con lui, credo che...- cominciò a dire mettendosi seduto accanto a Jun.
-Credo che andrò da Sakurai domani- disse però Jun interrompendolo.
-Ma Jun non...-
-Andrò a vedere di che si tratta, solo poi deciderò che fare- disse interrompendolo di nuovo, poi si alzò; -Scusa se ti ho fatto rimproverare ancora da padre Severio, ora vado via, torno domani per dirti come è andata- disse, poi scappò via senza lasciar dire nulla all'altro.
Ma Yoko era preoccupato, per lui Jun era la cosa più importante che c'era al mondo, erano cresciuti insieme, ma Jun per lui era molto più che un amico e questo lo aveva capito già da parecchio, solo che era immorale provare certi sentimenti, quindi li teneva racchiusi nel suo cuore, l'unica cosa che poteva fare era aiutare Jun ad andare avanti e dargli tutto l'affetto che era in grado di dargli.
La mattina dopo mentre Sho inutilmente cercava di fare il bozzetto per un quadro, senza riuscire minimamente nella sua impresa come d'altronde gli capitava ormai da settimane.
-E' permesso?- chiese poi una voce che riconobbe immediatamente e scattò in piedi appena vide Jun sorpassare la soglia della sua bottega, a quell'ora e se non aveva nessuno che posasse per lui la teneva sempre aperta per far andar via l'odore acre delle colle preparatorie.
-Prego entra pure- disse con gli occhi che gli brillavano di felicità e la testa che già gli si riempiva di immagini bellissime, era la sua musa la sua ispirazione ne era sicuro lo aveva trovato, più lo guardava più continuava a pensare che fosse perfetto.
Ci fu qualche secondo di silenzio in cui nessuno dei due parlò, uno troppo in imbarazzo per essere lì, l'altro troppo incredulo di averlo davanti.
-Non sono venuto per accettare, sono... venuto per vedere di che si tratta- disse poi Jun in imbarazzo rompendo il silenzio. Era tutto così bello e pulito lì dentro, a parte per gli odori delle colle e per le tracce di colore un po' in giro per il resto sembrava un posto molto caldo e accogliente e lui si sentiva un intruso, con una veste logora e anche sporca.
-Certo, certo, se vuoi oggi puoi dare solo un occhiata, io stavo... cercando di fare qualcosa ma non mi riesce niente in realtà- disse affranto, guardando gli scarabocchi lasciati sul suo tavolo da disegno.
Jun osservò i fogli con i tratti leggeri e poi le ripetute cancellature con tratto marcato, poi chiese:
-Io cosa dovrei fare esattamente?-
-Nulla, semplicemente stare seduto o fermo in una posa mentre io ti ritraggo tutto qui- spiegò Sho sperando con tutto se stesso che questo accetti.
-Tutto qui? E per questo mi pagheresti?- chiese ancora.
-Certo! Un compenso a ore- rispose.
Jun sembro pensarci un attimo, sembrava indeciso, ma Sho vedeva che era tentato quindi ne approfittò...
-Perchè non fai una prova per oggi? Siediti lì su quella sedia, ti farò un ritratto- disse, tornando poi verso i suoi fogli e prendendone uno bianco su disegnare ed aspettando poi l'altro che era rimasto in piedi immobile, poi timidamente si andò a sedere dove gli era stato indicato.
-Come mi devo... mettere?- chiese poi titubant
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-Ho finito- disse circa 20 minuti dopo.
Jun alzò la schiena ma rimase seduto un po' titubante, come se aspettasse che gli si dicesse cosa fare.
-Vuoi vederlo?- chiese poi Sho.
-Posso?- domandò l'altro.
-Certo- gli sorrise, poi gli fece segno di avvicinarsi e di raggiungerlo al suo fianco.
Jun guardò meravigliato il foglio che l'altro gli porgeva e lo prese tra le mani, chi era quel ragazzo in quel disegno? Non credeva di essere così, lui non era quell'essere perfetto che vedeva disegnato in quel foglio, lui era un semplice ragazzo che stentava a malapena a sopravvivere.
-Ti piace?- gli chiese.
-E'... bellissimo, non sembro nemmeno io- disse ancora meravigliato.
-Dici che non ti assomiglia? Uhm... forse avrei dovuto sistemare meglio gl'occhi, se ti rimetti seduto un secondo...-
-No io intendevo che è... molto più bello di me- si corresse subito per non essere frainteso e non sembrare un maleducato, che da ignorante di arte criticava il lavoro di un esperto.
-Ti sbagli sai... io credo che tu sia così, sei anche molto più bello forse- rispose facendolo poi arrossire, era la prima volta che riceveva dei complimenti per il suo aspetto, in genere riceveva solo insulti e maleparole e tutti lo tenevano lontano proprio per come appariva esteriormente.
-Tieni- disse poi Sho porgendogli il foglio, ma Jun non capì e non si mosse per prenderlo, -Te lo regalo prendilo- disse ancora arrotolandolo e mettendoglielo tra le mani.
-Ma io non posso, non...-
-Prendilo ti prego, mi fa solo piacere se lo accetti- cercò di convincerlo e alla fine Jun lo accettò e lo prese dalle sue mani.
-Allora che dici? Torneresti a posare per me?- gli chiese poi Sho, non poteva aspettare che fosse lui a prendere l'iniziativa era troppo preoccupato di ricevere un rifiuto.
-Io... se mi pagherai semplicemente per stare seduto per un po'...- cominciò a dire ancora un po' scettico che quella veramente fosse un offerta di lavoro.
-Certo! Non è poi un lavoro così rilassante può essere anche faticoso stare fermo immobile per tanto tempo, quindi è ovvio che ti pagherò- rispose subito cercando di eliminare ogni incertezza dall'altro.
-Ok, allora verrò- cedette infine.
-Bene!- esultò con forse un po' troppo entusiasmo, tanto che l'altro sussultò per l'improvviso grido lanciato. -Scusa ti ho spaventato, ma sono davvero molto felice che hai accettato. Verresti già domani?- gli chiese poi fremente di desiderio di mettersi al più presto all'opera.
-D'accordo- rispose l'altro.
Jun andò in chiesa subito dopo essere uscito dalla bottega di Sakurai, il disegno ancora in mano, incredulo di aver per la prima volta trovato un lavoro da solo senza dover costringere Yoko ad andare a chiedere e richiedere favori a qualche fedele della chiesa, solo per aiutarlo. Non era l'ora della messa ancora e trovò Yoko che sistemava l'altare. Entrò e si sedette qualche fila prima dell'altare, non voleva disturbarlo, avrebbe aspettato che avesse finito così non sarebbe stato sgridato di nuovo per colpa sua da padre Severio.
-Jun? Da quanto sei qui?- chiese Yoko una volta finito girandosi e vedendo Jun.
-Non da molto- rispose, -Volevo parlarti, hai tempo?- gli chiese.
Yoko si sedette accanto a lui sulla panca -Ho una mezz'ora prima della messa, però volevo andare a vedere se potevo trovarti un lavoro da...-
-Non serve- lo interruppe Jun, -Sono andato da Sakurai oggi ed ho accettato di fargli da modello-
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-No Kimi davvero... non voglio sempre dover dipendere da te, costringerti sempre di andare a supplicare qualcuno perchè mi prenda a lavorare nonostante la reticenza della gente, sei l'unica persona che mi tratta come una persona normale, sei l'unico a cui io voglia bene, non voglio sempre costringerti ad umiliarti- spiegò.
-Jun ma non è un problema per me, io lo faccio con piacere- disse subito Yoko.
-Lo so Kimi lo so, però... voglio provare ad andare avanti da solo, non potrò appoggiarmi per sempre a te, non è giusto! E poi... Sakurai è diverso dall'altra gente, non mi tratta con disprezzo è gentile, quindi ho deciso di accettare, comincerò a posare per lui domani- decretò infine.
Yoko era preoccupato, fare il modello per gli artisti di Via Ripetta non era una buona cosa, soprattutto per lui che già veniva emarginato e considerato per il suo aspetto.
-Kimi posso chiederti un favore?- chiese poi Jun riscuotendolo dai suoi pensieri.
-Che favore?- chiese poi l'altro.
-Puoi tenermi questo?- disse porgendogli poi il disegno ancora arrotolato.
-Posso?- chiese facendo segno se poteva guardarlo.
-Certo- disse arrossendo leggermente, continuava a pensare alla parole di Sakurai e non poteva credere che fosse lui davvero il ragazzo di quel disegno.
Yoko srotolò il piccolo disegno e lo guardo sbalordito, era meraviglioso, era un ritratto di Jun così bello che non riusciva a trovare nemmeno le parole per descriverlo.
-Io non voglio che si rovini, non saprei dove tenerlo al sicuro, puoi conservarlo tu per me?- gli chiese ancora.
-Va bene lo terrò io per te in un posto sicuro- disse poi, anche se provava un po' di gelosia per quel ritratto che Jun sembrava voler conservare con tanta cura.
-Ragazzi, ragazzi!!!!- disse Sho correndo al tavolo che divideva con i suoi compagni.
-Sembri piuttosto eccitato oggi- disse Masaki facendosi contagiare dall'euforia dell'altro.
-Ha accettato! Ha accettato di farmi da modello!!- esclamò euforico.
-Chi?- chiese Nino; -Non mi dirai che...-
-Si proprio lui! Il ragazzo dell'altra sera, ieri sono andato a cercarlo ed oggi è venuto da me ed ha accettato! Non mi sembra vero, ho già mille idee in testa che non so se riuscirò a dormire stanotte aspettando che arrivi domani per iniziare a lavorare con lui- disse sempre più eccitato.
-Sho tu ti metterai nei guai, lui non è una persona normale...- disse Nino.
-Quel ragazzo è una persona normalissima è solo sfortunato tutto qui, sfortunato che la gente sia solo ignorante e non capisca assolutamente niente- disse Satoshi zittendo Nino che abbassò gl'occhi dispiaciuto, sapeva benissimo dopotutto che Satoshi aveva ragione, anche lui per un po' era stato emarginato dagl'altri solo perchè sembrava un eterno bambino e credevano che fosse "anormale" ed era solo grazie a Satoshi se era riuscito ad andare avanti e ad essere apprezzato per il suo talento.
-Hai ragione, mi dispiace... scusa Sho- disse scusandosi.
-Non importa Nino. Comunque so cosa potrebbe dire la gente, ma è il mio modello, ho altri modelli e modelle che lavorano per me oltre lui, ho fatto semplicemente una scelta secondo le mie esigenze come faccio sempre d'altronde, tutto qui- disse, ma forse non era tutto lì, quel ragazzo non era come gli altri modelli che posavano per lui, su questo era sicurissimo già dal primo istante in cui lo aveva visto.
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Che bella!!!
voglio leggerne ancora <3<3<3
Però il fatto che avrà un finale triste mi mette ansia ç_ç non uccidere Jun ti prego!!! ç_ç
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Il finale è rigorosamente bad ending, però ho contrattato con Daria per un epiloghetto ed ha accettato XD
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Sono arrivata in fondo, vedo il commento di tempesta e la mia reazione è: "eh? Ancora! °-°" lo sai che non sono normale, produco anfetamine in maniera naturale, shhh.
Comuuuuunque.
Sho, sei un adorabile pirla XD
padre saverio lo voglio morto in malo modo però, bad ending o no. Tipo chessò, gli animaletti di biancaneve che arrivano e gli rotolano addosso i massi, o come in originale, ballare con le scarpe arroventate finchè non muore ... ah, no, quella era la matrigna °-°
Comunque ... SCRIVIH coff
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Sho si è un adorabile pirla XD che non sa disegnare ma che adesso è un grande artista U____U tutti amano la sua grande arte di pupazzi di neve pelosi XDDDDDDDDDDDDD
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ma è assolutamente meravigliosamente meravigliosa...lo sapevo che saresti riuscita a renderla al meglio!!!
mi piace mi piace mi piace mi piace
ti adoro <3<3<3<3
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Come al solito io sarò quella delle cause perse e tiferò per il povero Don Yoko (XDDD) fino alla fine, ma ormai sono abituata XD E' troppo puccetto <3
Jun ha sempre queste parti sfigate che se lo sapesse ci farebbe causa, cmq XD E Sho pittore è seriamente troppo per me, devo fare ricorso a tutta la mia fantasia per non immaginarmelo che distrugge tutto o disegna pupazzi di neve pelosi XDDD
Per il resto odio Don Severio (grrrr!) e adoro Nino, as usual...
ANCORAH *____*
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Jun prima o poi ci farà causa me lo sento XDDDD
Sho pittore credo sia la cosa che fa più impressione a tutti XD pure io mi immagino pupazzi pelosi mentre scrivo XDDDDD
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