Chi subisce violenza rimane ferito.
Le ferite lasciano menomazioni e cicatrici.
Le ferite fisiche si vedono.
Le ferite psichiche non si vedono e producono una vita interiore deforme.
(Ovvero l'intimo con l'elastico lento.)
Quando "l'altro" esiste, si muove, parla, agisce, inevitabilmente influisce e tocca e sfiora le deformità, proprie ed altrui.
(Combaciare nel verso giusto è una botta di culo, che non dura nel tempo. E se poi invece dura e ritorna ed è sempre precisa? Oppure altalendando si capovolge).
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Salvare la mente
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