(no subject)

Jun 17, 2012 12:13



Mi rendo perfettamente conto che quello che sto per esporre non è un pensiero profondo, né poetico, né illuminante, ma solo tremendamente reale, banale ed ingombrante.
Tanto tempo fa avevo stabilito una procedura semplice per evitare i cambi di stagione limitandoli all'essenziale.
Tipo: ogni cosa ha un suo posto sempre, tranne maglioni pesanti e canotte che si danno il cambio all'esigenza.
Fino ad un paio d'anni fa tutto filava.
Ma ora si è inserito un'elemento di disturbo, non di poco conto, che è cresciuto silenziosamente ed inesorabilmente: le figlie sono diventate grandi.
Il problema del diventare grandi in una casa dove fino a ieri eri piccola rappresenta inevitabilmente una rivoluzione.
Gli spazi vengono occupati in modo diverso e gestiti in modo autonomo, il che non significa necessariamente sincrono a quello degli altri abitanti della casa, che inevitabilmente s'erano studiati spazi, modi e tempi tutti loro.
Credo che questo sia un punto sostanziale di quella che sarà la nostra futura possibile pacifica convivenza.
Un terreno assolutamente fertile dove ogni più piccola inezia attecchisce immediatamente e mette radici, il che potrebbe avere i suoi lati positivi se non fosse che gli adulti hanno un grave difetto: sclerotizzano.
Mi vengono in mente piccole istantanee di famiglia, figli, ormai ben maturi, in visita in quella che è stata la loro casa di bambini. Inevitabilmente finiscono con l'inciampare in quello stupido, piccolo insignificante gesto che chiama la solita maledetta e fastidiosissima frase: ma possibile che ancora non hai imparato! 
Inevitabile, in genere occhietti scrutatori fanno bene attenzione a trovarlo sempre quel qualcosa che non va, che almeno abbiamo di che discutere per sentire ancora. Cosa? Non importa cosa, qualunque cosa è meglio del niente assoluto e piatto.
Sto divagando. Sta di fatto che di frasi del genere che mi sono, a suo tempo, fermamente impegnata a non proferire mai, cascasse il mondo, ne ho già dette tante e la cosa divertente e tragica è che me ne sono sempre accorta dopo. Ma dopo non va bene.
Comunque sia devo farlo, però è importante essere consapevoli che se si affrontano gli armadi di casa senza convinzione loro ne approfittano, ti scombussolano la mente e ti fanno fare questi pensieri stupidi che poi, con la scusa di un momento di pausa, una li scrive pure mentre ascolta  Room to Move (J. Mayall)  ...  ...

malditestacaldo&armadipieni

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