[Fanfiction] Scars and Memories

May 02, 2011 23:14

Titolo: Scars and Memories
Serie: Original/ COW-T Universe
Personaggi: Alan/Ethan (Original Characther)
Betareader: naripolpetta
Rating: R+
Warning: Slash, Masturbazione
Scritta per: l'ultima settimana del COW-T organizzato da maridichallenge e per mmom_italia 
Note: Questa fic è "collegata" per i personaggi a questa: THIS di 3x9_lover la mia adorabile consorte. Non sono strettamente collegate ma hanno comunque dei riferimenti ( I personaggi).
Alan, il cavaliere, è un mio personaggio, mentre Ethan è di 3x9_lover con la quale abbiamo concordato alcuni collegamenti per le fic <'3
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Quella sera, Alan era rientrato a casa piuttosto sudato, con la maglietta strappata e varie ferite sul braccio, stavolta per fortuna non a causa della guerra. Già, la pace nel regno del Cow-T era ormai stipulata da un pezzo, i Cavalieri, usciti vincitori dalla guerra, erano riusciti a firmare un trattato di pace in grado da mantenere un piano di uguaglianza per ogni regno, in modo da non creare ulteriori scompigli.
Alan buttò la maglia - ormai ridotta ad uno straccio - tra i panni da lavare.
Viveva da solo, aveva la sua piccola casetta nel villaggio del Regno dei Cavalieri; era una persona umile ed un bravo combattente.
Prima di entrare nel bagno guardò la sua spada, appoggiata al muro vicino al letto, la lama era opaca, simbolo delle molte battaglie che aveva combattuto, ed era piena di graffi; guardandola gli rivenivano in mente le numerose persone che erano state colpite, quelle sopravvissute e quelle morte. Quella spada però non era l’unico ricordo particolarmente importante, c’era dell’altro che suscitava al cavaliere delle… reazioni, molto più intense.
Andò in bagno e si liberò dei pantaloni e degli stivali in pelle, anch’essi piuttosto logori, posizionandosi di fronte al piccolo specchio appeso nella stanzetta, sbirciando di sbieco la sua immagine; all’occhio saltarono immediatamente i due fori che aveva sul collo, due cicatrici quasi impercettibili e si notava un punto in cui la ferita doveva esser più profonda del resto. La sfiorò con le dita e chiuse gli occhi, inspirando profondamente.
Camminò verso il catino ripieno di acqua calda che si era preparato poco prima, immergendovisi fino alle spalle. Era sempre piacevole un bel bagno caldo dopo una giornata di duro lavoro.
Chiuse gli occhi abbandonandosi al silenzio che regnava nella casa, mentre la sua mente veniva attraversata da flash veloci delle sue battaglie combattute sul campo, ma soprattutto, la sua mente ogni sera ci teneva a fargli ricordare come aveva conosciuto lui, Ethan; quello che era diventata la sua peggior ossessione, quello che abitava un po’ troppo lontano da lui, quello a cui aveva risparmiato la vita sul campo - e fosse mai che Alan risparmiasse vite a caso, glielo doveva.
Ethan era un vampiro, un vampiro piuttosto inusuale per la sua razza ma indubbiamente molto bello; aveva degli occhi azzurri chiarissimi ed i capelli castani corti, leggermente mossi. Ciò che aveva colpito - e fatto sorridere - il giovane Cavaliere al loro primo incontro, erano gli occhiali. Sicuramente era una caratteristica bizzarra per qualunque creatura - per quanto ne sapeva lui, i Vampiri non avevano problemi di vista - ma evidentemente per Ethan doveva essere così.
La prima volta che lo incontrò sul campo di battaglia, Ethan cercò di vampirizzarlo senza successo, da allora gli era rimasta la sua cicatrice sul collo. Alan non riuscì mai a capire perché non lo avesse reso dei suoi fin dal principio, ma una cosa era certa: era rimasto ammaliato da lui.

*

Quello era diventato il ricordo preferito di Alan che comprendeva il Vampiro: loro c’era stata una certa chimica, un po’ strana a pensarci bene. Ethan era misterioso e questo lo affascinava così come lo affascinava anche la sua corporatura un po’ più esile; lui era un Cavaliere ed era nella loro razza il sentir il bisogno di proteggere qualcuno. Si ricordava ancora la prima volta che gli aveva rivelato il suo nome, dentro di sé il Cavaliere aveva sentito accrescere una gioia fuori dal comune; si poteva davvero provare un sentimento così forte per una creatura di una razza differente dalla propria?
La prima volta che Alan finì a letto con Ethan, trovò la sua risposta, ed era sì. Si poteva.

*

Il motivo per cui Alan si ritrovò con una forte eccitazione tra le gambe non era un mistero. Aveva bisogno di più contatto fisico in quel periodo e purtroppo a causa della lontananza dei due regni non poteva vedere molto spesso il suo Vampiro.
Durante quel bagno caldo pensava alla loro ultima notte passata assieme, era stata così eccitante così… lussuriosa, che solo a ripensarci riusciva a risvegliare in lui la voglia di toccarsi.
Alan sospirò per poi portare la mano lungo la sua coscia, facendola scorrere lentamente immaginando che quella fosse la mano di Ethan, - anche se la sua era molto più delicata - afferrò il proprio membro toccandolo inizialmente sulla punta con due dita. Cominciò ad accarezzarsi con tutta la mano, per poi impugnarlo e muoversi sempre più velocemente, scorrendo su e giù, a ripetizione, per tutta la lunghezza. Tirò indietro la testa facendo ondeggiare i capelli castani e chiuse gli occhi; immaginava la lingua di Ethan percorrerlo dalla base fino alla punta, facendo attenzione a non toccare con la carne con i denti. L’idea della lingua del compagno che lo toccava sulla punta lasciando lievi leccatine lo portò ad eccitarsi sempre di più. Mosse la mano più freneticamente, col cuore che sembrava volergli uscire dal petto per quanto batteva forte e l’acqua sembrava non opporre più resistenza per il suo movimento. Lanciò un grido acuto e si riversò nell’acqua e nella sua mano. Alan si abbandonò piacevolmente stremato contro la parete del catino, come se potesse sorreggerlo. Aveva bisogno di Ethan, ne aveva dannatamente bisogno.

Appena sentì che l’acqua si stava raffreddando, uscì dalla tinozza e si asciugò ben bene, ma prima di uscire dal bagno si guardò allo specchio un’altra volta; i capelli bagnati gli incorniciavano il viso ed arrivavano al collo, coprendo la cicatrice del Vampiro; li scostò e la osservò per qualche attimo, sfiorandola ripetutamente.
Alan non si era mai innamorato prima, anche perché lui era un uomo forte ed orgoglioso, l’amore per i suoi canoni era solo un’inutile passatempo fatto per le persone troppo gentili, magari per gli Angeli, quelli erano una razza buonista, tutta sentimenti e cuore; i Cavalieri erano valorosi e forti, avevano un’immagine da mantenere.
Ma al diavolo le immagini, lui si era innamorato ed era contento di provare quel sentimento, lo faceva stare bene, lo faceva sentire vivo.
Al diavolo tutto, ora che regnava la pace non doveva negare a nessuno cosa provava per una creatura di un’altra razza, era libero di stare con chi voleva.
Uscì dal bagno ed andò a rivestirsi. Aveva deciso; l’indomani sarebbe andato da Ethan e se gli avessero chiesto dove andava, lui avrebbe soltanto risposto “ al diavolo tutto, vado da Ethan, dal mio Vampiro.”
Non c’erano più battaglie, non c’era più sangue versato inutilmente e non c’erano più spade che potessero ferire.
C’erano soltanto loro due.

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