Dec 26, 2006 20:10
Berserk.
Ieri sera ho scovato la sigla "Tell me why", non certo una delle migliori ma ci sono affezionata. Mi ricorda il mio primo anno di università e l'appartamento I.
Comunque guardavo la sigla e ho sentito una incredibile voglia di rileggerlo. Dall'inizio.
I primi volumi, fino al 18, sono particolarmente consumati da quanto sono stati sfogliati. Ora ogni volume è accuratamente imbustato e acquistato controllando per bene che non sia rovinato, ma quando ho cominciato a leggere Berserk ancora non andavo in fumetteria, ancora non ero diventata una maniaca - mi bastava trovare il numero e leggere, ancora era un manga di nicchia.
Ok, ammetto il mio orgoglio di avere la prima edizione della serie. Non posso non tirarmela quando mi aggiornano sul prezzo attuale di certi numeri tra i collezionisti. :P
Sta di fatto che sono cresciuta con Berserk. Mi ha fatto fare amicizia con un numero considerevole di persone.
Stanotte me lo sono letta quasi tutti. Quasi perché sono 60 volumi e l'evoluzione di storia e disegno richiede l'attenzione giusta.
Alcune scene non si sono mai allontanate dalla mia mente. Il sorriso di Grifis quando comunica a Gatsu che lo vuole, la donna della mano di dio che si terge una lacrima di felicità guardando Phemt stuprare Caska, le espressioni di Gatsu quando si prepara alle carneficine.
Adoro i toni crudi che possiede, adoro quando mostra la vera natura dietro a qualcosa di idillaco - ad esempio la parte di Lucine e la squadra dei falchi stessa.
Ogni tanto mi chiedo come qualcosa del genere sia arrivato in Italia. E' violento, crudele, il sangue scorre a fiumi,al lettore non viene risparmiato niente. Ci sono momenti in cui ci si chiede se la realtà è un incubo o l'incubo è la realtà, dato che questo confine è così labile nella storia.
Probabilmente non avrò mai la risposta.
Intanto spero che il manga volga alla fine, vorrei arrivare all'ultimo volume prima di schiattare. :P