La mattina dopo la sbornia di Taisuke è avvolta dalla vergogna. Il ragazzo non ricorda quasi nulla della sera precedente e Yokoo invece di aiutarlo non fa che prenderlo in giro (bravo!). Alla fine Taisuke finalmente capisce che Wataru è pronto a portare la loro relazione ad uno stadio più avanzato (che termini scientifici!), quindi si calma e decide di non saltargli addosso immediatamente e aspettare una buona occasione. E' il giorno di Natale e tutti si radunano nell'appartamento di Kawai per il party. Ovviamente nessuno arriva puntuale, persino Nikaido che lo aveva aiutato ad organizzare la festa (eh ma l'appuntamento con Senga era più importante... come se non stessero sempre appiccicati già!u__u). Quando finalmente la festa sta per cominciare, Tottsu annuncia a tutti la triste notizia del ritiro di Hasshi dal mondo degli host club. I ragazzi decidono di andare a dirgli addio e corrono a casa sua. Lì Hasshi saluta tutti, cercando di mantenere il sorriso sulle labbra e mostrando di aver riallacciato i rapporti con la famiglia. Tottsu vuole il suo bene, ma è il più triste di tutti a lasciarlo andare, nonostante la promessa di rivedersi quando il ragazzo avrà finito gli studi (il che potrebbe davvero richiedere più tempo del previsto, se si considera che è di Hasshi che stiamo parlando).
Ed ecco a voi un altro capitolo inutile che serve solo a legare gli eventi della trama!XD;
Capitolo 29
Kame apre la porta dell'ufficio di Koki con forza, facendo saltare su di soprassalto Junno che sonnecchiava sul divanetto.
“Dov'è Koki?”
“E' uscito.” risponde Ueda annoiato. “Perché non bussi la prossima volta?”
“Tu, telefonagli e digli di venire qui immediatamente!” ordina Kame puntando il dito verso Nakamaru, che si affretta a tirare fuori il telefonino.
“Un momento... perché faccio come mi dici?” si domanda Nakamaru perplesso.
“Sei proprio uno zerbino...” commenta Ueda.
“Non c'è bisogno di chiamarmi sono qui. Ero solo andato a parlare con i professori di Juri.” esclama Koki entrando dalla porta.
“Bene, proprio di Juri volevo parlarti! Ho bisogno ancora del suo aiuto e di quello dei suoi amici!” esclama Kame.
“Uhm... sai che c'è Kame? Il ragazzo sta andando davvero bene negli studi adesso, non vorrei venisse distratto e...”
“Ma a cosa gli serve studiare me lo spieghi?! Ci sono cose molto più importanti nella vita, tipo ad esempio sventare i piani di GENTE CHE COMPLOTTA ALLE MIE SPALLE!”
“Kame, rilassati! Di che complotti parli?” dice Junno.
“E' ovvio che il risultato della gara è stato causato da un complotto dell'Arashic per spodestarmi dal mio trono di numero uno!” dice Kame serio.
“Ancora con questa storia?! Ma cosa importa all'Arashic se tu sei numero uno o no?!” domanda Koki, stanco di sentire le continue lamentele di Kame.
“Hai ragione... forse non sono loro. FORSE I MIEI RAGAZZI DELLO SHOKURA VOGLIONO SPODESTARMI!!!” urla Kame improvvisamente mentre i pezzi del puzzle si connettono perfettamente nella sua testa.
“Ma che vai cianciando?! A parte che è una cosa molto improbabile vista la tua popolarità. Poi ti pare che ti si metterebbero contro dopo tutto quello che hai fatto per loro?” esclama Koki.
“Stai seguendo i consigli che ti ho scritto sulla guida ‘come non farsi odiare dai dipendenti’, vero?” domanda Nakamaru preoccupato.
“C-certo, come no?” risponde Kame spostando lo sguardo di lato.
“Kame, io non penso ci sia nessun complotto. Se ti serve l'aiuto di Juri e dei suoi amici, glielo chiederò. Però sappi che sei paranoico.”
“Non sono paranoico, Koki! Se non vuoi aiutarmi escogiterò un metodo io stesso!” stizzito, Kame esce dalla stanza sbattendo la porta e allargando la crepa sul muro al lato di essa.
“Tanto lo sappiamo che lo vuoi aiutare.” dice Ueda sconsolato in direzione di Koki.
“Vai a chiamare i Morimoto, Nakamaru, per favore...” sospira Koki.
~ ~
Qualche giorno dopo, Kame è nel suo camerino a sorseggiare il suo tè al ginseng e ad ascoltare i rapporti dei fratelli Morimoto sul giorno libero dei suoi dipendenti.
“Tamamori si è visto con quel suo cliente, Miyata. Si è fatto offrire un gelato e il pranzo e poi sono tornati a casa sua.” sta dicendo Ryutaro.
“...e Nikaido con Senga sono andati a pesca insieme.” conclude Shintaro.
“Ok, ok, che mi dici di Fujigaya?” domanda Kame a Shintaro.
“E' uscito presto per fare shopping, ha comprato un maglioncino di cashmere e delle candele aromatiche e...”
“Ma cosa vuoi che mi importi di cosa ha comprato? Un momento! Di che marca sono le candele che usa? Quelle che accende nel camerino hanno un così buon profumo...” esclama Kame.
“Credevo non ti importasse... il pomeriggio è andato a mangiare dolci al solito ‘le petit bon bon’ con Kitayama, mentre per cena ha incontrato Yokoo-san e poi è tornato a casa!” continua Shintaro.
“Quindi vedo che con Wataru ancora niente, eh eh!” sogghigna Kame.
“Che intendi?” domanda Shintaro falsamente ingenuo.
“Smettila di fare il bambino delle medie con queste domande allusive!” dice Ryutaro.
“Io sono un bambino delle medie...”
“Ad ogni modo, nessun movimento sospetto? Nessuna riunione segreta? Nulla di nulla?”
“Niente di tutto questo.” dicono i due ragazzini in coro.
“Accidenti a loro! E poi come osano tutti quanti avere tutta questa gran vita sociale durante il giorno libero?!” ammette amaro Kame pensando ai suoi tristi giorni liberi fatti di bicchieri di vino solitari.
“Possibile che vadano tutti così d’accordo?! Ho lavorato qui per anni e mai nessuno mi ha invitato fuori a fare qualcosa di divertente... persino i miei clienti più fedeli che mi riempiono di regali, raramente mi portano fuori per divertirsi. Ho deciso! Adesso smammate voi due! FUJIGAYA!!!” urla Kame mentre i due si affrettano ad uscire dalla porta segreta.
“Hai chiamato, Kame?” Fujigaya arriva sfrullando sui pattini.
“Perché indossi quei cosi anche quando non lavori?!”
“Mi piace!<3”
“Potresti annunciare a tutti che avrete un altro giorno libero alla fine di questa settimana?”
“Eh?! DAVVERO?!” Fujigaya ha un sorriso incredulo stampato sul volto.
“Sì, ho deciso che ve ne meritate un altro...” risponde Kame mentre gli occhi di Fujigaya assumono una forma a cuoricini e si riempiono di brillume. Stava per esultare, arrischiandosi addirittura ad abbracciare Kame, quando...
“E faremo tutti un'attività sociale insieme.”
“COSA?!?” esclama Fujigaya, tutti i suoi piani per una rilassante giornata e magari un nuovo appuntamento con Wataru sfumati all'improvviso.
“Ho pensato che sarebbe una buona occasione per conoscerci meglio!” dice Kame cercando di suonare interessato a fare amicizia con i suoi dipendenti.
“Ci conosciamo già bene, è per questo che raramente vogliamo vederci anche nel nostro giorno libero...”
“Stai forse polemizzando sulla mia magnanima scelta di fornirvi un giorno libero aggiuntivo?”
“No, no... non intendevo questo, solo che...”
“Solo che niente! Vedi invece di darmi dei suggerimenti utili sulle attività che potremmo fare insieme! ”
“Mi dai carta bianca?” domanda Taisuke incredulo.
“Devo forse chiamare Kawai?!” ribatte impaziente Kame.
“No, aspetta! Ci penso e...”
“Tempo scaduto!”
“Onsen! Potremmo andare alle onsen!” propone in fretta Fujigaya.
“Uhm...” annuisce Kame pensieroso. Se passare del tempo con la gente prevedeva fare quello che lui faceva meglio, cioè prendersi cura del suo corpo e rilassarsi, perché non aveva mai pensato di farlo finora?
“Sembra un'idea niente male! Potremmo organizzare un breve viaggetto alle onsen e magari restare fuori la notte!” dice Kame sorridente.
Taisuke aveva di nuovo gli occhi luccicanti d'amore. Se solo avesse trovato il modo di convincere Yokoo a venire...
“Ma non pensate neanche di invitare i clienti! Lo so che vorresti invitare quel tuo amico lì...”
“Yokoo-san”
“Lui. Dillo anche agli altri! E' una cosa solo per noi, ok?”
Taisuke si rabbuia. Ne avrebbe comunque parlato a Yokoo. Il pensiero di essere intrappolato su una montagna con Kame non lo allettava.
~
“Dai, Wataruuuu!”
“Taisuke, io ho un lavoro! In questo periodo io e tutti i manager dovremmo proprio darci da fare con il progetto di espansione...”
“Ma pensa al bagno caldo! Pensa al sake che potremo bere tutti caldi caldi nei nostri yukata...”
“Uhm... pensandoci, potremmo anche organizzare un ritiro aziendale in montagna...”
“Wataru! Tu sei un genio! Come hai fatto a pensarci! Kame dovrà per forza arrendersi all'evidenza che 'casualmente' avrete scelto lo stesso ryokan per passare la notte!” Taisuke batte le mani euforico.
“Ma Taisuke! Noi saremo lì per lavorare e...”
“Sai già chi dei tuoi portare, vero?” dice Taisuke facendo un occhiolino.
“Taisuke...”
“Pensa allo yukata.”
“Tu e la tua lascivia... ok.” Wataru diventa un po’ rosso in viso.
“NO, smetti di pensarci adesso, altrimenti non riuscirò ad attendere!” esclama Taisuke agitato dando una manata sulle spalle di Wataru.
“Non dirmi che sai leggere i miei pensieri?!?” esclama sorpreso Yokoo.
“Hai qualcosa da nascondere forse?” domanda Taisuke malizioso.
“Nulla che sia peggio di quello che accade nella tua mente.”
“Anche la tua di mente sembra un posto interessante, Wataru... aaah non vedo l'ora che sia sabato!” esclama allegro Taisuke.
~
Senga fa spuntare la testa dallo sgabuzzino buio e sposta il suo sguardo su e giù per il corridoio.
“Non c'è nessuno, possiamo andare!”
“Accidenti a te Kenpi, ci farai licenziare un giorno!”
“Nikaaa, sei tu che mi hai trascinato qui!”
“Solo perché tu volevi restare in camerino, dove chiunque sarebbe potuto entrare in ogni momento!” urla Nikaido.
“Shh! Torna dentro!” Senga spinge Nikaido indietro facendosi spazio nell'angusto stanzino.
“Ahia! Ma che fai?! Possiamo uscire o no? Ti decidi?!”
“Guarda!” Senga spia il corridoio dalla porticina accostata.
“Ma, ma è un bambino! Che ci fa un bambino qui?! OMMIODDIO un fantasma!!!”
“Nika, la smetti di dare spiegazioni irrazionali a tutto?!”
“E sentiamo la tua di spiegazione allora, Mr scienziato!”
“E' ovviamente il figlio segreto di qualche host!” afferma Senga con sicurezza.
“Sei serio Kenpi? Questa sarebbe la tua spiegazione razionale?!”
“Comunque sia, fermiamolo e chiediamolo a lui!”
I due saltano fuori dall'armadio, sorprendendo il ragazzino che si aggirava circospetto per il corridoio. Velocemente il ragazzino cerca di fuggire, ma Nikaido e Senga lo agguantano.
“Chi sei? Che ci fai qui?”
“Lasciatemi!”
“Nika, lasciagli il braccio, gli fai male. Poverino, è così carino!<3”
“Tsk...” dice Nikaido rilasciando il braccio. Non appena lo fa, il ragazzino sguscia via tentando la fuga di nuovo, ma fallisce in meno tempo del previsto, grazie a Senga che lo blocca.
“Hey! Smetti di cercare di fuggire e dimmi che ci fai qui!”
Il ragazzino tira fuori un biglietto da visita dello Shokura.
“Sono venuto a vedere questa persona!” dice timidamente.
“OMMIODDIO sei il figlio di Fujigaya?!?” esclama Nikaido.
“Ma che scemenze dici, Nika! Come fa ad essere suo figlio! L'unico modo in cui Taisuke si avvicina ad una donna nella sua vita è quando si trova in fila alla posta e come ben sai i bambini non si fanno così!” dice Senga facendo il saputello.
“Ma che ne sai tu di come si fanno i bambini?!” dice Nikaido brusco. “Ad ogni modo, cosa vuoi da lui? E chi sei?”
“Mi chiamo Marius. Mi ha detto lui di venire qui a trovarlo quando volevo.” dice il ragazzino con una vocina carina.
“Non sapevo Fujigaya fosse così lungimirante nella scelta del personale!” esclama Senga.
“Beh questo sembra troppo giovane per lavorare qui, immagino Fujigaya se lo stia tenendo da parte...” conclude Nikaido.
“Cosa succede qui!?” esclama Kame alle loro spalle. “Voi due! Andatevi a cambiare! Tu, cosetto. Vieni con me! Ti dirò dov'è Fujigaya...”
“O-ok...” risponde il ragazzino timidamente.
Nikaido e Senga restano nel corridoio perplessi.
“Sarà stata una buona idea lasciarlo con Kame?” domanda Nikaido e Senga scrolla le spalle.
“Un giorno tutti i bambini dovranno conoscere la dura realtà della vita!”
~
“Sei il nuovo collega dei Morimoto, vero? Vedi di fare attenzione e non farti beccare mentre fai il tuo lavoro di spia!” dice Kame con un severo tono sommesso.
“S-sì, mi scusi...” risponde Marius intimorito.
“Però buona idea dire che volevi vedere Fujigaya. Ovviamente non lo vuoi vedere davvero, no?”
“N-no...” dice Marius cancellando tutti i suoi desideri di scroccare il pranzo.
“Adesso sbrigati a raggiungere la tua postazione di spia nel camerino di Fujigaya prima che lui torni!”
Detto questo Kame, spinge il ragazzino dentro un armadio e lo lascia lì.
~
“E' l'idea più stupida che abbia mai sentito...” borbotta Totsuka mentre si serve una porzione del pasto aziendale dei manager alla mensa.
“Io la trovo un'idea magnifica!” esclama Miyata pensando a Tamamori avvolto dal vapore di una onsen. Tamamori in yukata. Tamamori nel paesaggio notturno. Tamamori in un futon...
Miyata era stato da poco promosso manager della sezione marketing. Improvvisamente gli piaceva andare al lavoro e aveva avuto un paio di buone idee che gli erano valse la promozione. Tamamori non lo dava a vedere, ma Miyata sapeva che in realtà era fiero di lui. Dopotutto l'unico motivo per cui Miyacchi aveva lavorato così duramente era per poter guadagnare di più da spendere allo Shokura e per poter offrire cose a Tamamori. Quando se le meritava, ovvio, a Miyacchi non piaceva sperperare il denaro.
“Totsuka, se l'idea non ti aggrada fai venire Kawabata al posto tuo!” esclama una voce alle loro spalle. Girandosi i due vedono Yokoo, un vassoio colmo di cibo, in piedi dietro di loro.
“Che ci fa il capo dei capi alla mensa dei manager?” domanda Miyata stupito.
“Oggi il pranzo qui è più di mio gradimento di quello della mensa degli impiegati normali!”
“Non è questo che intendevo...”
“A volte al capo piace venire qui tra noi comuni mortali.” comunica Totsuka.
“E' noioso mangiare da soli!<3” sorride Wataru sedendosi al tavolo con gli altri due.
“Allora non vuoi davvero venire, Totsuka? Immagino che da quando Hashimoto...” dice Wataru cercando di usare tutto il tatto possibile. Totsuka sorride amaramente.
“No, verrò... non preoccuparti.”
“Evviva! Sarà divertente andare tutti insieme!” esclama Miyata euforico.
“Se magari riuscissimo anche a lavorare un pochino sarebbe bene...” dice Wataru.
“E' per questo che stiamo facendo straordinari notturni adesso! Per non farli nel weekend!” esclama Miyacchi.
“Sbrigatevi a mangiare allora!” esclama Wataru sorridendo sopra al suo piatto perfettamente lucidato.
“Eh?! Hai già finito?!” esclama Miyata.
“Il tempo è denaro! E il tempo libero da dedicare al divertimento che verrà usato ora per lavorare ci sarà ridato questo weekend! Su, su!” esclama Wataru alzandosi per tornare nel suo ufficio.
“Ti porterò i piani del progetto fra una mezz'ora!” esclama Tottsu a Wataru che si allontana.
“Certo che il capo è veramente straordinario...” sorride Miyata pieno di ammirazione.
“Sono certo che non stia aspettando altro che questo weekend alle onsen...” sorride Tottsu.
“E non è l'unico!” aggiunge in tono sognante Miyata.
Grazie mille per aver letto, spero sia stato di vostro gradimento. I commenti sono sempre apprezzatissimi! Inoltre mi motivano visto che sono bloccata al capitolo 30!XD;