Sooooo, qualche tempo fa il prof di storia e filosofia mi aveva consigliato di leggere Farenheit 451 dopo aver dato un'occhiata alla mia relazione su Brave New World di Huxley che ci aveva costretto a leggere (riassunto: bell'idea, scritto male. LOL). Finaly mi sono ricordata di chiedere a padre di procurarmelo e il prof sarà lieto di sapere che l'ho letto.
Be',
wow.
È - in breve - l'ennesima distopia in cui l'ennesimo regime totalitario priva (volontariamente) la popolazione di uno dei suoi tanti diritti. Se in Huxley era la libertà, qui sono i libri.
Ci sono vigili del fuoco che accorrono ad ogni chiamata per incendiare le case con il loro pericoloso contenuto cartaceo, ci sono TV a quattro pareti che intontiscono la gente di nulla, facendo loro dimenticare e odiare quello che hanno perso, e ci sono sovversivi, emaeginati dalla società che per non rischiare di perdere i libri diventano loro stessi quei libri, imparandoli a memoria. C'è Montag, pompiere ad un passo dalla crisi di coscienza, il suo capo dalla risposta sempre pronta, la moglie che non riconosce più, e Clarisse, libera e strana, che sconvolge la vita di Montag.
E poi c'è l'agghiacciante storia di questo mondo che pare tanto una profezia. Le persone soffrono per i conflitti, e cosa c'è di più conflittuale di un libro, che può dire tutto e il contrario di tutto e stortire con le sue contraddizioni? Quindi smettono di leggere. Prima smettono di leggere i tomi, si fanno fare le versioni ridotte, poi riassunti di una paginetta, poi poche righe e alla fine puff!, chiudono le università di Lettere, sprangano le biblioteche e legalizzano il rogo di libri. Intanto ci pensano la TV e la radio a svuotarsi di senso e contemporaneamente riempire il vuoto lasciato dai libri con urla e colori ed esplosioni e... nulla, in sostanza.
Nel mentre, da me si vocifera che la facoltà di Lettere di Macerata stia per chiudere, si stampano un sacco di libri che valgono meno dell'inchiostro con cui sono scritti ma se ne vendono sempre di meno - padre libraio, dati alla mano - e la TV è sempre più zeppa di reality che parlano dichiaratamente di stronzate e forum che fingono di parlare di cose serie ma si perdono in altrettante urla.
Io non leggevo libri di carta da tanto, per pigrizia o per altro da fare (shame on me, I know), e mi ci è voluto questo libro per prendere seriamente in considerazione l'idea di rimettermi a leggere.