Folgorati sulla via di Damasco-giorno 11

Oct 30, 2008 20:17




Stamattina sveglia alle sette, rapida (e buona!) colazione in hotel in una sala da pranzo deserta (in due giorni a parte gli australiani non abbiamo incontrato nessun altro..il dubbio ci è venuto che fossimo solo noi e loro in hotel! Dubbio mai risolto per altro...). Quando transitiamo per il siq è ancora abbastanza presto da non esserci nessuno, anche il Tesoro è deserto. Quasi deserto...



Le uniche persone che incontriamo sono camminatori, scarponcini da trekking e bastoni, che danno l'idea di partire per percorsi molto seri.
Visto che siamo freschi decidiamo di salire subito sull'altura del sacrificio, uno dei due programmi impegnativi che abbiamo per la giornata. La salita va bene, la facciamo in compagnia di un gruppo di peersone che sembrano sapere il fatto loro. E' una salita abbastanza impervia ma fattibilissima. Peccato che sbagliamo completamente il ritorno.
Mentre siamo lì che ci godiamo il paesaggio e la splendida vista dall'altura....







e ci chiediamo quale sarà la “strada” diversa dall'andata da cui scendere di cui parla la nostra guida, vediamo il gruppo che è salito con noi partire convinto per un sentiero. Ci diciamo che loro stanno quasi sicuramente imboccando la strada che vogliamo prendere noi, voglio dire...quante ce ne saranno? Ecco, mai essere così ottimisti.
All'inizio va tutto bene, anche perché vediamo monumenti davvero bellissimi.









Facciamo incontri interessanti...



Ma dopo un po' i monumenti sembrano spariti e siamo in mezzo al nulla! Dopo aver cercato di star dietro ai trekkeristi per quarantacinque minuti (e vi assicuro che non era facile, noi non siamo messi male ma quelli erano camminatori evidentemente esperti e andavano a una velocità diversa!) mio marito insiste che stanno andando nella direzione opposta da quella del centro di Petra. Io protesto, ma ormai dovrei aver imparato a non farlo, semplicemente perché il mio senso dell'orientamento è PARI a zero mentre lui sa dove si trova anche se gli bendi gli occhi e lo fai ruotare su se stesso tre volte. Cartina alla mano scopriamo che ha ragione lui (ma va?), il gruppo di capre di montagna che stavamo seguendo é evidentemente diretto al monumento del serpente (vi dico solo che è fuori dalla mappa di Petra della nostra guida...), quindi abbiamo camminato per 45 minuti dalla parte opposta rispetto al centro di Petra dove dovevamo ridiscendere. Ma che bella notizia...



Gambe in spalla, c'è poco da fare, Luciano si inventa una strada che non so nemmeno dove la pesca, ormai siamo finiti in mezzo a chi a Petra ci abita ancora che dopo un po' ci rassicura (ok, mi rassicura perché lui era già certo) che la strada è giusta.





Dopo..un bel po'!! sbuchiamo proprio davanti al ristorante Basin che si sta riempiendo di gruppi di turisti. Tra una cosa e l'altra abbiamo fatto mezzogiorno. Ci sediamo a mangiucchiare qualcosa anche noi, mentre riposiamo mezz'oretta e poi affrontiamo la salita verso il Monastero.
Questi è, dopo il Tesoro, probabilmente il monumento più imponente di tutta Petra.



Però arrivarci costa caro: un'arrampicata di quasi quaranta minuti in salita lungo dei gradini dove dovrete continuamente far passare gli asini che portano su le persone che non vogliono farsela a piedi. E' questa la vera parte estenuante dell'ascensione, più che la salita stessa...
In ogni caso non sognatevi nemmeno di non farla, perché il premio finale vale ogni fatica.



Dopo essercelo goduto con calma, riscendiamo per esplorare meglio alcuni monumenti del centro che il giorno prima non avevamo approfondito.



Il resto della giornata si conclude come la volta precedente: io e Luciano seduti davanti al Tesoro in attesa che tutti gli altri escano dal sito. Stavolta lo salutiamo per sempre, ma chissà che non sia un arrivederci.
Dopo una doccia veloce, c'è la scelta del ristorante per la cena: stavolta tra quelli proposti dalla nostra guida optiamo per il “Red Cave”, a pochi passi dal Movenpick dove, sorpresa! Troviamo di nuovo i nostri due signori francesi. Ricordate il discorso che facevo a proposito delle guide che conducono negli stessi posti? Cena buona, conto economico, compagnia sempre simpatica. Peccato che il nostro ormai sia un saluto certo: noi domani proseguiremo per il deserto del Wadi Rum, loro risaliranno verso Amman.

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