In questo mio cammino verso la quiete mentale e fisica, non poteva non mancare lo scontro più duro con il lato mio peggiore: la pigrizia.
Io rimando.
Rimando sempre.
Se c'è un barlume di speranza di poter fare una cosa DOPO, io la rimando.
E se anche il barlume non c'è, io lo trovo.
Tutto parte da una vocina dentro la mia testa che inizia a generare scuse e frasi che poi diventeranno lo stimolo principale a rimandare.
Mi succedeva a scuola e mi succede ora.
Ricordo che la Domenica verso le 18 mi partiva questo tarlo mentale che diceva "..dai lunedì si può anche evitare di andare..." e puntualmente il lunedì si saltava scuola.
Ed è un disturbo cronico il mio.
Affligge qualsiasi ambito: lavoro, casa, amici, appuntamenti, bricolage, ecc...
E così mi ritrovo in periodi dell'anno dove sono pieno come un uovo di roba da fare, tutto ristretto in pochissimo tempo...e mi viene lo scazzo è ovvio.
Che cosa brutta.
E allora mi sono deciso a non rimandare più niente.
Quindi in questi giorni non salto un appuntamento, telefono quando devo telefonare e spingo per fare le cose il prima possibile.
Forse sarà una mia convinzione eh, ma sembra che le cose poi vadano anche meglio e ultimamente ho degli incastri astrali incredibili tipo riporre il barbecue prima che piova e si bagni, uscire dalla doccia nudo e saltellare fino in camera ciondolante prima che entrino tutte le donne e cose così...
Il lato negativo del mio nuovo modus vivendi è che questa settimana ho preso impegni per circa 50 ore giornaliere e adesso non so come fare ad arrivare a fine settimana senza dare di testa.
Aspetterò il momento del delirio e quando arriverà lo rimanderò al giorno dopo, ecco...