ask the dust

Sep 12, 2010 00:05

- E un cane! - le dissi. - Ti comprerò un cagnolino, un cucciolo. Lo chiameremo Willie.
Batté le mani. - Oh, si! - esclamò. - Willie, vieni qui Willie!
- E un gatto, un siamese. Un gattone con gli occhi dorati, che chiameremo Chang.
Lei rabbrividì e si coprì la faccia con le mani. - No, - disse. - Un gatto no. Li odio i gatti.
- D'accordo, niente gatti. Anch'io li odio."
p. 199.

Deposi la macchina da scrivere prima in un posto, poi in un altro. Niente da fare, non riuscivo a trovarle una sistemazione. C'era qualcosa che non andava, anzi, c'era tutto che non andava.
Andai a fare un giro. Dio mio, ecco che riprendevo a vagabondare per le strade! Guardai le facce della gente attorno a me, e sentii che la mia era uguale alle altre. Facce senza sangue, facce tirate, preoccupate, smarrite. Facce sbiadite come fiori strappati alla radice e ficcati in un vaso. Dovevo andarmene da quella città." p. 203

"[...]...perché ti amo, Camilla, e il tuo nome è sacro come quello della principessa che morì sorridendo per un amore non ricambiato."
p. 165.




"Non la baciai, ma lei baciò me, che avevo scritto Il cagnolino rise."
p. 156.

quotes, flickr, photos, ask the dust

Previous post Next post
Up