Sorry for the post in Italian. I really wanted to let out my feelings about Yokoo's interview, but since it's something I'm doing for myself, I didn't bother to write it in English. Feel free to talk to me about that if you wish. I made up my mind, but it's not like I'm saying people who think differently about it are wrong and I will refuse to listen to your opinion about it. Well, now I seem really too serious saying that, but, that's how I am feeling right now.
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Voglio scrivere questo post per me stessa. Ho pensato a mille cose mentre non dormivo questa notte e l’unica conclusione a cui sono giunta è che devo sfogarmi in qualche modo, quindi eccoci qui.
Comincio dicendo che questa intervista l’avevo leggiucchiata già in originale e già prevedevo sarebbe successo un casino. Ma al di là di quello che pensano gli altri di Wataru (onestamente, non sono qui per dirvi che ve deve piacè o meno un idol), la mia maggiore preoccupazione è stata quello che pensavo io di lui dopo aver letto l’intervista. Mi sono tenuta tutto dentro finché non è stata tradotta in inglese, anche perché con il mio schifoso giapponese avrei potuto capire male qualcosa. XD; Rileggendola in Inglese e comprendendo meglio le cose, ho soltanto rivissuto più intensamente quello che avevo già provato, riempito i vuoti e analizzato meglio la situazione.
Prima dell’intervista di Wararu, ci sono stati punti delle interviste degli altri che mi hanno lasciato con l’amaro in bocca o con le lacrime agli occhi, ma nulla è stato forte mai quanto questa.
E’ vero che Wataru è ormai diventato uno dei miei kisumai preferiti, quindi questo deve aver influito, però non è solo quello. Scommetto che questa intervista ha colpito molte persone anche se non erano sue fan, è proprio impossibile che non lo abbia fatto.
Devo ammettere che non seguo Wataru da quando mi piacciono i kisumai. Prima del debutto per me era solo un kisumai come gli altri, era lì, e non lo avevo mai notato più di tanto. Ho cominciato ad osservarlo meglio solo dopo il debutto, quando si è pian piano fatto strada nel mio cuore arrivando praticamente allo stesso livello di Fujigaya (per cui ho un amore smisurato). Nonostante tutto, benchè vedere le cose scritte così sia pur sempre uno shock, non mi sorprende più di tanto che Wataru vedesse le cose in un determinato modo. Wataru non è mai stato quello che si buttava in mezzo felice di fare le cose, diciamoci la verità.
Ma cominciamo dall’inizio, cioè i tempi dei junior. Come la maggior parte degli altri kisumai, anche lui è stato praticamente trascinato da qualcuno all’audizione, e come gli altri ha iniziato ad essere un johnny pensando che in realtà sarebbe stato meglio starsene a casa. Fin qui tutto bene. Ma quando poi di solito al punto in cui un johnnys cresce e decide che, dopotutto, fare il johnnys è okay e gli piace, lui continua dicendo che continuava a farlo solo per il fratello, in modo che indirettamente potesse vivere il suo sogno attraverso lui. Wataru dice anche che suo senso di responsabilità gli imponeva di continuare a lavorare perché non voleva causare problemi agli altri. Questa cosa è veramente da lui. Il fatto che lui prendesse comunque seriamente un lavoro che probabilmente non voleva tanto fare, mi fa credere che comunque qualcosa di positivo ci trovasse. Per esempio dice di essersi sentito in colpa per aver sbagliato le sue battute nel butai di Takki, o quando ha fallito la capriola dietro Kusanagi nonostante si fosse impegnato a praticarla. Il fatto che lui stesse facendo le cose, se proprio vogliamo dirlo, forzatamente, ma ci mettesse comunque il sufficiente impegno, mi ha colpita. Se non gli fosse fregato nulla, perché avrebbe dovuto farlo? Un ragazzino che si prende delle responsabilità che non vuole, ma se le prende lo stesso. Poi adesso aggiunge che aver deciso di continuare nonostante volesse lasciare sia stato scortese verso i fan. E’ vero che nessuno vorrebbe un idol che fa le cose senza metterci l’amore per quello che fa, ma sono comunque grata che sia rimasto nonostante tutto, ma mi dilungherò su questo punto in seguito.
La faccenda dei kkkity. Il fatto che la sua amicizia con Shige e Koyama sia rimasta anche dopo lo scioglimento del gruppo, mi è molto piaciuto, ma secondo me questa storia lo ha ferito molto più di quel che sembra. Prendi un ragazzino e fagli credere che debutterà. Poi tiralo via. Sono contenta sia successo. Sono contenta che non abbia debuttato con i NEWS perché a quest’ora sarebbe stato una persona completamente diversa, come dimostra la sua arroganza quando è stato poi messo nei kisumai. Ora sappiamo, che praticamente nessuno di loro era contento a quel punto. Tutti si sentivano gli scarti “non debuttati” e Wataru si comporta in maniera super arrogante. In più lo fanno ballare dietro ai NEWS. Bella botta e te la meriti. Ma l’ha presa, incassata e anche distrutto la sua autostima, è evidente. Come se avesse smesso di credere in un eventuale debutto.
A quel punto dice che pensava di lasciare e che ne parla finalmente al fratello. Il fratello, probabilmente si sente in colpa e gli dice di andarsene se vuole e lui che fa? Resta. Ostinazione o quello che vuoi, è rimasto. Nel momento in cui avrebbe potuto finalmente essere libero. Io mi chiedo, si può restare solo per ostinazione? Solo per dimostrare non si sa cosa al fratello?
L’intervista va avanti e si parla di nuovo di quando i kisumai sono stati formati e che Wataru non poteva sopportare nessuno tranne Fujigaya. Ma in qualche modo, forse in modo remoto, ancora ci stava sperando ed ecco perché quando parla con Fujigaya di lasciare, l’altro lo convince a restare. Le parole che usa sono molto belle, come quasi Wataru non si fosse reso neanche conto del suo ruolo nei kisumai, o questo è quello che ho pensato. Nonostante non li sopportasse, avevano cercato di creare qualcosa nel gruppo, non usando il linguaggio formale, dicendo le cose direttamente. E anche Kamenashi. Sono grata che sia stato lì con Wataru per fargli involontariamente cambiare idea. Sembra quasi che Wataru stesse cercando una scusa per fuggire, ma ogni volta che qualcuno gli ha detto “okay, fai quello che vuoi” ha sempre deciso di non farlo. Qualunque sia stata la ragione inconscia di questa cosa, è rimasto lì.
Quindi decide “già che ci sono fammi impegnare di più”, ma ecco che arriva la sua non partecipazione a shounentachi e di nuovo una valanga di dubbi sul voler lasciare. Ma erano già passati anni, tra il “lascio non lascio” e nel mentre lui è stato lì. Non avendolo scelto per il butai, ha pensato negativamente, come suo solito, che forse lui e Nikaido non erano importanti e che non facevano parte del gruppo del debutto. Sappiamo quanto è stata dura per Nikaido e sinceramente non riesco a guardare shounentachi allo stesso modo, nonostante sia forse il mio butai preferito. Un’altra scusa per lasciare era pronta per Wataru. Un altro “tanto non debutto” che poteva dire. Secondo me si è spesso ripetuto che l’impegnarsi per il debutto è inutile per via del fatto che ha visto un’occasione di debutto infrangersi davanti ai suoi occhi, quando era ancora così giovane. Dire che non gli importava di debuttare era come una difesa contro ulteriori delusioni. Se non hai aspettative, nessuno te le può distruggere. Ma allora perché stava lì? Perché?
Comunque, grazie al cielo è arrivato un drama. Ricordo ancora quando uscì la notizia e la sorpresa che Wataru fosse nel cast. Lo guardai anche per lui (e per Nino che ero un po’ in periodo Arashi), accidenti, un kisumai in un drama!proprio quando anche io credevo che sarebbero debuttati meno che loro XD;
Wataru che piange come un bambino nel making lo ricordo bene. Mentre leggevo che ne parlava ho pensato:dopotutto questo lavoro ti piace allora? Hai solo paura di restare ferito, ma non hai il coraggio di lasciare. Quindi decide di far scegliere ad eventi esterni se continuare o no. Ma i kisumai dopo il butai tornano ad essere sette e restano sette fino al giorno della busta.
La felicità e lo stupore, il sentire i fan e la famiglia felici attorno e sentirsi di dire grazie ai fan. Sarebbe stato bello se avesse detto solo questo, ma Wataru va oltre. Dopo la felicità iniziale, i dubbi sorgono di nuovo. Sappiamo tutti che la data del debutto è stata rimandata e che Wataru ha avuto tutto il tempo di cominciare a dubitare di nuovo. E se poi finisce come i NEWS? Ahhh certo che sei proprio una persona positiva eh :| “Forse non ci sarò il giorno del debutto” se fossi stata Fujigaya ti avrei dato un pugno. Ma per fortuna forse voleva solo sentirsi dire “resta” e quindi decide di crederci.
Dopodiché torna a parlare dei progetti pre-debutto, di come tutti siano entusiasti e di come lui invece pensi che non succederà, che non può davvero succedere. Arriva addirittura a farsi le paranoie sul fatto che qualcun altro abbia chiesto di far debuttare tutti e sette i kisumai. E’ sulle difensive psicologicamente, non vuole crederci, non vuole meritarselo. Quando Kitayama dice di fare del loro meglio, di lavorare sodo pensa “I know already, I’ve known for a long time, I just didn’t do it.”
Non ha mai fatto del suo meglio, dice. E’ vero, solo tu sai se stai facendo del tuo meglio in qualcosa o no. Solo tu puoi saperlo. Però non mi pare che non facesse nulla. Forse era il minimo per lui, imparare le coreografie e queste cose, ma era il suo lavoro.Quello che intende era che non aveva fatto abbastanza per il gruppo. Ho pensato anche io “allora non gliene fregava nulla” ma poi ci ho riflettuto. E’ sicuramente vero che se lo ammette lui, non si sia dato da fare quanto avrebbe dovuto (e voluto in futuro), però mi sembra anche che si stia attaccando un sacco perché non provava quello che gli altri provavano. Perché tirava avanti senza davvero sperare in un debutto. E invece il debutto è arrivato e lui era ancora in questo mindset negativo. Sono contenta che si sia reso conto e che si sia irritato con se stesso per questa cosa. E qui il suo amico del ristorante entra in gioco. Eppure, secondo me, aveva già realizzato da solo che il suo modo di pensare era sbagliato. Ancora una volta doveva però sentirselo dire da qualcuno.
I thought of the members, the sempai, my family, and more than anyone else, the happy expressions of the fans when our debut was decided…… I’m going to change, I decided. What I’ve done till now isn’t something I can just apologize about, and it’s not something I can ever make up for. There’s only one thing that I can do. And it’s to devote my life to them.
Ed ecco, il momento del vero cambiamento. Dedicargli la vita. Che espressione forte che ha usato. Ancora una volta, non lo stai facendo per te stesso, ma per qualcun altro. Eppure questa volta è diverso. Sembra come se quello che lui fa per gli altri, faccia stare bene lui. Vivere per gli altri, è quello che lo fa essere felice?
Poi parla del fatto che il chiamarlo Yokoo-san non sia più un modo di tenere le distanze, anzi che denota che ormai è davvero Yokoomama. Non so se davvero Kitayama sentisse di dover tenere le distanze perché pensava che Wataru non fosse “dentro al gruppo come loro” o se è solo stato un timore di Wataru. Però sono contenta che si sia aperto davvero anche con gli altri e abbia cominciato a dare e sentire di ricevere fiducia. E’ triste pensare che fino a quel momento per lui gli altri kisumai fossero solo colleghi di lavoro, ma forse e dico forse, non era solo così per loro.
Wataru deve iniziare dalle basi, ha detto. E’ il debutto, non state più giocando, mi viene da rispondere. C’era chi non stava giocando neanche da prima, ma in generale il cambiamento di molti kisumai da dopo il debutto è evidente. Più esperienza, più lavoro ed ecco che se davvero ti ci stai mettendo, il cambiamento si nota. Sinceramente, sto guardando i kisumai molto attentamente dal debutto, è molto più facile che prima, quando potevamo contare solo su rare apparizioni in TV e su interviste in cui parlavano solo del più e del meno praticamente. Il cambiamento si nota. Anche in Wataru. Si nota tantissimo quanto è migliorato (lui e gli altri anche) e che ci sta davvero mettendo impegno.
Poi parla del 3/4. Finora avevo pensato che la personalità di Wataru lo portasse a non mettersi in mostra, che stesse lì perché doveva ma non facesse passi avanti, ed è vero che in realtà era così, che non abbia nessun interesse a mettersi in mezzo è palese. Però quello che dice dello split mi ha un po’ commosso. Mi ha fatto pensare che non è soltanto perché lui non vuole mettersi in mostra che resta lì, ma che voglia in realtà davvero supportarli. Il centro è dove sta la persona che ti piace. Quanto è vero. E come parla degli altri anche. Anche durante il kis-my-history ha parlato degli altri. Mi piace quando parla degli altri. Si vede che ci tiene.
Odia il se stesso del passato. Non pensa che il tempo passato quando era junior sia stato sprecato ma avrebbe voluto fare di più, conoscere, fare più esperienza. Non dimenticherà mai di essere stato scortese con i membri e i fan. Secondo me non smetterà mai di sentirsi in colpa per questo. Non so cosa davvero pensava, ma non fatico a credere che tutta questa intervista sia più negativa di quanto la situazione sia stata in realtà. Come se prendere coscienza dei suoi errori avesse messo in risalto solo quelli, cancellando ogni cosa buona, perché non voglio credere che non ci siano mai state cose buone in tutti questi anni. Non voglio sentire nessun “poverino lo faceva per dovere” oppure “guarda questo che se ne fregava e manco c’aveva le palle de annassene” perché semplicemente non può essere stato solo questo ogni.singolo.giorno.per.anni.
Il suo “progresso” è iniziato da quel giorno prima del debutto, quando finalmente ha deciso di lasciarsi andare e credere davvero che stavano debuttando, che era il caso di salire su quel treno con tutte e due le gambe e smettere di tenerne una per terra per stare sicuro. Questa è l’impressione che mi ha dato. Una persona che per paura non si lascia andare, che si lascia trascinare senza decidere, vuoi per senso di responsabilità, vuoi per quella che poi diventa abitudine. La sua paura di lasciarsi andare è la scortesia di cui parla. E’ vero che come fan avrei voluto credere che fosse lì felice e sicuro ogni momento di quel che stava facendo e che mi fa male che non sia così, però il fatto che lo abbia ammesso mi ha colpito molto. Ha mostrato la sua umanità quando avrebbe potuto tacere le cose che lo mettono in cattiva luce.
People say they’re “in search for themselves” and stuff, but finding out about what you seem like to others will tell you what you’re really like, more than what you’ll find out looking “within” yourself.
Indubbiamente Wataru non ha idea di come trovare le cose dentro se stesso. Sembra un miscuglio di contraddizioni e incertezze. Quando stai così è normale rivolgerti agli altri. E’ indubbiamente vero che le tue azioni riflettono chi sei, forse meglio di quello che tu dici di essere. Sono grata a chiunque abbia parlato con lui e gli abbia fatto capire chi era. Forse queste persone lo avevano capito meglio di quanto lui avesse compreso se stesso. Forse il vero te stesso è negli occhi di chi ti guarda attentamente e ci tiene a te, non so, mi piace pensare che non siamo solo quel groviglio di emozioni contrastanti che proviamo e che non diciamo mai a nessuno per paura di venire allontanati. (digressione XD)
I never worked hard at anything. I’m here right now because the six, who kept working hard, were there.
Ancora una volta, ammette di non essersi impegnato. Gli altri sei erano lì ed è stato tutto grazie a loro se ora si trova dove sta adesso. Sento gratitudine e rimpianto in queste parole. Vorrei potergli dire che anche lui avrà avuto una parte, seppur minima, ma non servirebbe a nulla, dopotutto, se lui stesso dice che non è così. Non ti meriti niente, Wataru, perché la tua attitudine è stata così in passato. Chissà davvero quante persone si sono sentite tradite. Chissà quante altre come me, cercano di leggere ancora cose positive in tutto ciò. Chissà quante smetteranno di pensare al passato e si ricorderanno di Yokoo Wataru del presente, di quello che fa ora e che vorrà fare sempre più in futuro.
Non voglio pensare che ogni sorriso di Wataru di prima del debutto sia falso. Semplicemente, non ci riesco. Accetto le scuse di Wataru, se lui ci dice che ha provato questi sentimenti negativi, ma non voglio pensare che ogni cosa che lui abbia fatto in passato sia da buttare. Non essersi impegnati abbastanza non significa non essersi impegnati per nulla. Per qualsiasi ragione lui lo abbia fatto, con qualsiasi attitudine lo abbia fatto, lo ha fatto. Sono sorpresa che sia rimasto così a lungo pensando solo in quel modo, è per questo che sono convinta che qualcosa deve esserci stato, qualcosa che lo spingeva a rimanere anche per se stesso e non solo per non si sa quale ragione. Non voglio sembrare arrogante e pretendere di sapere tutto di lui. So solo che non è stata l’unica persona a cambiare atteggiamento nei johnnys e nel mondo in generale (vi dirò, del mondo in generale ne so abbastanza su questo argomento, anche in prima persona). Ovviamente, io sono di parte quando si tratta dei kisumai, specialmente di un preferito. Però questa intervista mi ha ferito molto, mi ha fatto arrabbiare con lui, mi ha lasciato molto più amareggiata delle altre. Capisco benissimo se la visione che le fan dei kisumai avevano di Wataru è cambiata. Però sono contenta che non abbia taciuto e che abbia rivelato qualcosa di così disdicevole per lui. Forse mi ha ferito, come avrà ferito molte altre fan. Forse molte persone si allontaneranno da lui sentendosi ingannate. Però se Wataru ha raccontato questa cosa, si vede che ci teneva davvero a scusarsi. Scusarsi di essere stato troppo umano? Scusarsi di aver avuto paura? Di essere stato quello che fuggiva? Di non essersi impegnato? Di tutto? Non lo so e so che non importa perché mentre leggevo lo avevo già perdonato di qualsiasi cosa. Arrivare alla fine e vedere quanto adesso voglia dedicarsi al gruppo e impegnarsi per i fan mi ha commossa.
Non ho bisogno di scuse, le parole non servono perché sto già vedendo il tuo impegno.
Ho apprezzato la sincerità di questa intervista. Mi ha fatto capire cose di me stessa che non sospettavo, mi ha fatto capire quanto si possa voler bene ad una persona con cui non c’è un vero rapporto. Il minimo supporto che gli ho dato non è andato sprecato. Grazie a quello che Wataru sta diventando, o che già è diventato nel frattempo, non mi sento ingannata per aver supportato una persona così. Il suo senso di responsabilità è cambiato, ora sento come se voglia sentirsi responsabile verso i membri, i fan e forse anche se stesso. Come se volesse migliorare come essere umano.
L’onestà forse non lo ripagherà, ma quantomeno ha deciso di darsi da solo un’altra possibilità.
Detto questo, non sto cercando di difenderlo contro nessuno se non se stesso. Non sto cercando di far cambiare idea a nessuno riguardo a lui. Sono consapevole del fatto che le opinioni negative che molti si sono fatti sono del tutto legittime. Sarebbe bello dirvi, guardate anche il lato positivo, dategli una chance, ma non lo farò. Come ho già detto, la possibilità se l’è già presa da solo e chi vuole può decidere se dargli fiducia o meno da sè.
Sentivo solo il bisogno di analizzare la sua intervista e comprendere i miei sentimenti. Sono giunta ad una conclusione che non scriverò qui ma che sarà comunque evidente altrove, e non so perché dopo aver capito questo mi sento un po’ cambiata anche io.
Scusate se mi sono dilungata tanto e in italiano non so scrivere, grazie davvero se avete letto.