E' bello vedere che nella mia vita ci sono costanti che non hanno intenzione di mutare di una virgola.
Se vi pare di legger nella frase sopra del sarcasmo o risentimento, *din din din*, avete letto giusto.
Credo di averlo notato da diverso tempo, in effetti, e non so perché ci stia facendo un post su -sarà la malinconia, tanto per deprimermi ulteriormente. O forse è solo che vorrei che qualcuno mi dicesse: "Tranquilla, è normale, capita a tutti così".
Comunque, per arrivare al punto
(perché faccio sempre premesse? Mi ci interrogherò la prossima volta. Anche sulle digressioni), ho ri-notato come abbia alcune amicizie, alcune amicizie fantastiche, che nascono come un esplosione, ed è tutto meraviglioso e sul serio mi innamoro un po' di questa gente, che diventano le persone più importanti della mia vita (e se qualcuno mi chiedesse: loro o la tua famiglia "vera"? avrei sul serio pochi dubbi su chi scegliere) e, niente, è come... avete presente i fidanzatini, sempre a cercarsi, sì? Sì.
E no.
Più vado avanti a rifletterci -e scrivere- e più mi accorgo che è stupido. Ma comunque. All'inizio è sempre così, da che andavo alle elementari (d'asilo ho fatto solo qualche mese), ed è meraviglioso, e dura... beh, a seconda, qualche mese, un anno, due... tre anni, anche (sono sicura un'occasione sia stata più duratura *hmm* forse cinque, ma non ho voglia di far conti). Poi, come immagino sia normale, la gente cambia interessi, ci sono vicissitudini, problemi vari, l'Italia che fa schifo, e capita di sentirsi via via sempre meno. Non dico che cambia l'affetto, SO per certo che non è così (non nella maggior parte dei casi che mi interessano, quanto meno), e so che è anche colpa mia, cambio anche io e non sempre ci si ritrova. E probabilmente va tutto come deve andare, perché poi quando capita di risentirsi è fantastico e non sembra passato tanto tempo. O sì, si sa che il tempo è passato, ma non è rilevante, non ha influito sul rapporto e i sentimenti. Però, ugualmente, io ci sto male. Tanto. Specie nel periodo iniziale del "cambiamento di rapporto" e, boh, mi sembra tutto nero. Perché poi, uno riesce a farsene una ragione, ci si abitua, si butta su nuove cose (o torna su vecchie cose) per non pensare al dolore. E a volte quello è il motivo di un'altra storia che sarà simile alla precedente. E... Non lo so, non so quale è il punto di tutto ciò. Sarà che temo di esser sull'orlo di un altro di questi periodi, ma è presto per dirlo. Ed io sono iper-paranoica, lo sapete, no? (E potrebbe esser ancora eufemistico.)
Vorrei vivere in una bolla, con solo le persone che amo, isolati da tutto e tutti. Mi rendo conto che è un pensiero egoistico, oltre che impossibile, e le altre persone hanno bisogno di altri legami, ma non posso farci niente. La mia mente, o da qualunque posto dentro di me nasca questo desiderio eterno, mi obbliga all'infelicità perenne.
ps. Ho sul serio bisogno di riprendere a prendere quelle gocce...