[Maleficent] Waiting for the sun to rise

Jun 20, 2014 02:01


Titolo: Waiting for the sun to rise
Fandom: Maleficent (2014)
Personaggi/Pairing(s): Malefica/Aurora, (shipper!)Fosco.
Warning: flashfic, femslash (è inutile negare l'evidenza del subtext, in questo film), fluff, banalità diffuse. Non scrivo da una vita, e si vede. Mi dispiace.


Accadeva spesso che Malefica soffiasse polvere di magia sul viso di Aurora per farla addormentare di colpo.
Le veniva istintivo quando la fanciulla si trovava in pericolo o, ancor di più, quando temeva che i segreti riguardo al maleficio potessero riemergere in superficie.
Non era pronta per confessarle la verità.
(Forse non lo sarebbe mai stata.)
Così, sotto lo sguardo ironico ma indulgente di Fosco, spegneva la risata cristallina di Aurora ancor prima che questa potesse lasciare le sue labbra.
A Malefica non piaceva farlo, comunque, per una serie di motivi che non avrebbe mai voluto ammettere.
Le ci era voluto poco per realizzare cosa le mancasse nel suo errare silenzioso nella Brughiera - chi le mancasse durante le notti, ad essere esatti.
Lo splendore dell'innocenza di Aurora, la sua (così stupida) imprudenza, l'entusiasmo appassionato, la scintilla inconsapevole con cui trasformava in meraviglia ogni cosa su cui posava lo sguardo e la punta delle dita, e quel modo che aveva di prendere Malefica per mano e attirarla a sé, senza nemmeno dover chiedere un permesso che, in ogni caso, la fata le aveva già segretamente concesso - tutto questo infondeva un calore incantevole, che profumava di felicità dimenticata.
(Assurdo, inaudito!, come l'assenza di tali, ridicole inezie potessero turbarla tanto.)
Al contempo però, Malefica non permetteva a se stessa di indugiare su quel sentimento: non voleva lasciarsi andare, temendo il dolore di un abbandono o di un tradimento che, lo sapeva, non sarebbe riuscita a sopportare una seconda volta.
“Dormi, adesso.”
E mentre Aurora dormiva, cullata da quell'ordine scandito con ipnotica e involontaria dolcezza, Malefica non faceva altro che osservarla, con una preoccupazione che le scorreva nel sangue e cresceva di giorno in giorno, come una febbre.
L'immobilità della giovane, nel sonno, era totale e spaventosa.
Pareva che quasi non respirasse e Malefica sapeva che quello sarebbe stato il suo aspetto, una volta che la maledizione si fosse compiuta.
(“Un sonno simile alla morte.”)
Le sue stesse parole le riecheggiavano beffarde nella mente e gli occhi della fata si facevano assenti, gelidi e distanti.
Come sempre accadeva, Fosco indovinava i pensieri della sua padrona e non esitava a farglielo capire.
“È così bella... eppure non sembra neanche viva.” La voce umana del corvo era come velluto, soffusa e screziata di malinconia.
Malefica non commentava, inarcando appena un sopracciglio e fingendo che la cosa non la toccasse minimamente, o che tutt'al più fosse infastidita da vaghe accuse non ben pronunciate a parole.
Accennava un ghigno sarcastico e con un gesto pigro della mano diventava un'ombra tra le tante, odiando la capacità di Fosco di vedere attraverso il (suo) buio.
Insieme attendevano l'alba, il momento in cui le ciglia di Aurora fremevano lievi e la sua bocca rosea si schiudeva, accarezzata dall'aria fresca del mattino.
Allora, e soltanto allora, Malefica scompariva per davvero, lasciando che fossero Giuggiola, Fiorina e Verdelia a dare il buon giorno alla principessa.
Si sentiva immeritevole della luce di quell'attimo, di quell'Aurora, ma non era disposta a rinunciarvi per sempre - ormai conscia che, per quanto ci avesse provato, non avrebbe potuto vivere di sola tenebra.

fandom: maleficent, fanfic, pg: malefica/aurora

Previous post Next post
Up