Cara Anecka, vorrei raccontarti una storia. Qualcosa che fa parte della tua patria che ami, anche se tendi ad idealizzarla. Ma va bene cosi. Dopo tutto, ognuno di noi idealizza quello che ama.
La nostra storia è molto complessa. Ci sono pagine di vergogna, vicende da riscrivere e fatti trattati in moso errato. Vorrei raccontarti una storia bella. Che rimarrà sempre bella. Un fatto indiscutibile, che sarà cosi per sempre. Per secoli.
Non so se ti è capitato qualche volta parlando con le amiche di un uomo che ami, sentire questa domanda: Lo seguiresti anche in Siberia ? Non credo. Ma in Russia a volte si po sentire questa frase. Una specie di misura dell'amore, se l'amore si puo in qualche modo misurare. Se un giorno sentirai una russa dire che andrà per il suo uomo in Siberia, scalza sulla neve incatenata, vuol dire che e' innamorata davvero :)
Dunque...
È Successo tutto nel lontano 1825. Quasi 200 anni fa. C'era un Imperatore in quei tempi, il suo nome era Nikolai I. Salì sul trono dopo la morte del fratello, lo Zar Aleksandr, morto senza eredi.
Il 24 dicembre doveva essere una giornata felice per lo Zar, il giorno della sua incoronazione. Ma invece tutto si trasformó in un autentico orrore che ricorderà per tutta la vita. Ci fu un tentativo di colpo di stato. Diverse centinaia di aristocratici russi, praticamente gran parte dell'alta società, quasi tutti militari di altro grado, uscirono sulla piazza del Senato. La piazza che porta ancora oggi lo stesso nome.
La piazza entró in totale caos. L'Imperatore non capì quali truppe fossero fedeli a lui e quali no. Non sapeva su quali militari poteva contare, e che cosa volessero fare coloro contrari a lui, il legittimo Zar!
Non era facile per lui, e ordinare di sparare sulla gente che non erano contadini o schiavi, ma i principi, conti, baroni a altre classi di aristocratici. Lui che praticamente era cresciuto con questi giovani, di ciascuno di loro conosceva nome e titolo.
Non ti starò a raccontare tutto. In Wikipedia basta digitare la parola “decabristi” - perché essendo accaduto tutto a dicembre saprai tutta la storia di questi uomini con tutti i particolari.
Detto in due parole, non erano tutti uniti. Alcuni volevano uccidere lo Zar, altri tutta la famiglia imperiale, infine altri ancora si accontentavano di monarchia costituzionale. Sono stati troppo indecisi e lenti per realizzare ciò che volevano. Beh…. C'era un bel casino anche fra questi poveri diavoli.
Verso sera tutto era finito. I colpevoli erano stati arrestati, mentre era cominciato il grande processo seguito da tutta Europa. Lettere di diplomatici di varie corti europei viaggiavano verso la capitale russa e tornavano indietro alla velocità della luce. Era chiaro che era una cosa imperdonabile da parte dello Zar. In un stato monarchico quello che era successo è definito tradimento di stato e tradimento dell'imperatore in persona. Per non parlare dell'idea di ammazzare l'Imperatore proprio.
Dopo 6 mesi di processo arrivò il verdetto. Cinque decabristi curono impiccati. In 121 furono condannati ai lavori forzati in miniera siberiana. In tutto sono stati puniti piu'di 600 uomini.
L'imperatore in realtà 'limpiccò con piacere, molta altra gente. Gente, che non avrebbe e non doveva essere impiccata. Alcuni decabristi erano nobili di nascita e per questo non dovevano morire sulla forca. Per esempio, il principe Volkonski discendente di Rurik- primo principe di Kievskaia Rus'. Stiamo parlando di sangue reale. Ivan il Terribile era Rurukovic. Altretanto nobili e antichi erano le famiglie di principi Trubezkoi, Obolenski e molti altri.
Prima di partire per la Siberia questi uomini subirono una procedura umiliante. Pubblicamente privati del loro titolo nobiliare, ricchezza, terre, diritti e schiavi. L'Imperatore ufficialmente diede il permesso di annullare matrimoni alle loro mogli, ma proprio nel momento che questi sfortunati partivano confinati per la Siberia, successe una cosa straordinaria. Le mogli di alcuni di loro decisero di seguire i loro mariti.
Principesse, contesse, baronesse per nascita, condivisero il destino dei loro coniugi . L'Imperatore di certo non si aspettava questa presa di posizione da parte delle mogli e nemmeno lo Zar ebbe il coraggio di separare ciò' che Dio ha unito.
Erano in tutto 11.
considerando il numero totale di colpevoli non erano tante, ma bisogna ricordare che non tutti i condannati erano sposati e per di più non tutti erano sposati per amore.
In quel tempi in alta società, gente andava al altare per ragione di famiglia, soldi e posizione sociale. E normale che alcuni nobil' donne sono state felici di riavere la loro libertà. Comprensibile.
Ma alcuni sinceramente amavano i propri mariti.
Principessa Ekaterina Trubezkaia era prima che partita per la Siberia.
Figlia di emigrato francese, nativa contessa Laval era follemente innamorata di suo marito. Questa copia per il suo amore era famosa a San Pietroburgo l. Lei una ragazza di famiglia ricchissima. Lui molto nobile ma povero. E nonostante tutto, si sposarono per grande amore.
Senza nessun clamore questa donna partita con la sua carrozza da un splendido palazzo di San Pietroburgo verso un destino ignoto .
Prima di raggiungere il marito sul minera di Nercinsk, la principessa passò cinque mesi in Irkutsk. Governatore di quella regione ha avuto l'ordine imperiale per iscritto di convincere la principessa a tornare a casa. Di contro lei firmò un documento di avviso, dove confermava, che proseguendo in posto di prigionia di suo marito lei perdeva il titolo, tutti privilegi sociali, stato di nobiltà, e accettando lo status di moglie di un carcerato. Più crudele di tutto questo era il punto, grazie al quale tutti i figli nati in Siberia sarebbe stati considerati come servi della gleba. La Principessa firmò il documento senza sbattere ciglio. Non era nè idiota nè ingenua. Per lei la vita senza suo amato principe Sergei non avrebbe avuto nessun senso.
Altrettanto bella la storia di altra coppia. Dekabrist Nikita Muraviov e la sua moglie Aleksandra, nativa contessa Cernishova. Apparteneva a una famiglia riccissima. Altro bell'esempio quando motivi sociali e ragione di due nobili famiglie possano coincidere con l'amore. Contessa Alesandra decise di seguire il marito ovunque, ancora prima del verdetto giudiziario. Da una prigione dove si trovava durante il processo, Nikita ha scritto una lettera di pentimento, dove chiedeva a la sua moglie il perdono per averle rovinato la vita. Ecco la sua risposta accorata: “ Mi stai chiedendo perdono ? Non devi parlare con me cosi, non strapparmi cuore. Non ho nulla da perdonarti. Tre anni che siamo sposati, non ero in questo mondo, ero in paradiso. Non preoccupati di me, sopporterò tutto. Sono la donna più felice del mondo”.
In Siberia questa donna divenne un vero angelo custode per il marito e appezzata anche dai suoi compagni. Organizzó un ospedale avanzato ed era amata non soltanto da suoi nobili amici, ma anche rispettata da più crudeli assassini per la generosità della sua anima. Per seguire marito in Siberia, Aleksandra lasció 3 figli gia nati a San Pietroburgo. L' Imperatore pensó che il dovere di madre avrebbe fermato le donne e non permise di portare i bambini a nedi loro.
A dir la verità, non tutte le donne erano nobili. E non tutte le donne erano russe. Ecco la storia di una ragazza francese Polina Gebel. Arrivata in Russia due anni prima sulla piazza del Senato, lavorava come sarta, incontró in Russia il suo grande amore. Ivan Anenkov, giovanne splendido cavalergarda, militare di guardia personale dell' Imperatore. Ricchissimo. La sua famiglia era una delle più ricche di Mosca.
Se non ci fosse stato il colpo di stato, questi due non potevano mai essere insieme. Ricco e nobilissimo Anenkov non poteva sposare una sarta, anche se ha chiesto la suo mano. Lei ha rifiutato. Per lui sarebbe stata la morte sociale immediata. E lei lo sapeva. Era incinta quando Anenkov partì per la Siberia. Chiese all' Imperatore il permesso di seguirlo, lasció la figlia neonata con la futura suocera e partì alla volta dell'uomo cha amava. Si sposarono alla miniera di Cita. Per il matrimonio Anencov ebbe il permesso di togliere le catene per 30 minuti.
Sempre allegra e ottimista, Polina era amata da tutti i compagni del marito.
Altra francese Camilla le Dantue. Figlia di governante in nobile e ricca famiglia, Camilla segretamente amava il suo giovane e bel padrone. Vasili Ivashov- figlio del generale , e militare come il padre non era sposato prima di essere mandato in Siberia. Ovviamente notó la bella ragazzina che abitava a casa sua, ma la sua posizione sociale non dava nessun futuro a questa storia. Era onesto e non voleva travolgere la ragazza innamorata di lui in una relazione clandestina. Ma dopo la sua partenza , Camilla era sull'orlo di morte. Smise di mangiare, sorridere e disse a sua madre che non vedeva più senso di vivere. Sua madre ha raccontato tutto ai genitori di Ivashov. Ma adesso, quando il figlio era prigioniero, tutto diventó possibile. Scrissero una lettera al figlio, dove spiegarono la situazione. Lui era felice. Pensava sempre a lei, ma non poteva sperare. In memorie di diversi decabristi si puó leggere che Camilla nonostante il duro clima dellaSiberia e tutte le difficoltá, era una donna felicissima. Non c'è male senza bene come si dice in questi casi. Erano fatte uno per l'altro. Infatti, quando lei morì in uno dei parti, lui sopravvisse alla moglie soltanto per un anno.
Di altre donne credo che puoi leggere da sola. Ogni storia è bellissima e un romanzo d`amore a se. Vorrei per ultima raccontare di una più famosa ( Dio solo sa perché ) fra le mogli di questi uomini, e anche con il più assurdo destino di tutte le undici donne.
Moglie di principe Sergei Volkonski, nativa Maria Raevskaia, figlia di generale eroe della guerra con Napoleone. Ha sposato il principe Volkonski per volere del padre. Non so se esisteva e esiste una famiglia più nobile di Volconski fra tutta l'aristocrazia russa. Anche il principe Sergei era eroe della guerra napoleonica. Lei aveva 19 anni il giorno del matrimonio e lui 36. E in quell' eta già portava la dentiera e avevo l'aspetto di un uomo un può vissuto ( i bordelli , la guerra, baldorie e cavalcate a nudo per il centro di San Pieterburgo. Solito tram tram di un aristocratico russo in quel tempi ). Lei non l'amava. Per di più ha convissuto con il suo marito non più di 3 mesi prima che successe la storia sulla piazza.
Eppure anche lei decise di partire per la Siberia. Nessuno sa perché. Credo cha ha la causa fu l'aver letto troppi romanzi. Voleva essere una eroina. Lei si sentiva cosi nella sua testa. Passó un anno fra i balli e le feste in ogni salotto fra Mosca e San Pietroburgo dove veniva venerata e ammirata da tutti per il suo sacrificio. Perché per lei fu un sacrificio, non amava il suo marito. Era supplicata da padre e resto della la famiglia. Ovviamente inutile. Cosa che fa ridere, lei non voleva rimanere in Siberia come tutte le altri donne. Voleva fare un viaggetto lungo di un anno e puoi tornare da papa'.
Come scriveva lei stessa, vedendo il suo marito in miniera incatenato, lei ha cadde sulle ginocchi e bació le catene di Sergei. Ma... Un comportamento meno drastico magari ?
Era proprio momento sfortunato per la principessa Maria. L'imperatore, tutto infuriato per le chiacchierata collettiva di intera Europa e le lacrime di pietà per la crudele sorte dellle povere donne, fece una cosa....... giusta direi. Ha detto,- volevi la bici? Ok, adesso pedali,- e non diede il permesso di tornare indietro. E qui scoppia la tragedia. Lacrime, depressione, lamenti. Cosa del resto comprensibile per i suoi venti anni.
Ma in quel momento ( ! )….. a volte mi chiedo, se è possibile che in un periodo triste e infelice della sua vita, una russa non incontri un italiano? È possibile che esista almeno una faccenda nella storia mondiale, dove uomini italiani non abbiano messo il loro naso ?!
Alessandro Poggio. Origine piemontese. Bello . Anche con canoni di bellezza maschile di oggi sarebbe stato considerato veramente bello. Nato in Russia da genitori italiani. Strano, ma e considerato un scrittore russo. Meglio per noi. E proprio lui che ha consolato la principessa Maria. Infine anche lei ha trovato la sua felicità. Principe Volkonski ? Se ne Infischiava. Ha riconosciuto anche i figli. Tutti tre sono sopravvissuti la prigionia in Siberia. Poggio fece anche un viaggio in Italia per un breve periodo. E anche dopo la morte sono rimasti in tre. Principe Volkonski, Maria e Alessandro Poggio, uno accanto l'altro in feudo di loro figlia. La Vita a volte è molto più strana di ogni romanzo.
Ma tanto che parliamo di italiani, la storia del fratello di Alessandro Poggio era molto piu triste.
Giuseppe Poggio. Come fratello, lui sognava di eliminare la monarchia russa. Un italiano ! Ma la sua sfortuna era avere la moglie del quale il padre era amico personale dell'Imperatore. A proposito, genitori di lei erano contro il matrimonio di figlia. Lei era piu ricca, piu nobile e per di piu ortodossa. Liu il cattolico. Sono stati contrari fino al punto di togliere dal testamento e privarle ogni l'eredita.
Ma quando Maria Poggio ha detto che ha il desiderio di dividere la sorte del marito, suo padre ha chiesto all'Imperatore non mandare Giuseppe in Siberia, ma lascare in prigione sotterranea di un castello medievale vicino San Pieterburgo. Sua moglie ha avuto il permesso di scrivere al suo marito soltanto dopo 4 anni di prigionia senza sapere l'indirizzo. Dopo dieci anni di prigionia il padre di lei ha comunicato alla povera donna che Poggio marcerà in quella prigione se lei non accetta il divorzio. Ha accettato. Non era una vigliaccheria come pensavano tanti. Soltanto amore. Perché amare vuol dire pensare il bene di persona amata e nient'altro. A lei bastava che erano vivo. Siberia per quanto e severa, sempre meglio di una umida cella solitaria di un castello.
Il resto e tanti altri fatti puoi leggere da sola. Una bella storia direi. Diverse bellie storie direi.
Ma per carità, non pensare che ce'è qualcosa di speciale nelle donne russe o in uomini russe. Nulla è diverso da altri. La nazionalità non conta. C'è qualcosa di speciale nell'amore.
P.S. Spero che ti sposi un uomo che in caso di necessita seguirai fino la Siberia e sarai felice con lui anche la, anche se naturalmente la Siberia non potrei augurarla mai a nessuno :)
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