[The Hobbit] Sundown

Feb 01, 2013 21:10

Titolo: Sundown
Fandom: The Hobbit - An Unexpected Journey
Personaggi: Kili, Fili
Rating: R
Avvertimenti: Incest.
Conteggio parole: 903 (fiumidiparole)
Riassunto: Kili e Fili si sono allontanati dal gruppo con la scusa di cercare della legna migliore da ardere - “Non vorremmo mai che il nostro scassinatore si prendesse un malanno!” aveva detto Kili con un sorriso a trentadue denti - e molto probabilmente nessuno li ha presi sul serio, ma poco importa, alla fine.
Note: Scritta per il p0rnfest, THE HOBBIT - AN UNEXPECTED JOURNEY Fili/Kili, Al tramonto vi è il sorgere dei sognie per il COW-T, prompt Pantaloni.


I nani si sono appena fermati sulla soglia di un’incavatura in una roccia ampia abbastanza da fornir loro riparo per la notte, Gloin che con la legna raccattata dagli altri accende un fuoco per la gioia dei loro muscoli intirizziti. Oltre gli alberi, all’orizzonte, il sole ha cominciato a tramontare, donando alla foresta una tonalità piacevolmente calda, che poco durerà, purtroppo.
Kili e Fili si sono allontanati dal gruppo con la scusa di cercare della legna migliore da ardere - “Non vorremmo mai che il nostro scassinatore si prendesse un malanno!” aveva detto Kili con un sorriso a trentadue denti - e molto probabilmente nessuno li ha presi sul serio, ma poco importa, alla fine.
L’importante, al momento, è che siano insieme, a svariati metri di distanza dalla compagnia, dallo sguardo truce del loro zio e dal povero hobbit, a premersi l’uno contro l’altro, Kili tra le gambe di un Fili che riposa la sua schiena contro il tronco di un albero. C’è solo il rumore del vento tra gli alberi, degli uccelli che vedendo il sole sparire dietro le montagne volano verso i propri nidi, lasciando i fratelli alla loro solitudine, ai capelli impigliati tra le dita, ai sospiri appena accennati per paura, nonostante la distanza, di essere sentiti.
Fili ha le mani incastrate tra la pelle bollente del fratello e i pantaloni, pizzica la pelle facendo sussultare l’altro, ridendo della sua reazione. Kili sfrega il naso contro il suo collo - è caldo di un calore piacevole, confortante. Fili ride e lascia correre la mano libera dalla guancia al collo, fino a che non affonda le dita nei capelli, e lo obbliga sulla sua bocca per baciarlo.
Non c’è nulla di più prezioso di suo fratello.
Si concentra sul sapore delle sue labbra, sulla lingua umida che scivola nella sua bocca, cercando di non perdersi nelle mani di Kili che gli slacciano la cintura e la lasciano cadere con un tonfo sul terreno, nelle dita secche che sfiorano il suo petto man mano che sbottonano la camicia. Ma è difficile non sentirle, e lascia che un sospiro più profondo si perda nella bocca del fratello, basso, languido. Kili gli morde il labbro affettuosamente, mentre le sue mani risalgono dal ventre fino alle spalle, lasciandolo a petto nudo.
Ride, quando sente la barba leggera del fratello solleticargli il collo, ma sfuma subito quando l’altro mugola con le labbra premute contro la sua pelle e preme il bacino contro il suo. Gli accarezza la testa, baciandolo sulla tempia.
“Non abbiamo molto tempo…”, dice, e non sa se sia la verità o un modo per accelerare i tempi. Le sue mani assecondano la sua fretta, scivolando in avanti e aggrappandosi all’elastico che tiene su i suoi pantaloni, e Kili geme, e Fili sente la sua lingua fregare contro la sua carne, e Mahal solo sa quanto vorrebbe avere più tempo per toccare suo fratello come si deve. I pantaloni di Kili si incastrano nella piega delle ginocchia, mentre i suoi scendono a malapena a metà coscia, liberando le loro erezioni e lasciando tirare ad entrambi un sospiro di sollievo. Passano pochi istanti in cui Kili si sistema sopra di lui, una mano contro il tronco dell’albero e l’altra che scivola tra le loro gambe, mentre gli occhi sono così fissi sul viso di Fili che l’altro riesce a percepirli senza guardarlo.
Fili lo guarda, si lecca le labbra, e sta per dire qualcosa, ma poi Kili comincia a strusciarsi e la sua bocca diventa un covo di gemiti, e il suo cervello un cumulo di pensieri che cominciano e finiscono tutti con il nome di suo fratello. Non passa troppo tempo, prima che la sua voglia abbia il soppravvento e le mani vadano a stringersi attorno ai loro sessi, sentendo già le dita scivolose, e il respiro di Kili farsi pesante, pieno di ansiti che lui ingoia uno ad uno a vuoto, lasciandoli cadere pesanti sullo stomaco.
Kili è meraviglioso. È la cosa più importante che ha, è il legame più forte che ha alla terra, alla famiglia, l’unica cosa che dà senso concreto a tutto questo vagare, a questo voler trovare casa ad ogni costo. Lo bacia, forse con troppa foga, mordendo le labbra del fratello, succhiandolo fino a farlo gemere di dolore. Imprime nella memoria quel movimento che sente contro il proprio bacino, sperando di non perdere dettagli, sperando di ricordarselo in quei momenti in cui Kili non può essere lì a muoversi contro di lui, nello stesso sacco a pelo, e dovrà pensare a porre rimedio alla sua voglia con nulla più che la sua mano.
I movimenti di Kili diventano sconnessi, troppo veloci, e la sua mano non riesce nemmeno a stargli dietro, ma non è poi così importante se i suoi occhi si stringono e l’orgasmo arriva, violento, togliendogli la vista per qualche istante.
Quando riapre gli occhi, Kili riposa la fronte contro la sua spalla, la mano stretta ancora alla sua attorno ai loro sessi umidi. Lo bacia ancora sulla testa, accarezzandolo con la punta del naso mentre sorride affabile. Guarda il cielo oltre gli alberi, il sole che non c’è più, l’arancio che lentamente lascia posto alla notte.
“Dobbiamo andare.” mormora, abbassando lo sguardo.
Kili solleva il viso e gli bacia la mascella, e Fili non fa che stringerselo addosso, respirando il suo odore, prima di lasciarlo andare e farlo alzare.
Ora hanno solo da aspettare fino alla prossima occasione.

fandom: the hobbit (2012), !p0rn fest #6, r, personaggio: fili, personaggio: kili, !fanfiction, 2013

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