[Sherlock BBC] Tiger of mine
Titolo: Tiger of mine
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Jim Moriarty, Sebastian Moran
Rating: NC-17
Avvertimenti: Watersports, Umiliazione, Slash, leggero D/S, NON LEGGETELA VI PREGO /O\
Conteggio parole: 544 (fiumidiparole)
Riassunto: Sebastian sospira e lo fissa con una smorfia di disgusto, mentre smonta il suo fucile per ripulirlo con cura - si chiede quando James avrà voglia di portarla a bruciare, quella carcassa, perché lui è sinceramente stanco della puzza di morto che lo accoglie ogni volta che apre la porta del buco che ha in quella casa per sistemare le sue cose, e cazzo, non è una merda di catacomba, quella, e vorrebbe che Jim lo capisse una volta per tutte.
Note: Coppa delle Lande, cerca di non strapparmi più cose così tremende T____T Comunque prima di leggere, LEGGETE GLI AVVERTIMENTI E SE NON SAPETE COS'E' INFORMATEVI. *PIANGE* Il titolo fa schifo.
La stanza puzza di sangue raffermo, l’ennesima vittima di unoscambio d’armi andato a male ormai gonfio quasi fino a scoppiare. Sebastian sospira e lo fissa con una smorfia di disgusto, mentre smonta il suo fucile per ripulirlo con cura - si chiede quando James avrà voglia di portarla a bruciare, quella carcassa, perché lui è sinceramente stanco della puzza di morto che lo accoglie ogni volta che apre la porta del buco che ha in quella casa per sistemare le sue cose, e cazzo, non è una merda di catacomba, quella, e vorrebbe che Jim lo capisse una volta per tutte.
La serratura scatta - Jim e il suo fottuto passepartout - e Sebastian si volta annoiato verso la porta, uno sbuffo che scappa dalle sue labbra. “Magari la prossima volta lo porti da qualche altra parte, invece che lasciarlo ad ammuffire qui, che ne dici?” Ha il viso più scuro del solito, il suo boss, un ghigno storto che si accentua quando riesce a mettere le mani sulle sue spalle. Per quanto sbotti l’impossibile, a Sebastian piace, il suo capo - imprevedibile, una costante scarica di adrenalina che dallo stomaco scende giù, fino alle palle.
“Prova a parlarmi così ancora una volta e sarai tu, il prossimo a marcire qui dentro, Seb.”
Gli stringe le guance con forza, obbligandolo ad aprire la bocca e ad accogliere la sua lingua. È osceno come Jim si ecciti subito, come prema il bacino contro la sua gamba per fargli sentire la sua erezione già gonfia - è sicuro che sia arrivato così, già eccitato pensando a chissà cosa. Sebastian si lascia baciare perché è così che il suo capo vuole, lo lascia libero di abbassarsi la zip dei pantaloni e tirarselo fuori e muoverlo sulla sua pancia scoperta, lui che ha dovuto togliersi la canottiera prima di entrare in quella stanza per evitare che si impregnasse dell’odore di morto. “Hai bisogno che ti ricordi chi comanda.”
Sebastian chiude gli occhi e sospira, portando una mano tra i loro corpi, afferrando l’erezione di Jim. Sa che cosa sta per succedere, sa che non può fare nulla, e in silenzio si piega, le ginocchia che sfiorano il pavimento, la puzza che si fa più forte. “Così…” mormora il diavolo, accarezzandogli il viso, pollice che preme sulla sua cicatrice di guerra. Sebastian chiude gli occhi e attende, perché ha disobbedito, perché a James non piace che i suoi bambini rispondano male a paparino. È umiliante, sentire il getto caldo sulla testa, sentire James che lo chiama coi peggiori appellativi, che geme e oh, Dio, è terribile che a lui piaccia, che senta lo stomaco stringersi mentre quello si svuota addosso a lui, e l’odore forte gli impregna le radici, e vorrebbe che continuasse a farlo ancora, sì, ancora, ancora.
Dura meno di un minuto, il tempo di vedere il viso di Sebastian bagnato, boccheggiante, il tempo di risollevare la zip e lasciare l’eccitazione dentro le mutande, perché non puoi dare un biscotto al cane se il cane è stato cattivo, no no. Il cecchino apre gli occhi e fa in tempo a vederlo chinarsi verso di lui, sussurrare qualcosa - “Fai schifo. Ti adoro.” - prima che se ne vada, lasciandolo lì da solo.
Dio, sono fottuti, irrimediabilmente fottuti.
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Jim Moriarty, Sebastian Moran
Rating: NC-17
Avvertimenti: Watersports, Umiliazione, Slash, leggero D/S, NON LEGGETELA VI PREGO /O\
Conteggio parole: 544 (fiumidiparole)
Riassunto: Sebastian sospira e lo fissa con una smorfia di disgusto, mentre smonta il suo fucile per ripulirlo con cura - si chiede quando James avrà voglia di portarla a bruciare, quella carcassa, perché lui è sinceramente stanco della puzza di morto che lo accoglie ogni volta che apre la porta del buco che ha in quella casa per sistemare le sue cose, e cazzo, non è una merda di catacomba, quella, e vorrebbe che Jim lo capisse una volta per tutte.
Note: Coppa delle Lande, cerca di non strapparmi più cose così tremende T____T Comunque prima di leggere, LEGGETE GLI AVVERTIMENTI E SE NON SAPETE COS'E' INFORMATEVI. *PIANGE* Il titolo fa schifo.
La stanza puzza di sangue raffermo, l’ennesima vittima di unoscambio d’armi andato a male ormai gonfio quasi fino a scoppiare. Sebastian sospira e lo fissa con una smorfia di disgusto, mentre smonta il suo fucile per ripulirlo con cura - si chiede quando James avrà voglia di portarla a bruciare, quella carcassa, perché lui è sinceramente stanco della puzza di morto che lo accoglie ogni volta che apre la porta del buco che ha in quella casa per sistemare le sue cose, e cazzo, non è una merda di catacomba, quella, e vorrebbe che Jim lo capisse una volta per tutte.
La serratura scatta - Jim e il suo fottuto passepartout - e Sebastian si volta annoiato verso la porta, uno sbuffo che scappa dalle sue labbra. “Magari la prossima volta lo porti da qualche altra parte, invece che lasciarlo ad ammuffire qui, che ne dici?” Ha il viso più scuro del solito, il suo boss, un ghigno storto che si accentua quando riesce a mettere le mani sulle sue spalle. Per quanto sbotti l’impossibile, a Sebastian piace, il suo capo - imprevedibile, una costante scarica di adrenalina che dallo stomaco scende giù, fino alle palle.
“Prova a parlarmi così ancora una volta e sarai tu, il prossimo a marcire qui dentro, Seb.”
Gli stringe le guance con forza, obbligandolo ad aprire la bocca e ad accogliere la sua lingua. È osceno come Jim si ecciti subito, come prema il bacino contro la sua gamba per fargli sentire la sua erezione già gonfia - è sicuro che sia arrivato così, già eccitato pensando a chissà cosa. Sebastian si lascia baciare perché è così che il suo capo vuole, lo lascia libero di abbassarsi la zip dei pantaloni e tirarselo fuori e muoverlo sulla sua pancia scoperta, lui che ha dovuto togliersi la canottiera prima di entrare in quella stanza per evitare che si impregnasse dell’odore di morto. “Hai bisogno che ti ricordi chi comanda.”
Sebastian chiude gli occhi e sospira, portando una mano tra i loro corpi, afferrando l’erezione di Jim. Sa che cosa sta per succedere, sa che non può fare nulla, e in silenzio si piega, le ginocchia che sfiorano il pavimento, la puzza che si fa più forte. “Così…” mormora il diavolo, accarezzandogli il viso, pollice che preme sulla sua cicatrice di guerra. Sebastian chiude gli occhi e attende, perché ha disobbedito, perché a James non piace che i suoi bambini rispondano male a paparino. È umiliante, sentire il getto caldo sulla testa, sentire James che lo chiama coi peggiori appellativi, che geme e oh, Dio, è terribile che a lui piaccia, che senta lo stomaco stringersi mentre quello si svuota addosso a lui, e l’odore forte gli impregna le radici, e vorrebbe che continuasse a farlo ancora, sì, ancora, ancora.
Dura meno di un minuto, il tempo di vedere il viso di Sebastian bagnato, boccheggiante, il tempo di risollevare la zip e lasciare l’eccitazione dentro le mutande, perché non puoi dare un biscotto al cane se il cane è stato cattivo, no no. Il cecchino apre gli occhi e fa in tempo a vederlo chinarsi verso di lui, sussurrare qualcosa - “Fai schifo. Ti adoro.” - prima che se ne vada, lasciandolo lì da solo.
Dio, sono fottuti, irrimediabilmente fottuti.