Titolo: White snow and hot chocolate
Fandom: Sherlock BBC RPF
Personaggi: Andrew Scott, Mark Gatiss, Ian Hallard
Rating: Pg-13
Betareader: nessuno
Avvertimenti: Nessuno
Conteggio parole: 431 (
fiumidiparole)
Riassunto: “Aah, non ho voglia di tornare a casa.” si lamenta Andrew stringendosi al piumone, mentre Ian, seduto al suo fianco, continua ad accarezzargli la pancia da sotto la maglietta. “Posso restare, stanotte? Resto sul divano, se avete da fare.”
Note: Scritta per il drabble meme, per
eatintoothpaste!C: Perché l'RPF fa sempre bene, anche se non volete accettarlo u__u
Dicembre e la neve, dicembre e l’odore di dolce che lentamente si diffonde e impregna l’aria.
“Aah, non ho voglia di tornare a casa.” si lamenta Andrew stringendosi al piumone, mentre Ian, seduto al suo fianco, continua ad accarezzargli la pancia da sotto la maglietta. “Posso restare, stanotte? Resto sul divano, se avete da fare.”
“Oh, non dire idiozie.” e Ian lo bacia sul collo, stringendoselo un po’ tra le gambe. “Il letto è grande, ci staremo benissimo.”
Andrew sorride e si accoccola sul petto di Ian, guardando verso la cucina. C’è uno spazio vuoto alla sua destra che non vede l’ora venga colmato. Ian lo accarezza sul ventre, le dita che ogni tanto si intrufolano sotto l’elastico dei pantaloni accarezzandogli la pelle bollente, lì dove diventa appena ruvida per via della peluria. Andrew ridacchia, si volta, lo bacia.
La neve cade copiosa.
L’odore di cioccolata si fa più forte, Mark dall’altra parte della porta gioca con pentolini e mestoli mentre canticchia qualcosa di vagamente simile a We wish you a Merry Christmas, e Andrew ride perché è terribilmente adorabile.
Starebbe lì per sempre. Si spinge un po’ più contro Ian, poggiando la testa sulla sua spalla e godendosi le sue carezze - è combattuto tra la voglia di dirgli di scendere ancora, di toccarlo piano, e quella di aspettare che Mark arrivi e di mandare giù la cioccolata. Per fortuna è sempre stato un bravo ragazzo.
Mentre sfrega i piedi l’uno contro l’altro prende una mano di Ian e gioca con le sue dita, increspando le labbra. “Siete sicuri?”
“Andrew, smettila.” risponde Mark entrando nella stanza con un vassoio e tre tazze fumanti di cioccolata. “Non ti farei tornare a casa con questa neve in ogni caso, quindi adesso fai silenzio e smetti di molestare mio marito, almeno per bere questa.”
Mark si siede al suo posto piano, porgendo il vassoio agli altri due. Entrambi sorridono, riconoscenti, e quando Mark prende tra le mani la sua tazza comincia ad accarezzare un po’ il dorso del piede nudo di Ian, un po’ la coscia di Andrew. “Grazie.”
“I ringraziamenti lasciateli per dopo, datemi un pezzo di piumone, che muoio di freddo.”
Andrew acchiappa un lembo della coperta e si allunga su Mark, rubandogli un bacio veloce sulle labbra, facendo attenzione a non far cadere la cioccolata addosso a entrambi. Guarda l’uomo sistemarsi meglio, le sue labbra che si schiudono in un sospiro di piacere, e poi riprende a bere la cioccolata, sentendosi divinamente.
Tra i suoi uomini, con la neve che non ha intenzione di farlo tornare a casa e una cioccolata tra le mani, nessuno potrebbe stare meglio di lui.