[Sherlock BBC] Falls swallowing everything
Titolo: Falls swallowing everything
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Sherlock Holmes, Jim Moriarty
Rating: Pg-13
Avvertimenti: Boh nessuno in particolare.*ride
Conteggio parole: 253 ( fiumidiparole )
Riassunto: "E' come vedersi allo specchio, solo che dall'altro lato ci sono le tenebre."
Note: Ultime battute per ill drabble meme, stavolta tocca a queenseptienna che mi ha chiesto qualcosa con Jim e Sherlock. *le wink.* Ovviamente sfruttata l'occasione per fillare un altro prompt del sherlockfest_it , "- Sherlock, Moriarty, http://www.youtube.com/watch?v=PqxCL8n2LD8", canzone da cui sono tratti i versi all'inizio :> Ne approfitto per scusarmi della scarsa presenza, il mio cervello non funziona. *coff*
It’s a brand new day
And the sun is high
All the birds are singing
That you’re gonna die
Il sole si solleva dietro la montagna, colorando il cielo di un tenue color pastello. Intorno a loro non c’è altro che l’intenso rumore delle cascate, e il cinguettio di uccelli che salutano il mattino.
Nessuno sente l’odore di una giornata diversa.
Jim Moriarty sorride, mentre con le dita digita veloce un messaggio - le ultime volontà, forse.
“Hai scritto una lettera d’addio al tuo animaletto? Non vorrai abbandonarlo senza dire una parola.”
Sul ciglio della cascata, Sherlock stringe il collo del suo cappotto, scuotendo la testa. “Non è affar tuo.” Quasi sibila, senza staccargli gli occhi di dosso. Vuole sapere cosa c’è nella sua testa, vuole aprirgli il cranio e affondare le dita nel suo cervello.
Non si stupirebbe nel trovarlo simile al suo.
Jim ammicca, lasciando scivolare il cellulare nella tasca dei pantaloni - è così antiestetico, dannazione, ma in fondo è una scomoda necessità. Ogni passo che fa verso il consulente pesa come un macigno, mentre l’espressione sul suo viso si fa grave, l’ombra dell’alba alle sue spalle che accarezza i piedi di Sherlock.
Morire così, facendo l’amore col cervello del suo miglior nemico.
“È stato bello, finché è durato,” gli bisbiglia sulle labbra, registrando tutto nel suo hard disk, etichettando il ricordo come il momento più eccitante della sua vita. “ma deve finire qui.”
Sono pochi passi, l’autocontrollo impazzito e mani che si muovono nell’aria nel tentativo di aggrapparsi a qualcosa, mentre il cielo si apre in due per il dolore.
La cascata urla, spalancando le sue fauci, e l’unico rumore udibile, dopo pochi secondi, è soltanto quello dell’acqua.
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Sherlock Holmes, Jim Moriarty
Rating: Pg-13
Avvertimenti: Boh nessuno in particolare.*ride
Conteggio parole: 253 ( fiumidiparole )
Riassunto: "E' come vedersi allo specchio, solo che dall'altro lato ci sono le tenebre."
Note: Ultime battute per ill drabble meme, stavolta tocca a queenseptienna che mi ha chiesto qualcosa con Jim e Sherlock. *le wink.* Ovviamente sfruttata l'occasione per fillare un altro prompt del sherlockfest_it , "- Sherlock, Moriarty, http://www.youtube.com/watch?v=PqxCL8n2LD8", canzone da cui sono tratti i versi all'inizio :> Ne approfitto per scusarmi della scarsa presenza, il mio cervello non funziona. *coff*
It’s a brand new day
And the sun is high
All the birds are singing
That you’re gonna die
Il sole si solleva dietro la montagna, colorando il cielo di un tenue color pastello. Intorno a loro non c’è altro che l’intenso rumore delle cascate, e il cinguettio di uccelli che salutano il mattino.
Nessuno sente l’odore di una giornata diversa.
Jim Moriarty sorride, mentre con le dita digita veloce un messaggio - le ultime volontà, forse.
“Hai scritto una lettera d’addio al tuo animaletto? Non vorrai abbandonarlo senza dire una parola.”
Sul ciglio della cascata, Sherlock stringe il collo del suo cappotto, scuotendo la testa. “Non è affar tuo.” Quasi sibila, senza staccargli gli occhi di dosso. Vuole sapere cosa c’è nella sua testa, vuole aprirgli il cranio e affondare le dita nel suo cervello.
Non si stupirebbe nel trovarlo simile al suo.
Jim ammicca, lasciando scivolare il cellulare nella tasca dei pantaloni - è così antiestetico, dannazione, ma in fondo è una scomoda necessità. Ogni passo che fa verso il consulente pesa come un macigno, mentre l’espressione sul suo viso si fa grave, l’ombra dell’alba alle sue spalle che accarezza i piedi di Sherlock.
Morire così, facendo l’amore col cervello del suo miglior nemico.
“È stato bello, finché è durato,” gli bisbiglia sulle labbra, registrando tutto nel suo hard disk, etichettando il ricordo come il momento più eccitante della sua vita. “ma deve finire qui.”
Sono pochi passi, l’autocontrollo impazzito e mani che si muovono nell’aria nel tentativo di aggrapparsi a qualcosa, mentre il cielo si apre in due per il dolore.
La cascata urla, spalancando le sue fauci, e l’unico rumore udibile, dopo pochi secondi, è soltanto quello dell’acqua.