[Sherlock BBC] In the emptiness of my mind, you're filling me
Titolo: In the emptiness of my mind, you're filling me
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes, un Blackberry molestatore.
Rating: PG-13
Avvertimenti: Slash
Conteggio parole: 358 ( fiumidiparole )
Riassunto: È la prima volta in mesi che finalmente John riesce a tenere Sherlock a casa; sotto la poltrona, le loro camicie sono appallottolate insieme, un po’ come loro sul tappeto vicino al camino.
Note: Scritta per il drabble meme, prompt libero di nessie_sun : ne ho approfittato e ho preso un prompt dal sherlockfest_it, quello di miss_hale con questa immagine *w* Mi sono resa conto solo dopo che forse in realtà stavano trombando, per cui perdono se qua si limitano a strusciarsi poco poco çOç!
La bolletta della luce è in un angolo della casa dimenticato dal mondo, strappata quasi a metà in un impeto di disperazione. I suoni di Londra sono isolati, allontanati dal salotto come se fossero insetti molesti per i quali non c’è assolutamente spazio, in questo momento.
È la prima volta in mesi che finalmente John riesce a tenere Sherlock a casa; sotto la poltrona, le loro camicie sono appallottolate insieme, un po’ come loro sul tappeto vicino al camino. Inspira il suo profumo lentamente, lasciando che il corpo si rilassi all’odore della sua pelle mista ai rimasugli di smog, Londra che gli è entrata sottopelle e non se ne andrà mai più. Gli bacia il collo e si ritrova piacevolmente stupito nel sentire la voce dell’altro sciogliersi come burro al sole - probabilmente se qualcuno gliel’avesse raccontata, non ci avrebbe mai creduto. Il caldo è una patina lucida sulla loro pelle, lo stomaco di John che preme sulla schiena di Sherlock e ne assorbe tutto il calore.
John socchiude appena gli occhi, ondeggiando su di lui, corpi che si incastrano in modo perfetto, bocche che si sfiorano senza spingersi oltre. Passerebbe ore così, semplicemente a sovrastarlo con il suo corpo, come se avesse il potere di tenerlo inchiodato a un posto - gli basterebbe tenerlo inchiodato a sé, ma forse pretende troppo.
E poi, il telefono vibra, vicino alla sua scarpa.
Lui si rifiuta di guardare, poggiandosi alla sua spalla mentre Sherlock allunga la mano sul telefono e sbuffa. Almeno è contrariato anche lui. John sbircia e vede il nome di Lestrade sull’angolo dello schermo, ed è quasi sicuro che tra una manciata di secondi vedrà Sherlock in piedi e pronto ad andare a Scotland Yard, a inseguire il rompiscatole di turno - si augura che gli rompa almeno la testa, giusto per ripagare del disturbo.
Ma Sherlock digita velocemente sul tastierino, scuotendo la testa .
Sono occupato. -SH
Rilassa il braccio sul pavimento, abbandonando il telefono e mugolando in protesta. John sorride, riprendendo a mangiarlo a piccoli morsi, a far ondeggiare entrambi contro il pavimento.
Per una volta ha la meglio sulla criminalità londinese, e il mondo alla fine è improvvisamente perfetto.
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes, un Blackberry molestatore.
Rating: PG-13
Avvertimenti: Slash
Conteggio parole: 358 ( fiumidiparole )
Riassunto: È la prima volta in mesi che finalmente John riesce a tenere Sherlock a casa; sotto la poltrona, le loro camicie sono appallottolate insieme, un po’ come loro sul tappeto vicino al camino.
Note: Scritta per il drabble meme, prompt libero di nessie_sun : ne ho approfittato e ho preso un prompt dal sherlockfest_it, quello di miss_hale con questa immagine *w* Mi sono resa conto solo dopo che forse in realtà stavano trombando, per cui perdono se qua si limitano a strusciarsi poco poco çOç!
La bolletta della luce è in un angolo della casa dimenticato dal mondo, strappata quasi a metà in un impeto di disperazione. I suoni di Londra sono isolati, allontanati dal salotto come se fossero insetti molesti per i quali non c’è assolutamente spazio, in questo momento.
È la prima volta in mesi che finalmente John riesce a tenere Sherlock a casa; sotto la poltrona, le loro camicie sono appallottolate insieme, un po’ come loro sul tappeto vicino al camino. Inspira il suo profumo lentamente, lasciando che il corpo si rilassi all’odore della sua pelle mista ai rimasugli di smog, Londra che gli è entrata sottopelle e non se ne andrà mai più. Gli bacia il collo e si ritrova piacevolmente stupito nel sentire la voce dell’altro sciogliersi come burro al sole - probabilmente se qualcuno gliel’avesse raccontata, non ci avrebbe mai creduto. Il caldo è una patina lucida sulla loro pelle, lo stomaco di John che preme sulla schiena di Sherlock e ne assorbe tutto il calore.
John socchiude appena gli occhi, ondeggiando su di lui, corpi che si incastrano in modo perfetto, bocche che si sfiorano senza spingersi oltre. Passerebbe ore così, semplicemente a sovrastarlo con il suo corpo, come se avesse il potere di tenerlo inchiodato a un posto - gli basterebbe tenerlo inchiodato a sé, ma forse pretende troppo.
E poi, il telefono vibra, vicino alla sua scarpa.
Lui si rifiuta di guardare, poggiandosi alla sua spalla mentre Sherlock allunga la mano sul telefono e sbuffa. Almeno è contrariato anche lui. John sbircia e vede il nome di Lestrade sull’angolo dello schermo, ed è quasi sicuro che tra una manciata di secondi vedrà Sherlock in piedi e pronto ad andare a Scotland Yard, a inseguire il rompiscatole di turno - si augura che gli rompa almeno la testa, giusto per ripagare del disturbo.
Ma Sherlock digita velocemente sul tastierino, scuotendo la testa .
Sono occupato. -SH
Rilassa il braccio sul pavimento, abbandonando il telefono e mugolando in protesta. John sorride, riprendendo a mangiarlo a piccoli morsi, a far ondeggiare entrambi contro il pavimento.
Per una volta ha la meglio sulla criminalità londinese, e il mondo alla fine è improvvisamente perfetto.