Feb 19, 2010 11:55
Oh, ogni tanto il post di scazzo ci va, non se ne può più: ogni maledetto articolo/servizio/COSA che trovi sul cinema parla di 'sto cavolo di "Avatar" con toni che mi stanno seriamente mandando in bestia; sei un critico cinematografico? E falla 'sta critica al cinema, ma non assomigliarmi alla ragazzetta adolescente che difende il film del kuore o massacra quello che proprio le fa skifo!
Ormai io leggo solo critiche pro-avatar ("Oh, l'innovazione! Ha inizio una nuova epoca, finalmente!"), o quelle contro ("Ah, la morte del bel cinema! Che ne sarà di noi, adesso?"): come ogni volta che un qualsiasi film o libro mi viene pubblicizzato in ogni angolo, non ho voluto vederlo, ma grazie al martellamento di tv, web e giornali so, più o meno, che il problema è questa benedetta rielaborazione in 3D degli attori, che viene vista come la morte del cinema tradizionale. Ma anche no, dai! Qua non è come l'avvento del sonoro, che creò una frattura tra chi amava il cinema muto (prego concersi la visione di "Viale del Tramonto" per avere un'idea ♥) e chi invece apprezzava le innovazioni che avrebbe portato l'aggiunta di dialoghi; non penso proprio che il cinema tradizionale verrà soppiantato dal 3D, penso semplicemente che i registi che vorranno usufruire di questa novità la useranno, così come chi vuole fare del cinema "classico", senza effetti, continuerà a farlo. Francamente a me stanno decisamente di più sulle scatole i vari "Vacanze in montagna/al mare/con l'amica/la famiglia, il cane e i nonni", "Scusa ma..." di Moccia, "Twilight" (sì, ho subito la visione di quest'ultimo e ho riso come non mi capitava da secoli XD Scusa Melcy, ma è così, c'è un limite pure all'incapacità recitativa ç_ç)... solo che di quelli non parla mai nessuno, perché stiamo tutti aspettando che arrivi "Avatar 2: la morte del cinema classico".
Ma andate a fare il caso-Moccia-regista e massacratelo come merita, lasciando in pace quei poveri cosi verde acqua in 3D, che c'è decisamente di peggio, al momento, sulla piazza! XD
chiacchiere private,
idiozia umana