Apr 01, 2012 23:06
Ok, sto di nuovo scrivendo su un blog alle undici di sera, indice che qualcosa non va.
Ho di nuovo girato in rete in cerca di un modo per risolvere il problema, invano. Perché nell'era di internet, dove tutto è infinitamente vicino e a portata di mano, nulla sembra essere più lontano del contatto con le persone. Forse lo cerchiamo nel posto sbagliato, abituati a googlare qualsiasi esigenza, dal ristorante cinese più vicino a casa all'ultima canzone di Adele.
Nevermind I’ll find someone like you... sì, ma dove?
Abbiamo tutto. Infinitamente vicino e infinitamente a portata di mano. Infinitamente facile e infinitamente inutile. Abbiamo tutto, eppure ci sentiamo costantemente soli. Eppure siamo costantemente soli. Abbiamo tutto, tranne la possibilità di trovarci. Così seguiamo il copione, per paura di sbagliare e di restare soli. Oppure, se già lo siamo, giriamo in tondo dentro il nostro pollaio, sbattiamo la testa contro le pareti dell'acquario e guardiamo le stelle chiedendoci se nella prossima vita le cose andranno meglio.
Eliminiamo sconosciuti dalla lista degli amici di Facebook e poi ci iscriviamo ai forum o in palestra per trovare altri sconosciuti che ci diano un'illusione di contatto. Di rapporto.
Infinitamente retorico e infinitamente banale.
La verità? Mi manca qualcosa di fondamentale. "L'essenziale è invisibile agli occhi" e non so dove cercarlo. Così navigo e lancio messaggi in bottiglia. Post alla deriva, come gli SOS di un naufrago. La domanda è sempre la stessa, è sempre una sola, infinitamente retorica e infinitamente banale. Infinitamente patetica e infinitamente importante.
C'è qualcun altro qui?