Jan 24, 2011 23:13
Fa freddo. Freddissimo. Freddo che non è cosa.
Nevica spesso, ma i marciapiedi sono puliti con efficienza maniacale (mi piace sentire la neve crocchiare sotto i piedi mentre vado alla metropolitana e il mio respiro forma nuvolette di vapore) e nel parco ghiaccia in fretta. Esco lo stesso, se non posso farne a meno, ma col nuovo giaccone polare, sciarpa, guanti, berretto, paraorecchie pelosi e moan-moanando. Non voglio sprecare troppe parole su tale Tom di Los Angeles a cui ero seduta davanti ad un party la scorsa settimana e che era accaldato in camicia a maniche corte mentre io avevo due maglioni e stavo giusto bene. Disfunzioni termiche. Lui e questo paese. È l’unica spiegazione che ho.
Meno male che a casa ho il cable e sono ricominciate le serie tv.
Da un paio di mesi prima della fine dell’anno avevo iniziato a ricevere comunicazioni dal cable per lettera, email e text message; venivo allertata che a partire dal nuovo anno ci sarebbero stati aumenti della tariffa mensile, si scusavano per questo inevitabile disagio e giustificavano con paginate di roba che non ho mai letto il perche’ del necessario aumento. Mi venivano forniti recapiti e numeri da chiamare per chiedere ulteriori spiegazioni ed informazioni, ma che potevo farci? Stare in apprensione piu’ che altro, e domandarmi se avrei ancora potuto permettermi questo lusso.
L’aumento del cable è di 0.27 cents al mese. Posso ancora permettermelo.
Mi fa sorridere questa america che mi agita e mi stupisce, come quando venerdi’ ho ricevuto un’importante comunicazione economica dal mio padrone di casa, questo mese per una serie di congetture indipendenti da me ho pagato in ritardo l’affitto mensile e mi aspettavo una multa. Era invece un assegno di 0.59 cents: gli interessi annuali maturati dal mio deposito dell’appartamento. “Che bel pensiero…” avevo in mente sorridendo mentre salivo le scale col mio assegno in mano, fino al terzo piano, quando mi è venuto in mente che il mio ex coinquilino mi deve un dollaro, un dollaro e mezzo buono… ‘stardo.
vita a new york