[Avengers] Thor/Loki, Tutto è lecito in guerra e in amore
Prompt: orfano, "Mi hai lasciato vincere"
Titolo: Tutto è lecito in guerra e in amore
Autore: melitot_pd
Fandom: The Avengers
Pairing: Thor/Loki
Wordcount: 340 ca
Rating: giallo
Avvertimenti: slash e pseudo-incesto, temi suggestivi.
Disclaimer: nope, nada, zilch - è tutto della Marvel e affiliati. Tranne la prosa, ma questo lo sapevate già ;)
Note: per la Staffetta in Piscina @piscinadiprompt, Sfida 4. Spudorato autofill di cui non sono ancora molto convinta, ma al momento non vengono spontanei altri edit, per cui ve lo cuccate così com'è :p
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Tutto è lecito in guerra e in amore
Rotolano nella polvere dell'arena come ragazzi, in un groviglio privo di martello e magia. Alla fine, con un grugnito e un colpo di reni, Loki lo rovescia sulla schiena e lo blocca. Thor potrebbe disarcionarlo, con un po' d'impegno; invece si rilassa e riconosce la sconfitta. Mentre il polverone si posa ansimano in silenzio, l'uno appiattito a terra, l'altro seduto a cavalcioni sulle sue cosce, puntellato sulle braccia distese.
Alla fine Loki s'irrigidisce, e sibila: «Mi hai lasciato vincere.»
«Sì» ammette Thor.
Ha una finestra di tre secondi per pensare che il suo carissimo non è minaccioso quanto vorrebbe, coi capelli tutti per aria e il viso arrossato dallo sforzo - come se l'avessero baciato in apnea, e se quello non è un bel pensiero. Poi Loki incombe su di lui, prendendolo per la tunica, palpebre ridotte a due fessure.
«Pagherai per quest'umiliazione. Credi che non abbia un minimo di amor proprio?»
«Non ci ha visto nessuno.»
«Come fai a saperlo? Comunque non è questo il punto: volevo una vittoria pulita.»
Thor alza le spalle nel terriccio. «L'hai avuta.»
«No, se mi hai lasciato vincere!»
«Non è già questa una vittoria?» Loki corruga la fronte. «Vale così poco, una resa per amore? Non rinuncerei per nessun altro. Pensa a quanto potere hai su di me.»
Sorride. Loki apre la bocca, presumibilmente per dire qualcosa di poco lusinghiero sul suo senso di parità - quando negli occhi gli balena una luce. Confusione, stizza e, se Thor lo conosce, riluttante ammirazione.
«Sto diventando bravo con le sottigliezze, vero?» ride.
Il calore della passione e la seduzione del potere in qualche sillaba. Ha fatto progressi. Meriterebbe un complimento. O anche qualcosa di più sostanzioso.
Loki storce il naso, scuote la testa e si alza, e il vento sta già abbandonando le nubi di Thor quando gli si risiede addosso, più su stavolta, dritto sul bersaglio. È ancora arrabbiato, ma ha capito il gesto. Anzi.
«Non montarti la testa, ora» sbotta.
A giudicare dal modo in cui si muove, l'ha apprezzato. Parecchio.
Titolo: Tutto è lecito in guerra e in amore
Autore: melitot_pd
Fandom: The Avengers
Pairing: Thor/Loki
Wordcount: 340 ca
Rating: giallo
Avvertimenti: slash e pseudo-incesto, temi suggestivi.
Disclaimer: nope, nada, zilch - è tutto della Marvel e affiliati. Tranne la prosa, ma questo lo sapevate già ;)
Note: per la Staffetta in Piscina @piscinadiprompt, Sfida 4. Spudorato autofill di cui non sono ancora molto convinta, ma al momento non vengono spontanei altri edit, per cui ve lo cuccate così com'è :p
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Tutto è lecito in guerra e in amore
Rotolano nella polvere dell'arena come ragazzi, in un groviglio privo di martello e magia. Alla fine, con un grugnito e un colpo di reni, Loki lo rovescia sulla schiena e lo blocca. Thor potrebbe disarcionarlo, con un po' d'impegno; invece si rilassa e riconosce la sconfitta. Mentre il polverone si posa ansimano in silenzio, l'uno appiattito a terra, l'altro seduto a cavalcioni sulle sue cosce, puntellato sulle braccia distese.
Alla fine Loki s'irrigidisce, e sibila: «Mi hai lasciato vincere.»
«Sì» ammette Thor.
Ha una finestra di tre secondi per pensare che il suo carissimo non è minaccioso quanto vorrebbe, coi capelli tutti per aria e il viso arrossato dallo sforzo - come se l'avessero baciato in apnea, e se quello non è un bel pensiero. Poi Loki incombe su di lui, prendendolo per la tunica, palpebre ridotte a due fessure.
«Pagherai per quest'umiliazione. Credi che non abbia un minimo di amor proprio?»
«Non ci ha visto nessuno.»
«Come fai a saperlo? Comunque non è questo il punto: volevo una vittoria pulita.»
Thor alza le spalle nel terriccio. «L'hai avuta.»
«No, se mi hai lasciato vincere!»
«Non è già questa una vittoria?» Loki corruga la fronte. «Vale così poco, una resa per amore? Non rinuncerei per nessun altro. Pensa a quanto potere hai su di me.»
Sorride. Loki apre la bocca, presumibilmente per dire qualcosa di poco lusinghiero sul suo senso di parità - quando negli occhi gli balena una luce. Confusione, stizza e, se Thor lo conosce, riluttante ammirazione.
«Sto diventando bravo con le sottigliezze, vero?» ride.
Il calore della passione e la seduzione del potere in qualche sillaba. Ha fatto progressi. Meriterebbe un complimento. O anche qualcosa di più sostanzioso.
Loki storce il naso, scuote la testa e si alza, e il vento sta già abbandonando le nubi di Thor quando gli si risiede addosso, più su stavolta, dritto sul bersaglio. È ancora arrabbiato, ma ha capito il gesto. Anzi.
«Non montarti la testa, ora» sbotta.
A giudicare dal modo in cui si muove, l'ha apprezzato. Parecchio.