Prompt: orfano, Où tu seras, je serai à tes côtés {trad. Dove tu sarai, io sarò al tuo fianco } [Alors d’accord - Le Roi Soleil OST]
Titolo: Estate senza inverno
Autore:
melitot_pdWordcount: 400+
Rating: giallo
Avvertimenti: slash, flashfic, Thor!fluff
Disclaimer: nada, niente, zilch. E' tutto d'altri, tranne la prosa.
Note: scritta per la Staffetta in Piscina, Sfida 1, di
piscinadiprompt -----------------------------------------------
Estate senza inverno
Loki riflette che Thor, per tutti i suoi progressi, è ancora piuttosto cieco. Chi se non un sovrano ha occhio per sicofanti e parassiti? Eppure non si rende conto della serpe che stringe al petto - o non vuole farlo, il che potenzialmente è anche peggio.
La loro è una simbiosi impari: Loki potrebbe vivere di lui fino a consumarlo, senza dare niente in cambio. (Perché cosa c'è da dare?) Nonostante il ritrovato pungolare della coscienza, però, Loki non ha intenzione di farglielo notare; allontanato, seccherebbe come una sanguisuga.
E se questa non è un'umiliazione, allora lui non ne ha mai inferta una.
Ma come mille altre sue intenzioni, anche questa si squaglia sotto l'intensità del sole che è Thor. Una sera, dopo averlo aiutato a svestirsi dell'armatura, Thor guarda la sua faccia, ride, stanco, e lo stringe fra le braccia. È stata una lunga giornata.
«Ti prego, la prossima volta che Radulf tira in lungo il concilio, mostragli quell'espressione arcigna. Gli verrà un colpo sul posto.»
Non si separano. Thor lo dondola un po', come facevano da bambini, per le Norne, e Loki chiude gli occhi per sentire il suo calore scendergli fino alle punte dei piedi. Solo quando sono insieme così il freddo di Jotunheim lo abbandona.
Le parole escono.
«Ti prosciugherò» mormora. «Sono così vuoto... Tu hai tutto da offrire, e io niente.»
A Thor sfugge una mezza risata. «Niente?» dice, incredulo. Inarca il collo quanto basta da poterlo guardare; qualunque cosa trovi sul suo viso, lo lascia frustrato. «Loki...»
«Che bisogno ha l'estate dell'inverno?»
«Cos'è l'estate senza l'inverno? Senza il freddo e le piogge che interrano i semi, purificano la terra e rinnovano la vita?»
«Quella è la primavera» risponde, secco, premendogli il naso nell'incavo del collo.
Stavolta Thor ride apertamente. «Non lo è, e lo sai, mio erudito carissimo» Poi china il capo e, attraverso i capelli, gli sussurra all'orecchio: «Senza di te sarei vuoto, Loki, come una coppa d'oro senza ambrosia, e solo, come una freccia senz'arco. Se tu provi lo stesso, allora il mio cuore è colmo di gioia, e ti dico: il valore di una persona non si misura sulla temperatura del suo corpo.»
Il calore irradia; Loki non sa come possa sopravvivervi. Ma non può fare a meno di sorridere contro la sua pelle.
«Come siete poetico, mio signore.»
Thor gli pizzica un fianco. «Come un innamorato senza illusioni.»
«Ow!»