Prompt: orfano, Etre aimer /Comme je t'aime/ Semblait suffire {trad. Essere amato/ Come ti amo/ Sembra bastare} [Encore du temps- Le Roi Soleil OST]
Titolo: il sovrano che sposerà Asgard
Autore:
melitot_pdWordcount: 570+
Rating: giallo
Avvertimenti: Thor che si comporta da Thor, slash, flashfic
Note dell'autore: per la Sfida 1 della Staffetta in piscina di
piscinadipromptQuesta flash è rimasta a metà fra l'angst e il comico... quindi credo che un domani potrebbe subire un bell'editing; ma per il momento la lascio stare xD
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Il sovrano che sposerà Asgard
Sono trascorse ere, guarite molte ferite e un'annosa discussione è in corso quando Thor lo interrompe, brusco, alzandosi dalla scrivania.
«Krimildhe non mi piace. Non la voglio.»
«Sigyn, allora.»
«No.»
«Hyordisa.»
«No.»
«Vigdys?»
«Loki. Basta.» Sfrega le nocche sul davanzale della finestra, forse indeciso tra lo spellarsele e il passarle attraverso i vetri con un pugno. «Sono stanco di questo carosello. Costa più di una guerra ed è inutile: non c'è bisogno di una regina ad Asgard.»
Loki lascia la propria sedia e si avvicina. «Certo che ce n'è bisogno» dice, lento, incoraggiante. «Ogni sovrano ne ha bisogno.»
«Mi correggo» è la torva risposta. «Non voglio una regina.»
Loki sospira ed evita di incrociare le braccia, perché non è più un ragazzo, ma i suoi occhi cercano il soffitto. «Credevo che un re avesse dei doveri. Tu, se vuoi saperlo, hai aspettato anche troppo: devi assicurare la successione.»
Thor lo guarda come se fosse lui, il povero imbecille. «E ho bisogno di una donna per questo?»
Una domanda del genere e, qualche secolo fa, Loki avrebbe raso al suolo gli appartamenti reali in un accesso di puntiglio; ma il tempo (in cui si appartengono ancora l'un l'altro) è troppo prezioso per sprecarlo.
«Non sembri ubriaco» gli rivolge un sorriso-coltello, «ma di certo sei irritante.»
«Non lo sono. Sei tu che fai finta di non capire.»
«Che c'è da capire?» esclama, esaurita la pazienza, allargando le braccia. «Devi fare dei figli; per fare dei figli hai bisogno di qualcuno che abbia un utero, e per avere qualcuno che abbia un utero degno devi cercare in una...» l'espressione di Thor si fa incoraggiante «...casa reale.»
Thor non ha problemi a incrociare le braccia. Su di lui non stona. «E naturalmente non conosci nessuno, qui ad Asgard, che corrisponda alla descrizione.»
Loki sente caldo e freddo come se qualcuno lo avesse appeso per le caviglie. Oh.
Non essere stupido; dopo quello che è successo è già tanto se mi lasciano stare qui. Ma ha la bocca troppo secca per dirlo.
Thor gli stringe un avambraccio nel pugno e lo avvicina, tirandolo nel fascio di luce ambrata delle vetrate. Intorno a loro, lo studio è intimamente silenzioso.
«Unisciti a me, Loki. Davanti a tutti.» Dalla gola di Loki esce un verso. «Prendi la corona di Jotunheim. Diventa il sovrano che sposerà Asgard, dalle eredi luminosi... e insieme regneremo.»
«Da consorti?» fa Loki, incredulo - e non dovrebbe esserlo, perché è vero, una parte di lui fingeva di non capire. «Thor, essere amanti è una cosa...» deve distogliere lo sguardo, cercare una voce ferma. «Il Padretutto non può prendersi nel letto dinastico la bestia del Ragnarok.»
Prevedibilmente, quelle parole lo mandano su tutte le furie. Loki si ritrova le spalle strette in una morsa.
«Ancora questa storia! Tu non sei-»
«Va bene, forse non sono una bestia» dice, in nome del quieto vivere. Oh, l'ironia. «Ma sono senz'altro chi scatenerà la fine, Thor. Lo sappiamo: abbiamo guardato nel passato.»
Il viso di suo non-fratello si deforma, poi Loki si trova avvolto e protetto dalle uniche braccia che gli abbiano mai dato conforto.
«La storia non è invariabile come vuoi credere» gli sussurra Thor all'orecchio, strozzato. «Ma se anche dovesse ripetersi, potresti far sì che stavolta non sia colpa tua.»
«Cambierebbe qualcosa?» risponde, triste.
«Per me, tutto. Tutto, Loki.»
E quelle poche parole bastano. Sa che, per lui, tenterà.