Leave a comment

ext_512459 September 20 2011, 08:22:56 UTC
OK, mi metto a fare l'ottimista...
La questione del far fronte comune - per rispondere al dubbio di Hell - è semplicemente un meccanismo per non lasciare che il silenzio prevalga.
Io leggo narrativa di genere da trentacinque anni - se non avessi incontrato persone con le quali scambiare ideee, nel corso della mia carriera di lettore, avrei faticato a scoprire libri che ritengo assolutamente fondamentali nel definire chi sono, e i miei gusti (o la mancanza dei medesimi).
[hmmm... libri che non avrei scoperto senza il passaparola... buon tema per un post]
Questo, pur restando un individualista che andava a cercarsi quello che gli altri non leggevano.
Ora, nel momento in cui dico "scambiare ide", non intendo né "Sei un ritardato se leggi [mettici il nome dell'autore]!", nè "Dio quanto è figo Edward!", né "[mettici il titolo] è bellissimo perché tanto non c'è altro".

Concordo in pieno sul fatto che per trasformare una fetta consistente di lettori di Twilight in lettori di fantascienza (o fantasy sano, o horror come si deve), servirebbero i satelliti orbitali per il lavaggio del cervello... ma cercare di redere l'informazione disponibile e visibile ai pochi che hanno ancora una scintilla di interesse e curiosità, mi pare un'operazione indispensabile.

Funzionerà?
Staremo a vedere.
Ma non vedo perché non provarci.

Reply

mcnab75 September 20 2011, 10:18:33 UTC
No, no, proviamoci eccome, ci mancherebbe.
Non discutevo quello, anche perché altrimenti chiuderei il blog proprio oggi.
Non ripeterò quanto scritto poco sopra a Hell, ma la sostanza è quella.
Aggiungo: fare belle cose, realizzare progetti sfiziosi non solo è possibile... è già successo!
Ma pensare di raggiungere i risultati del mondo civilizzato, beh, mi sembra sempre piu una favola.
Quando leggo post di book venduti a decine di migliaia di copie, prospettando qualcosa del genere anche in Italia, scoppio a ridere.

Reply

ext_512459 September 20 2011, 10:57:06 UTC
Ma, più che raggiungere i risultati del mondo civilizzato, a me piacerebbe richiamare l'attenzione del mondo civilizzato.
Come in quei film di zombie, in cui i pochi sopravvissuti cercano di attirare l'attenzione degli elicotteri di soccorso pur sapendo che solo pochi potranno essere estratti.
Segnalare che quaggiù, nonostante l'assedio, siamo ancora vivi, è un piccolo trionfo che giustifica la lotta.

Reply

ext_535352 September 20 2011, 11:13:37 UTC
Davide, quel ch voglio dire io, è che NOI siamo già vivi. E lo ribadiamo ogni giorno coi rispettivi blog.
Questo è.
Il non sentirsi tali è una sconfitta in partenza. E poi diffido dei gruppi, che te devo dì.
Le collaborazioni nate spontaneamente sono una cosa diversa, più profonda. Pare strano... ^^

Reply

ext_512459 September 20 2011, 11:33:44 UTC
Ah, qui si finisce con quello che sarebbe un dialogo fra Hell e la Faina, una notte, attorno a un fuoco da qualche parte in mezzo alla tundra gelata. Ciascuno dei due opportunamente rilassato e col coltello a portata di mano.

So benissimo che siamo già vivi.
O se preferisci, siamo ancora vivi.
Ma in fondo è per questo che vogliamo accendere una fiaccola - per segnalare agli altri come noi che anche noi siamo vivi, per dare loro coraggio, per invogliarli non a venire da noi - perché noi non salviamo nessuno - ma a cercare di fare loro ciò he facciamo noi.
Per segnalare che vale la pena tener duro.
O per stimolarli a fare qualcosa di radicalmente diverso, meglio ancora, che li porti nella stessa condizione in cui noi ci troviamo, e ci piace.
Se poi ci incontreremo da qualche parte, si potranno condividere le provviste e fare quattro chiacchiere.
E ognuno per la sua strada quando sorge il sole.

La collettività, la comunità, sono importanti.
Non per pagarti i conti o irregimentarti, ma per farti sapere che non sei solo, non sei pazzo e non sei disperato.
Non troppo, per lo meno.

Poi, questa è la mia interpreazione della cosa - ed è fin dove intendo spingermi, e in quale direzione.
Magari Angelo Benuzzi ha idee diverse - vuol diventare Secret Master of Fandom, aprire una casa editrice, scatenare la Guerra dei Quoti...
Alla fine sarà affar suo - per quel che lo conosco, lo considero una persona alla quale, se sorgesse l'eventualità, si possa dire "io prendo un'altra strada" senza che ci mandi a casa dei ninja per farci accoppare.

E voglio aggiungere che mi sta benissimo che esistano elementi al di fuori della comunità ma amichevoli nei confronti della comunità, e opportunamente diffidenti nei confronti della comunità.
Costoro svolgono l'indispensabile funzione di garanti della libertà dei membri della comunità.
perché se tu puoi star fuori, allora anch'io potrò star fuori, senza perdere dignità, diritti, considerazione.

Ed ora passami da bere, che questo stufato di marmotta è impossibile da digerire.

Reply

ext_535352 September 20 2011, 11:48:07 UTC
Ah, questo volevo sentire, senza andare a finire nella tundra gelata. :D
Quello che invece voglio dire io, e che parecchi lettori già lo sanno che non sono soli, o pazzi, o disperati. Alla fine, se un progetto "comunità" dovesse essere messo su, chi vuoi che lo frequenti se non i nostri stessi lettori?
Ok, magari qualche altro sì. Ma alla fine il cambiamento sarà tale da fornire alla "cosa sci-fi" linfa tale da sopravvivere alla inevitabile (perché capita a qualsiasi gruppo), stasi successiva? Perché se alla fine a scrivere sei sempre tu, o Alex o gli altri che conosciamo benissimo, che senso ha? Non lo facciamo da sempre sui nostri blog?
Comunque la tua definizione è calzante. C'è chi ne sta fuori e osserva in modo amichevole. Quello sono io.

Reply

ext_512459 September 20 2011, 12:24:24 UTC
Non ho idea della scala alla quale l'intera faccenda andrà a incidere.
Chissà - magari ci sono un sacco di appassionati di SF che se ne stanno in casa, a rivedersi Star Trek rimasterizzato, e non sanno che... ;-)

Quanto alla stasi... il rischio che si possa instaurare una fase di stasi non è una scusa sufficiente per neanche comiciare.

Stiamo a vedere cosa succede.

Reply


Leave a comment

Up