@Ariano: Più che background... io direi la location. La stessa opera cambia di valore a seconda che sia proposta in strada o in galleria. Penso a Bansky, un writer anonimo che, quando realizza i propri capolavori per strada viene cancellato perché... imbratta i muri, quando invece i suoi stessi lavori vengono "prelevati" e messi in galleria d'arte, diventa un artista sopraffino.
Poi c'è da sottolineare che in Italia il fenomeno ebook è visto con sospetto. Qui da noi la gente non legge. Quelli che "leggono" si dividono in realtà in due categorie: I primi giudicano il libro fisicamente (odore, emozione a sfogliare le pagine...), i secondi giudicano invece le storie contenute nei libri. Ogni tanto mi capita, nei miei ormai rari incontri letterari, di incrociare l'appassionato lettore capace di passare ore a discutere su una copertina, piuttosto che sulla grammatura della carta, del colore, profumo e quant'altro. Se poi gli chiedi se la storia gli è piaciuta ecco che il commento diventa sintetico, ovvero un: sì, bello! A volte, te lo giuro, è imbarazzante...
@Alex: Ti ringrazio, Alex, per i complimenti. In realtà non mi sento per niente bravo in quello che faccio. Sono piuttosto severo con me stesso, e cerco di migliorarmi giorno dopo giorno. Giuro che mi appoggerei volentieri a professionisti come Matteo e Luca, proprio come fai tu... solo che è più forte di me, non riesco a chiedere ad altri di fare il mio lavoro (per di più gratis) sapendo che non potrò fare nulla in cambio per loro. E poi c'è l'effetto "sfida". Mi piace imparare dai miei errori, per cui se lascio ad altri l'incombenza dell'editing e quant'altro, finisco per perdere un tassello prezioso necessario alla mia crescita.
@Glauco: Per me invece tu sei molto bravo. Alcune tue copertine sono assai più belle dei romanzi da libreria, che sempre più spesso si limitano ad acquistare foto in stock. E poi basta vedere come curi anche il tuo sito, ordinato e professionale. Di certo sei un autoprodotto a 360 gradi, e non è poco!
Più che background... io direi la location. La stessa opera cambia di valore a seconda che sia proposta in strada o in galleria. Penso a Bansky, un writer anonimo che, quando realizza i propri capolavori per strada viene cancellato perché... imbratta i muri, quando invece i suoi stessi lavori vengono "prelevati" e messi in galleria d'arte, diventa un artista sopraffino.
Poi c'è da sottolineare che in Italia il fenomeno ebook è visto con sospetto. Qui da noi la gente non legge. Quelli che "leggono" si dividono in realtà in due categorie: I primi giudicano il libro fisicamente (odore, emozione a sfogliare le pagine...), i secondi giudicano invece le storie contenute nei libri. Ogni tanto mi capita, nei miei ormai rari incontri letterari, di incrociare l'appassionato lettore capace di passare ore a discutere su una copertina, piuttosto che sulla grammatura della carta, del colore, profumo e quant'altro. Se poi gli chiedi se la storia gli è piaciuta ecco che il commento diventa sintetico, ovvero un: sì, bello!
A volte, te lo giuro, è imbarazzante...
@Alex:
Ti ringrazio, Alex, per i complimenti. In realtà non mi sento per niente bravo in quello che faccio. Sono piuttosto severo con me stesso, e cerco di migliorarmi giorno dopo giorno. Giuro che mi appoggerei volentieri a professionisti come Matteo e Luca, proprio come fai tu... solo che è più forte di me, non riesco a chiedere ad altri di fare il mio lavoro (per di più gratis) sapendo che non potrò fare nulla in cambio per loro. E poi c'è l'effetto "sfida". Mi piace imparare dai miei errori, per cui se lascio ad altri l'incombenza dell'editing e quant'altro, finisco per perdere un tassello prezioso necessario alla mia crescita.
Glauco
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