Io inizierei a fare una distinzione tra libri pubblicati da una casa editrice ed eBook auto pubblicati. Da un romanzo che pago PRETENDO la massima qualità. Pretendo che, proprio per aver preso i miei soldi, l'autore abbia fatto una seria ricerca su quello che scrive. Certo, l'anno della palla è abbastanza irrilevante perché nemmeno me ne accorgerei. Ma su molte cose voglio un lavoro fatto bene. E per fatto bene, non accetto la sufficienza stentata solo perché c'ha messo "anima e core" o perché ha 15 anni o perché è il suo primo libro. Voglio il massimo. Chi è mai andato in libreria per comprare un libro che mi "faccia sognare così così" o "almeno che non mi faccia dormire"? Io quando leggo impegno i miei soldi (e non sono molti) e il mio tempo. E le recensioni fiume non possono essere che positive perché almeno mi evitano di sprecare soldi.
Discorso diverso è per gli eBook auto pubblicati. Se decido di leggere il tuo "1935" e, arrivato a pag. 30, scopro che è una porcheria l'unica cosa che ho perso sono stati quanti, una ventina di minuti? Più o meno quelli che avrei perso per leggere una recensione-vivisezione. E siccome non hai rubato i miei soldi, non posso nemmeno dirti niente. Un feed negativo e via. Vuol dire che l'eBook lo cancello e ci penso due volte a leggere il tuo prossimo libro. Se vedo, invece, delle cose buone in un mare di errori, te lo posso dire. Se vuoi posso farti una recensione-vivisezione. Ma io, in questo caso, non posso avere la pretesa "del massimo". Sono io che ho scelto liberamente di leggere qualcosa che tu hai reso pubblico.
Non penso che sia costruttivo riempire di insulti un autore (alle prime armi e non) che propone il suo lavoro GRATUITAMENTE. A queste persone si deve rispetto, specialmente a chi vuole migliorare. Quelli invece pubblicati dalla Mondadori, ad esempio, cosa pretendono? Mi hanno rubato i soldi, io li tratto da ladri. :) - Il Guardiano -
Da un romanzo che pago PRETENDO la massima qualità.
Pretendo che, proprio per aver preso i miei soldi, l'autore abbia fatto una seria ricerca su quello che scrive. Certo, l'anno della palla è abbastanza irrilevante perché nemmeno me ne accorgerei. Ma su molte cose voglio un lavoro fatto bene. E per fatto bene, non accetto la sufficienza stentata solo perché c'ha messo "anima e core" o perché ha 15 anni o perché è il suo primo libro. Voglio il massimo.
Chi è mai andato in libreria per comprare un libro che mi "faccia sognare così così" o "almeno che non mi faccia dormire"?
Io quando leggo impegno i miei soldi (e non sono molti) e il mio tempo. E le recensioni fiume non possono essere che positive perché almeno mi evitano di sprecare soldi.
Discorso diverso è per gli eBook auto pubblicati.
Se decido di leggere il tuo "1935" e, arrivato a pag. 30, scopro che è una porcheria l'unica cosa che ho perso sono stati quanti, una ventina di minuti? Più o meno quelli che avrei perso per leggere una recensione-vivisezione.
E siccome non hai rubato i miei soldi, non posso nemmeno dirti niente. Un feed negativo e via. Vuol dire che l'eBook lo cancello e ci penso due volte a leggere il tuo prossimo libro. Se vedo, invece, delle cose buone in un mare di errori, te lo posso dire. Se vuoi posso farti una recensione-vivisezione. Ma io, in questo caso, non posso avere la pretesa "del massimo". Sono io che ho scelto liberamente di leggere qualcosa che tu hai reso pubblico.
Non penso che sia costruttivo riempire di insulti un autore (alle prime armi e non) che propone il suo lavoro GRATUITAMENTE. A queste persone si deve rispetto, specialmente a chi vuole migliorare.
Quelli invece pubblicati dalla Mondadori, ad esempio, cosa pretendono? Mi hanno rubato i soldi, io li tratto da ladri. :)
- Il Guardiano -
Reply
Leave a comment