Come finisce?

Jan 08, 2009 11:40



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Quante volte avete detto "bello questo film/libro, ma il finale fa schifo?"
Io stesso mi trovo sovente a fare quest'amara considerazione. E mi chiedo com'è possibile che, in coda a un lavoro di buona fattura, si possa scadere così bruscamente.
I finali che non sopporto sono di due tipi:

A) Quelli frettolosi. Capita sia nei film che nei libri. Ci si spara 500 pagine fitte fitte, o un'ora e trenta di pellicola, e poi tutto viene risolto in un capitoletto o in cinque minuti di girato. Questa soluzioni riescono purtroppo a rovinare quanto di positivo si è visto o letto in precedenza. Come si arriva a un risultato del genere? Secondo me i motivi sono due (apro relativi sotto-spiegazioni):
---> Il regista, o lo scrittore, si sono "incartati" in un certo punto della storia, e non riescono più a uscirne, sicchè devono ricorrere a un finale raffazzonato che di solito fa schifo anche ai cani;
---> la produzione, o l'editore, hanno imposto un limite in termine di pagine/girato, e l'autore si trova a gestire il finale in pochissimo spazio, perchè tutto il resto l'ha utilizzato per le parti precedenti. C'è anche da dire che, quando la spiegazione è di questo tipo, vuol dire che il lavoro di post-produzione non è stato di qualità. Altrimenti un errore del genere andrebbe risolto quasi in maniera automatica.

B) Quelli positivi "per contratto". Non so se vi è mai capitato di leggere un libro in cui i protagonisti sono nella cacca più densa, tanto da pensare "sono spacciati", salvo poi tirarsi fuori dai guai nel modo più ridicolo possibile. Idem per i film. Certi thriller, e certi horror, propongono situazioni nerissime, senza speranza, ma poi salta fuori un deus ex machina che salva capra e cavoli, spesso nel modo meno logico immaginabile. Come si arriva a un finale del genere? Credo, ma non ne sono certo, che ci sia l'intento di confezionare un prodotto fruibile a un pubblico il più vasto possibile. Mi spiego: i finali negativi non piacciono a tutti, specialmente a chi se ne frega della qualità di un film/libro, e cerca invece solo l'happy end. Purtroppo bisognerebbe mettersi in testa che, nella vita come nella finzione, non tutto finisce bene. Anzi, a volte una fine negativa, ma "logica", può insegnare molto di più che non un finale stupidamente positivo. E' recente uno studio che cita come dannosi i film romantici hollywoodiani, perchè creerebbero "false speranze" nelle donne americane. Questa è forse un'iperbole, ma un fondo di verità potrebbe anche esserci.

Oppure, mettiamoci anche...

C) Quelli che il finale non lo sanno proprio scrivere. Capita, che ci volete fare. Anch'io spesso trovo difficoltà a concludere degnamente un romanzo, e io non sono nessuno. Magari è più grave se capita a un professionista, a uno che i romanzi li fa pagare 19.90 euro in libreria :-)

Io ora voglio essere propositivo, e vi cito alcuni finali, a random, che mi sono piaciuti tantissimo. A voi il compito invece di citarmene alcuni (di libri e film), che vi fanno proprio schifo.

1. Dawn of the Dead (versione originale, 1978): potete vedere i nove minuti finali del film nel video postato qui sopra. Io sarò un malato mentale (cosa che non ho mai negato), ma li trovo di pura poesia "dark", metafora perfetta di un'umanità allo sbando, ma che alla fine si aggrappa sempre a un filo minuscolo di speranza o che, almeno, ha un innato istinto di sopravvivenza.

2. The Thing: l'ho citato ieri, impossibile non citarlo anche oggi. Altro finale stupendo, perfetto nella sua drammatica asciuttezza (esiste, questa parola?), con un punto di domanda che non esige risposta.

3. Io sono leggenda (libro): forse uno dei più riusciti finali "libreschi" di tutti i tempi. Anche quelli delle varie versioni cinematografiche non sono male. So che alcuni di voi odiano l'ultimo remake, quello con Will Smith. Io lo trovo molto bello, con un finale diverso dal libro, ma molto profondo, con tanto di citazione azzeccatissima.

4. L'Occhio sotterraneo (libro): se potere, recuperate questo libro di Altieri. Oltre a essere bello di suo, ha un finale che è una sintesi perfetta di cosa si può chiedere a un romanzo di questo tipo. Sorprendente, cupo, con sorprese multiple riuscite in ogni singola virgola.

5. The butterfly effect (film): visto che l'ho appena recensito, ne ho ben chiaro il ricordo. Il film è buono, il finale è ottimo. E dire che in un film del genere il rischio era proprio quello di concludere nel ridicolo...

6. Romanzo criminale (libro e film): usciamo un po' dal "genere", e citiamo questa duplice opera, meritevole per molti versi, e anche per concludersi in modo degno, molto noir. Insomma, non delude, anzi, affascina.

7. Alien: vedi "The Thing". Mezzo gradino sotto solo perchè, coi sequel, veniamo a conoscenza che in realtà il tenente Ripley se l'è cavata. Ma la scena della capsula di salvataggio dispersa nello spazio siderale è da antologia...

8. Compagni di scuola: mi credete un buzzurro sanguinario? Ebbene no. Non solo. Questo film di Verdone, che io adoro, si sintetizza alla perfezione nella scena finale, assolutamente non sopra le righe eppure tanto riuscita.

9. Il risveglio di Endymion: concludere una saga stupenda come quella scritta da Dan Simmons non era facile. E lui cosa tira fuori? La genialata, il finale più bello che potesse regalare ai lettori.

10. La Bibbia. Beh... il finale è spettacolare, che vi piaccia o meno :-)

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Okay, non l'ho citato sopra, ma anche il finale di Terminator merita il suo spazio!

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