Io sono un fedele lettore della free press (City, Metro, Leggo, DNews), valida alternativa ai quotidiani politicizzati, e principio per approfondire l'informazione sul Web. L'unica cosa "spiacevole" della free press è l'ammontare ingenti di pubblicità (che comunque non manca affatto sui quotidiani normali!).
In questi giorni sono bersagliato da intere pagine pubblicitarie che riguardano il mio campo. Pare infatti che la casa editrice "
Il Filo" abbia comprato ampi spazi (e quando dico ampi, intendo AMPI) per cercare nuovi scrittori, a cui promettono carriere veloci e fulgidissime.
Mecenati?
Non necessariamente.
"Il Filo" è una casa editrice con contributo. Per chi non lo sapesse questo vuol dire che pubblicano romanzi, anche di emergenti, purchè ci sia un finanziamento da parte dello scrittore. Finanziamento che varia da editore a editore, ma che solitamente non è indifferente.
Ora, per far chiarezza, "Il Filo" mi sembra... un filino più serio degli altri editori con contributo, molti dei quali sono dei veri e propri imbroglioni che solo in Italia possono fare le loro porcate, manchevoli come siamo di legislazioni specifiche. Però non ho mai letto resoconti entusiastici di scrittori che hanno collaborato con loro. Soprattutto perchè non credo che mantengano le promesse strombazzate a pagina intera sui quotidiani:
- Ampia distribuzione nelle principale librerie italiane (io ho trovato difficoltà a ordinare un romanzo de "Il Filo" alle Messaggerie Musicali, e non ne ho mai trovati spontaneamente):
- Migliaia di invitati alle presentazioni dei romanzi (ricordo un caro amico di blog che parlava di carenza di organizzazione e mancanza di promozione nel programmare questi "eventi")
- Milioni (cito testualmente) di accessi al sito della casa editrice (stima che pare un tantino esagerata).
Ora io voglio fare esplicitamente pubblicità contro iniziative del genere. Vi dico solo d'informarvi bene, prima di sborsare dei soldini per progetti che poi non sono (quasi mai) come vi aspettavate. Fate funzionare Google e cercate le opinioni di chi ha già avuto a che fare con editori che chiedono contributo. Contattate sia gli scrittori che hanno pubblicato con loro sia le redazioni e tempestateli di domande, prima di firmare qualcosa.
Io, personalmente, non ricorrerò mai a questo genere di editoria. Se volete farlo vi posso solo dire di stare attenti. Chiedetevi che vi proponete, come scrittori, e quali sacrifici (economici) siete disposti a fare. Magari scoprirete che alla fin fine pubblicare un eBook gratuito non è poi una scelta così indegna ;-)
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Fonti
Recensione dell'utilissimo saggio "Esordienti da spennare":
http://mcnab75.livejournal.com/54740.htmlCasa editrice "Il Filo":
http://www.ilfiloonline.it/Le opinioni di Glauco su "Il Filo":
http://31ottobre.blogspot.com/2007/06/il-filo.htmlL'opinione su "Il Filo" presa da un altro blog:
http://www.riaprireilfuoco.org/blog/?p=123