La caverna e il velo

Oct 01, 2008 15:40





Era da tanto che non lo facevo, perciò mi prendo un po' di spazio per aggiornarvi sullo stato dei miei lavori da scribacchino.

Nevicata: Come qualcuno sa, il romanzo in questione da un po' di tempo è "tenuto d'occhio" come papabile di una pubblicazione seria. In questi giorni ho ricevuto quelle che in gergo vengono chiamate "le dritte giuste", e presto il mio libro andrà a planare direttamente sulla scrivania di un Editore ("E" maiuscola) coi controcazzi. Mi è stato detto che il romanzo è interessante e in linea coi recenti sviluppi editoriali della collana a cui aspirerebbe far parte. Siccome io sono molto superstizioso e contrario a ogni forma di entusiasmo "preventivo", non posso dirvi di più, almeno per il momento.
La revisione del tutto non è ancora terminata, ma presto lo sarà, e allora potrò spedire il tutto e farvi sapere gli sviluppi, senza nemmeno attendere i soliti lunghissimi tempi dell'editoria "classica".
Se vi avanzano due dita incrociatele per me.
Nel frattempo potete ancora leggervi la versione eBook, cliccando sul titolo del romanzo o visitando il mio sito (dove c'è anche il resto del materiale che ho scritto e pubblicato).

Armi di distrazione di massa: come sapete è un progetto a cui sto lavorando da molto. Trattasi del mio "thriller cospirazionista". Ripercorriamo un po' la storia del romanzo. La prima stesura iniziò un anno fa, ed era incentrata su un complotto mediatico-economico concentrato principalmente in Italia. Dopo aver raccolto materiale giornalistico sui veri e presunte "trame occulte" del nostro paese dal 1° dopoguerra in poi, scrissi ben 120 pagine del romanzo, arrivando praticamente a 2-3 capitoli dal completare il tutto. Poi qualcosa mi bloccò. Riguardando il risultato mi accorsi che non si amalgamava bene, o forse solo che non era come lo desideravano in principio.
Come tanti suggeriscono, lasciai decantare il tutto per qualche settimana.
Ma il grado di insoddisfazione non diminuì. Il progetto di "Armi di distrazione di massa" si stava rivelando, a sorpresa, fallimentare.
Mi occupai di altro, ma l'idea di scrivere un thriller cospirazionista continuava a rimbalzarmi tra i neuroni, anche quando essi erano impegnati in tutt'altro.
Un bel giorno rimisi nuovamente mano al tutto, prendendo una tragica decisione: riscrivere quello che non mi piaceva, salvare il salvabile. Purtroppo l'intervento fu più da macellaio che non da chirurgo: di quelle 120 pagine Word, carattere times new roman 11, riuscii a recuperare alcuni spunti, i nomi dei protagonisti, qualche descrizione. Il resto fu vittima di uno dei più tremendi repulisti della mia storia di scribacchino.
Non ci fu tempo però per troppi rimpianti, perchè già un'idea nuova mi frullava in testa. Un thriller cospirazionista ancora a più ampio respiro, e molto più ideologico rispetto alla prima stesura.
Le differenze tra le due versioni? Cerchiamo di schematizzarle.
--- La Versione Uno (d'ora in poi V1) era molto attinente alla cronaca, tanto che prendeva a piene mani da fatti reali (il crollo di alcune banche, la scalata ad altre, la monopolizzazione della TV da parte del Potere politico), cambiandone solo nomi e circostanze. La Versione Due amplia il punto di vista del romanzo, spaziando ben oltre il campo politico-finanziario, per calarsi ancora più a fondo... Per fare un po' lo sborone, direi che attinge a due diverse concezioni della società civile: quella basata sul controllo, in favore dell'ordine, e quella basata sulla libertà, in favore del mutamento, fosse anche latore di caos.
--- La V1 era incentrata sulla tematica del controllo dei mass media nell'ottica del "lavaggio mentale" del cittadino medio. Nella V2 questo concetto viene ripreso e ampliato, andando oltre e affrontando il delicato argomento della percezione stessa della realtà. Essa diventa ciò che noi percepiamo, o esiste a prescindere in una sua forma incontrovertibile? Senza andare troppo sul sofisticato, mi sono posto nei panni di un gruppo ristretto di persone che viene a conoscenza di un piano perpetrato dai "signori occulti della terra" per manipolare la realtà al fine di tenere l'uomo nell'ignoranza e nel sottosviluppo mentale. Come avviene questo? Inculcando nella testa della gente dei concetti che alla lunga vengono assimilati come assoluti, e quindi giusti al di là di ogni interpretazione. Prendiamo l'esempio delle nostre città, sempre più sorvegliate attraverso videocamere e altri sofisticati sistemi: le autorità lo fanno per il nostro bene. Perchè siamo minacciati dai terroristi, dagli immigrati, dalla criminalità sporca e cattiva. E allora noi diamo loro il diritto di riprenderci ovunque, anche mentre passeggiamo per strada. Diamo loro la possibilità di registrare le nostre telefonate, le nostre mail. Ci facciamo psicanalizzare attraverso sondaggi, e ci facciamo catalagore con mille documenti, diversi per ogni più ridicolo scopo. Per il nostro bene...
--- La V2, rispetto alla V1, ha subito una bella, sebbene non radicale, dose di fantasia. Non so come sia lecito chiamarla esattamente; in mancanza di altri termini opterei per "elementi esoterici". E anche una spruzzata significativa di fanta-politica. Dunque, credo che uno scrittore, anche nel voler comunicare un pensiero preciso, debba comunque ricordare a se stesso che il lettore prima di tutto va intrattenuto. Quindi perchè rinunciare a quegli elementi che affascinano, catturano? Perchè limitarsi a riscrivere fatti di cronaca trasformandoli in fiction? E allora mi sono messo a fare le giuste ricerche (almeno, dal mio punto di vista) per inserire nel romanzo quegli elementi che ben si amalgamano con tutto il resto. Per capirci: saranno pure elementi esoterici, ma ho comunque preso cose non campate per aria, concetti a cui molti credono e che al momento sono al vaglio anche della scienza "pioneristica". In fondo, quante volte proprio la scienza che non comprendiamo viene scambiata per magia? Provate a pensare alle relazioni dei primi indios davanti ai fucili dei conquistadores... ecco, io ho fatto una proporzione del genere, attualizzandola ai giorni nostri.

Ed ecco così che da "Armi di distrazione di massa" nasce qualcosa di nuovo: La Caverna e il Velo.
Il titolo è provvisorio, ma consono al tema di fondo del romanzo, in cui si intrecciano proprio questi due concetti:
- Il Mito della Caverna di Platone
- Il Velo di Maya della cultura induista.

Restando il fatto che si tratta di un thriller che affonda le radici nel campo della "teoria del complotto", devo ammettere che pian piano ha subito un mutamento solo in parte dovuto al sottoscritto. Come se fosse una creatura dotata di vita propria. La fase documentaristica ha giocato un ruolo importante in tutto questo, visto che mi ha dato la possibilità di leggere e di informarmi su fatti e circostanze che fino a pochi mesi fa conoscevo solo per sommi capi.
Scrittura come forma di catarsi personale? Può darsi.
Chi ha letto molti dei miei post delle ultime settimane ha notato quanto spesso mi sono riferito a fatti e studi relativi al "controllo mentale", al governo occulto del mondo e alla selettività con cui "chi comanda" rende accessibile al volgo solo parte di quanto è a loro noto.
No, non sto diventando un cospirazionista paranoico... sono solo un (aspirante) romanziere, che però non vuole prescindere dalla grande possibilità datami dalla scrittura: ipotizzare, raccontare per metafore, divertire senza rincretinire.

Il romanzo è quasi alla fine e questa volta non mi fermerò di certo. Anche perchè tutto nella mia testa sembra comporre un'opera armoniosa e molto azzeccata, che, per una volta, mi soddisfa quasi totalmente. Quanto dovrete aspettare per leggere La Caverna e il Velo? Non lo so. Anche perchè dovrò compiere l'odioso lavoro di revisione, onde evitare di proporvi un romanzo pieno di refusi.
Però la voglia di farvelo leggere prima di spedirlo a qualche editore è forte.
Credo che l'opzione eBook o Lulu siano più che possibili.

A presto con ulteriori aggiornamenti...

PS: provo a farvi questo regalo. Una sinossi de "La Caverna e il Velo". Non consideratela come quella definitiva...

Sinossi
Milano, anno 2013. Mentre la città è attraversata da una serie di attentati e manifestazioni di natura anarchica e no-global, un anziano docente universitario riceve una mail da un vecchio amico, Filippo Candreva, misteriosamente scomparso quattro anni prima e ora prigioniero di coloro che hanno forse orchestrato il suo sequestro. E' una richiesta di aiuto molto stringata ed enigmatica, che obbliga il professor Martinelli a chiedere aiuto a due studenti del suo corso, Erika e Giovanni, per cercare di capire che fine ha fatto il suo amico, e studiare un modo per liberarlo.
E' così che Erika Circe si trova coinvolta in una ricerca che la fa imbattere in un manoscritto del '600 che incredibilmente cita il suo nome, nonché in un anziano ricercatore americano che le rivela l'esistenza di una "guerra segreta" in cui il desaparecido Candreva sarebbe coinvolto dal momento della sua scomparsa.
Nel frattempo Siro Di Marco, tenente milanese della Guardia di Finanza, perde la collega e amante, Nadine Corso, durante una convulsa operazione di polizia in un covo di terroristi anarchici pronti a smerciare una misteriosa droga, la metagaine, entrata sul mercato mondiale solo di recente. Scosso dal lutto, Siro decide di compiere delle indagini personali. Perchè le speciali squadre antidroga e antiterrorismo dell'Europol, le "A-Squad" distruggono sul posto ogni deposito di metagaine rinvenuto? Chi è il vero responsabile del decreto-sicurezza che dà loro il potere di agire con estremo pregiudizio contro i terroristi delle rete anarchica e antimondialista?
Le strade di Erika e Siro sono destinate a incrociarsi, e forse spetterà a loro dare una risposta all'ultima ricerca di cui si occupò Filippo Candreva prima di sparire dalla circolazione: cosa sarebbe dovuto accadere il 21-12-2012, la fatidica data già nota al tempo dei Maya, e trascorsa senza il cambiamento epocale temuto da molti e atteso da altri?

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