Per capire un po' chi siamo:
Uno scrittore è essenzialmente un uomo che non si rassegna alla solitudine.
(François Mauriac)
Vi sono tre regole fondamentali per scrivere un romanzo. Per sfortuna nessuno le conosce.
(William Somerset Maugham)
Io non sono che un povero e contrastatissimo scrittorello che non può assumere impegni né con la Gloria, né con la Fama.
(Vincenzo Cardarelli)
Scrivere è per me il bisogno di rivelarmi, il bisogno di risonare, non dissimile dal bisogno di respirare, di palpitare, di camminare incontro all'ignoto nelle vie della terra.
(Gabriele D'Annunzio, Notturno)
Lo scrivere è un ozio affancendato.
(Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni)
Scrivere implica, nel migliore dei casi, un'esistenza solitaria. Lo scrittore lavora da solo e, se è un buon scrittore, deve ogni giorno affrontare l'eternità o la mancanza di eternità.
(Ernest Hemingway, discorso in occasione del conferimento del premio Nobel)
Puoi facilmente considerare, in Italia, dove quasi tutti sono d'animo alieno dai fatti egregi, quanto pochi acquistino fama durevole colle scritture.
(Giacomo Leopardi, Lettere)
Per nascere aquila bisogna abituarsi alle altitudini, per nascere scrittore bisogna imparare ad amare la rinuncia, le sofferenze, le umiliazioni. Soprattutto bisogna imparare a vivere appartato. Come la talpa, lo scrittore si aggrappa al suo limbo, mentre sopra di lui la vita in rigoglio continua, persistente, tumultuosa.
(Henry Miller, Nexus)
I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo.
(Ludwig Wittgenstein, Tractatus 5.6)
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In quale citazione vi riconoscete di più?