Il Giuramento
di Jean-Christophe Grangé
Editore: Garzanti
682 pagine, 18.60 euro
traduzione di D.Comerlati
Sinossi
La trama è presto detta: Luc, un amico di lunga data di Mathieu, anche lui poliziotto, tenta il suicidio mentre è impegnato in un caso particolarmente spinoso. Il suicidio è però un atto contrario ai convincimenti di Luc, fervente cattolico al pari di Mathieu. Da qui l'esigenza di scoprire le motivazioni del gesto e la necessità per il commissario di mettersi in viaggio: le risposte non si trovano infatti nella natia Parigi, ma sono sparse per l'Europa, dai valichi svizzeri fino alla Sicilia. Che cosa scoprirà Mathieu? Tantissime cose. Su di sé, sull'amico suicida, sulle contraddizioni dell'uomo e sulla natura del male. Il giuramento è uno dei romanzi più emozionanti della ormai ricca produzione letteraria di Jean-Christophe Grangé ed è senza dubbio uno dei più complessi e ambiziosi. Soltanto un fuoriclasse della suspense può tener desta l'attenzione dei lettori per settecento pagine senza mai incepparsi; Grangé riesce nell'intento districandosi a meraviglia tra i mille meandri della storia. Un libro sul male scritto con diabolica bravura. (
www.infinitestorie.it)
Commento
Pur non avendo mai amato gli scrittori francesi per Grangé ho sempre fatto un'eccezione. Per una volta il giudizio strombazzato nella sinossi di qui sopra non è esagerato. Non troppo almeno. In un momento in cui decine di thriller esoterici riempiono gli scaffali delle librerie, trovare qualcosa di qualità diventa sempre più complicato. Anche ne “Il Giuramento” non mancano riferimenti a sette, assassini rituali, satanismo e cristianesimo mistico, ma c'è anche un livello di coinvolgimento che va ben oltre i soliti libercoli che escono a raffica.
Grangé è un fine conoscitore dell'animo umano, ed è proprio questo il punto di forza del romanzo. I suoi personaggi principali sono sfaccettati, complessi, misteriosi quanto basta. Possiamo osservare il loro sviluppo pagina dopo pagina, le loro trasformazioni mai banali, quasi sempre azzeccate.
In particolare il protagonista, il capitano Mathieu Durey, è tratteggiato con rara originalità: pur essendo un ufficiale della polizia francese è anche un cattolico fervente, deciso ad affrontare il Male sulle strade, sporcandosi le mani con prostitute, spacciatori, agenti corrotti.
Tuttavia l'indagine sul tentato suicidio del compagno di fede (nonché collega), Luc Soubeyras, lo porterà a mettere in profonda crisi i dogmi che ha adottato fin da ragazzo come punti saldi della sua vita. La sua strada incrocerà un ristretto gruppo di serial killer che operano in punti diversi dell'Europa, e che hanno una sola cosa in comune: ciascuno di loro, in un determinato momento della vita, si è trovato in punto di morte e, tornando dal coma, ha confessato di non aver visto il classico “tunnel di luce”, bensì l'Inferno e Satana. Dunque è stato il Diavolo, e non Dio, a salvarli, a "portarli indietro"? Il Giuramento che li lega agli inferi ha ridato loro l'anima, trasformandoli però il serial killer posseduti, tornati in vita solo per diffondere il Male?
Il Diavolo è un essere metafisico, reale, oppure un concetto dietro cui giustificare i comportamenti più abbietti degli esseri umani? Il soprannaturale esiste, oppure il mondo è governato dalla razionalità? A tutte queste risposte Grangé cerca di dare non una, bensì più risposte. Se Mathieu è per natura un positivista, durante la sua indagine si imbatterà in prove che più volte gli faranno sospettare che Satana non può essere semplicemente relegato a un obsoleto concetto medioevale.
Pur essendo essenzialmente intrattenimento, “Il Giuramento” ha anche un'altra chiave di lettura, che scandaglia e mette sotto processo una vita votata alla Fede, scelta al contempo nobile, ma anche “castrante”. Può un uomo vivere rinunciando all'amore fisico, alla vita reale, aspirando solo alla purezza spirituale? Oppure per cercare il Bene bisogna prima toccare l'esistenza del Male?
Come vedete il romanzo non manca d'imporre interrogativi. Ciò che distingue Grangé da altri autori è il suo evitare di dare un giudizio definitivo. All'ultima pagina sarà il lettore a decidere se dietro tutto ciò che ha letto c'è l'intervento del Nemico, oppure se tutto è deciso dalla follia dell'uomo.
Dunque un uso dell'esoterismo, della mistica, di cui lo scrittore fa uso con bravura, preparazione, documentazione, ma senza sbilanciarsi in giudizi circostanziati e presuntuosi.
Stile ottimo e curato: Grangé non descrive, bensì visualizza direttamente nelle mente del lettore ciò che scrive. Non è cosa da poco, visto che scrittori ben più quotati (King su tutti) non hanno mai imparato questo piccolo, ma fondamentale segreto professionale.
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Per approfondire:
Sito ufficiale di Grangé:
http://www.jc-grange.com/Sito dedicato all'autore:
http://rivieres.pourpres.free.fr/NDE, le esperienze pre-morte, una disamina:
http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=nde.htmlIl Diavolo, male assoluto:
http://www.edicolaweb.net/arca012s.htmPsicoanalisi, antropologia e teologia di fronte alle possessioni:
http://www.aleff.it/archivio/diavolo/diavolo10.htm