Titolo: Bravery, you say
Fandom: Ouran Kokou Host Club
Prompt: Coraggio (
COW-T, seconda settimana, Missione 2)
Conteggio parole: 512 (FDP)
Rating: PG.
Personaggi: Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, onesided Hikaru/Haruhi
Avvertimenti: Spoilers! Spooooilers, Spoileeeers!
Note: Ambientata la “sera” del capitolo 80 (ma anche 79 e 81... insomma, dopo la partenza della madre di Tamaki e la yay!love-confession di Haruhi e di guardacomegongolo!Tamaki, che Hatori-sensei li benedica XD). Perché, si sa, anche quando tutto finisce bene per i protagonisti... c’è sempre qualcuno a cui non è andata bene altrettanto.
« Sei stato molto coraggioso. »
Buffo. Era la stessa frase che gli aveva bisbigliato quando si era dichiarato; che gli aveva ripetuto, ancora, la sera in cui lui aveva spronato Haruhi a dichiararsi a sua volta. Oh, sì, finanche quando era stato rifiutato - anche allora suo fratello gli aveva detto che era stato coraggioso - ma quello gli venne in mente solo all’ultimo, mentre affondava le ginocchia nel materasso e ci rigirava dentro un dito, sbuffando quando le molle lo rispedirono indietro.
« Non ci vuole molto coraggio, a rinunciare a qualcosa che non si può avere. »
Avrebbe voluto lasciarsi alle spalle un borbottio amareggiato, e invece lo spazio enorme della stanza gli restituì due o tre volte una vocina lamentosa, amplificandone la tristezza ad ogni eco e rimbalzando contro i suoi palmi vuoti e negli occhi di Kaoru, in un refrain così noioso che quasi quasi lo portò alle lacrime.
« Ce ne vuole molto a rinunciare a qualcosa che si ama e si desidera tanto, nonostante tutto. »
Suo fratello gli porse un sorriso con le labbra tiepide, lasciandoglielo cadere addosso con delicatezza.
Lui sospirò, nascondendo le dita ballerine tra le pieghe del lenzuolo perché nessun vuoto, né quello nella stanza né quello nel cuore, si accorgesse che vi si aggrappavano un po’. Solo un po’.
« Resterò in eterno in presunto amante di mio fratello, quindi...? »
« Stupido, se lo dici così mi offendi. »
« Ah, non è per te, è per le fangirls. Sai, la prospettiva di essere inseguiti a vita da un manipolo di otaku sbavanti non è proprio... Non ci lascerebbe nemmeno il tempo per amoreggiare, a conti fatti, no? »
« No.
... Hikaru. »
« Lei... io credevo che... »
« Lo credevo anch’io. » Kaoru si sporse, accerchiandolo con le sole mani e mettendolo spalle al muro con due carezze sulle guance. Così previdenti, quelle dita - a Hikaru parve quasi che asciugassero di già le lacrime che lui stesso non aveva ancora deciso se piangere o meno. « Ma non devi chiuderti proprio adesso. Lei è stata la prima a popolare il nostro mondo a due... ma non sarà anche l’ultima. »
Suonava così dolce, nella sua testa, che gli venne addirittura voglia di credergli. E poi, sono tuo fratello, gli avrebbe detto lui, se te lo dico io devi credermi per forza.
« Abbi pazienza, » lo pregò. « Io non ho ancora trovato qualcuno che ami più di te, tu non hai ancora trovato qualcuno che ti ami più di me... vuol dire che non è ancora tempo. » Kaoru lo guardò con negli occhi una serietà infinita, prima di lasciarsi sfuggire una risata. « Oppure che è stato proprio un errore, farci nascere fratelli. »
Il pugno del gemello gli urtò la spalla quasi per caso, prima che Hikaru gli abbracciasse di slancio la nuca con la mano destra, accostando la fronte alla sua e ridendo come un matto, insieme a lui.
« Ma che idiota...! Sei... o non sei... un vero maniaco, tu... »
« Tutto, per amore delle fangirls. »
Hikaru sorrise, tirando su col naso.
« A-ha. Sì. Capito. »