"Il conflitto tra Ucraina e Russia"

May 06, 2022 15:40


Nella scuola italiana la classe di mio figlio ha ricevuto un compito di scrivere una ricerca sul tema "Conflitto tra Russia e Ucraina." Vorrei condividere il testo che ha scritto.

Il conflitto tra Ucraina e Russia

Lingua nazionale

Ucraina è un paese con una forte divisione etnico-linguistica. Parte occidentale parla prevalentemente ucraino, parte centrale parla lingua mista di ucraino e russo e parte orientale - prevalentemente russo.

Radici del conflitto

Gli anni 1932-1933 furono affamati di Unione Sovietica a causa del fallimento dei raccolti e dell'errata politica dello stato. Sul territorio della regione centrale della Russia, regione del Volga, del Caucaso, degli Urali, della Crimea, di parti della Siberia occidentale, del Kazakistan, dell'Ucraina e della Bielorussia, per fame e malattie associate alla malnutrizione sono morte circa 7 milioni di persone. Si noti che circa 3 milioni di persone sono morte in Ucraina. Questo è stato uno dei motivi dell'odio di una certa parte della popolazione ucraina nei confronti della Russia.

Nazismo in Ucraina



Negli anni 30 nascono nell’Ucraina diversi organizzazioni nazionalisti il più importante è O.U.N. (Organizzazione degli Ucraina Nazionalisti). Uno dei leader era Stepan Bandera. Bandera proclamava la superiorità e purezza del popolo ucraino, era anti-polacco, anti-russo e anti-semita.

Nel 1941 molti nazionalisti ucraini diventati collaborazionisti di Hitler. Sotto la guida dei nazisti, loro hanno partecipato all'omicidio di massa degli ebrei il 29-30 settembre 1941 (33771 persone furono assassinate, "Babi Yar"). Anche l'O.U.N. di Bandera hanno organizzato la pulizia etnica della popolazione polacca (50.000-60.000 persone furono assassinate nel 1943-1945, «Massacro di Volyn»).

Adesso Bandera è il simbolo del nazionalismo ucraino. Nel 2010 è stato riabilitato dal presidente di Ucraina Yushchenko ed è stato nominato l’eroe nazionale, ma privato del titolo nel 2011.

NATO

Nel 1991 si disintegra Unione Sovietica. Ucraina autoproclamava la sua indipendenza.

Dopo la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione del Patto di Varsavia, la Russia ha cominciato a insistere sulle garanzie di non espandere la NATO verso est. Ci sono molti documenti[1], secondo di quali, Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania hanno segnalato al Cremlino che l'adesione alla NATO per paesi come Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca era fuori questione[2]. Tuttavia, queste promesse sono state infrante, e già nel 1999 nel NATO entrano Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca. Nel 2005 entrano anche Estonia, Lettonia, Lituania, Slovacchia, Romania e Bulgaria. Nell’anni successivi - Croazia, Albania, Montenegro e Macedonia.

Dopo il 2014, anche l'Ucraina si è diretta verso l'adesione alla NATO.

Maidan

Nel 2013, in Ucraina erano emersi due partiti concorrenti: un orientato a stabilire legami più stretti con l'Unione europea e l'altro orientato a mantenere legami privilegiati con la Federazione Russa. Nel novembre 2013 il presidente Yanukovich ha sospeso la preparazione di l’accordo tra l'Ucraina e l'UE per le ragioni economiche. Per risposta, l'opposizione ed i sostenitori dell'integrazione europea hanno organizzato un'azione di protesta su larga scala, Maidan, che è stato finanziato dagli Stati Uniti. Barack Obama ha riconosciuto che gli Stati Uniti hanno "mediato un accordo per la transizione di potere in Ucraina sulla scia delle proteste di Maidan e la fuga di Yanukovic."[1] A seguito del colpo di stato incostituzionale (articolo 11 della Costituzione dell'Ucraina), è salito al potere un governo illegittimo nella persona di Turchinov.

Subito dopo Maidan, la Verkhovna Rada dell'Ucraina ha abrogato la legge "Sui fondamenti della politica linguistica statale", che escludeva il russo dalle lingue ufficiali delle regioni.

Dal 2014, l'Ucraina ha intensificato la sua politica di "decomunistizzazione" del paese, che ha messo al bando il partito comunista e ha iniziato a smantellare i monumenti alle figure del partito e dello stato sovietico.

Dopo Maidan, le organizzazioni paramilitari sono venute in superficie, le più importanti sono “Settore Destro”, che ha usato la bandiera rossa e nera dei primi nazisti ucraini, e il battaglione nazista «Azov». Inizia un'attiva nazificazione dell'Ucraina e una politica di instillare odio nei confronti dei russi.

Crimea

In violazione della legislazione in atto nel 1954 Krusciov (leader dell'URSS) ha regalato Crimea all’Ucraina, che era ancora una parte dell’Unione Sovietica.

Nel marzo del 2014 gli abitanti della Crimea organizzano il referendum nel quale respingono autorità di Kiev e votano per tornare sotto la Russia con voti favorevoli di 96%.

Colpo di stato a Kiev è stato determinato come legittimo diritto di autodeterminazione del popolo ucraino, mentre il referendum in Crimea non è stato riconosciuto dall’occidente.

La strage di Odessa

Il 2 maggio 2014 a Odessa è avvenuto un massacro di persone contrarie al Maidan: questa tragedia è stata chiamata il nuovo Olocausto. In questo giorno, 48 persone sono state uccise dai nazisti e più di 240 sono rimaste ferite. Il 2 maggio è passato alla storia di Odessa come il giorno più nero, che è diventato un punto di svolta nella crisi politica in Ucraina e l'inizio della guerra civile nel Donbass.

La Guerra in Donbass

In Donbass la popolazione russa ha disconosciuto il nuovo governo di Kiev e ha effettuato il referendum per staccarsi dal Kiev e diventare una repubblica indipendente. Allo stesso tempo, Kiev ha emesso un decreto che lancia un'operazione anti-terrorismo (ATO) nelle regioni orientali del paese e introduce truppe con armi.

Il nuovo presidente Poroshenko, salito al potere, ha continuato a bombardare i civili in Donbass. Poi sono arrivati i neonazisti del “Settore Destro” e battaglioni “Azov” per effettuare la pulizia etnica nella questa regione.[4] Il bilancio delle vittime in otto anni nel Donbass, secondo l'ONU, è stato di circa 14.000, tra cui 4.000 civili e più di 250 bambini.

“Gli Accordi di Minsk”[5] del 5 settembre 2014, che prevedeva uno statuto speciale per regioni di Donbass era un eventuale meccanismo per fermare la guerra. Ma il presidentе Poroshenko e poi Zelensky non hanno voluto implementare quelli accordi.

Linee rosse

30 novembre 2021 Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che l'espansione delle infrastrutture militari della NATO in territorio ucraino potrebbe essere una "linea rossa" per la Russia. 1 dicembre 2021 la Mosca chiede garanzie legali che Ucraina non entra mai nella NATO. Queste garanzie non vengono date.

Il 2 febbraio 2022, Zelensky ha dichiarato la sua insoddisfazione per tutte le clausole degli accordi di Minsk e il suo rifiuto di attuarli.

Il 20 febbraio 2022, parlando alla conferenza di Monaco, Zelensky ha minacciato di ritirarsi dal memorandum di Budapest, che garantisce la rinuncia dell'Ucraina alle armi nucleari.

24 febbraio 2022 Putin ha annunciato un'operazione militare speciale nell'Ucraina. Con lo scopo di proteggere la popolazione del Donbass, smilitarizzare e denazificare l'Ucraina.

Bibliografia

[1] In early February, Genscher and Baker presented the idea in Moscow independently of one another. The German foreign minister assured the Kremlin that: "For us, it is a certainty that NATO will not expand to the east. And that applies generally," clearly meaning beyond just East Germany. The American, for his part, offered "ironclad guarantees that NATO’s jurisdiction or forces would not move eastward." When Gorbachev said that NATO expansion was "unacceptable," Baker responded: "We agree with that." https://www.spiegel.de/international/world/nato-s-eastward-expansion-is-vladimir-putin-right-a-bf318d2c-7aeb-4b59-8d5f-1d8c94e1964d

[2] Bush tries to persuade his counterpart to reconsider his fears of Germany based on the past, and to encourage him to trust the new democratic Germany. The U.S. president says, “Believe me, we are not pushing Germany towards unification, and it is not us who determines the pace of this process. And of course, we have no intention, even in our thoughts, to harm the Soviet Union in any fashion. That is why we are speaking in favor of German unification in NATO without ignoring the wider context of the CSCE, taking the traditional economic ties between the two German states into consideration. Such a model, in our view, corresponds to the Soviet interests as well.” https://nsarchive.gwu.edu/document/16135-document-21-record-conversation-between

[3] https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-obama_ammette_che_gli_usa_hanno_avuto_un_ruolo_nel_cambio_di_potere_in_ucraina/82_10371/

[4] “Civilians have continued to be killed, unlawfully detained, tortured and disappeared in eastern Ukraine, and the number of internally displaced people has risen considerably despite the announcement of a ceasefire on 5 September” “The report states that serious human rights abuses by the armed groups continued to be reported, including torture, arbitrary and incommunicado detention, summary executions, forced labour and sexual violence as well as the destruction and illegal seizure of property” https://reliefweb.int/report/ukraine/report-human-rights-situation-ukraine-15-november-2014

[5] https://it.wikipedia.org/wiki/Protocollo_di_Minsk#:~:text=Il%20Protocollo%20di%20Minsk%20era,Popolare%20di%20Lugansk%20(LNR).

L'articolo è scritto su base del video di Massimo Mazzucco: https://www.youtube.com/watch?v=XOqq9ALn1Tw

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