Il #pornfest9 di
fanfic_italia sarà aperto, salvo catastrofi, il 24 dicembre (presumibilmente a tarda sera). Nel frattempo, potete sollazzarvi con la seconda edizione della notte bianca di veglia e penitenza in attesa del gaudio evento.
![](http://i.imgur.com/NbT7A18.jpg)
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Di solito, quando si ritrovano a sostare nello stesso albergo prima e dopo un concerto, finiscono sempre in camera da soli, o massimo con uno degli altri tre membri della band - Sousuke, Haruka e Rin - visto che non sono ancora abbastanza famosi da permettersi sempre stanze singole, e dopotutto a nessuno di loro dispiace. Questa volta, però, per qualche motivo la loro manager Kou li ha messi in camera assieme. Cosa stava pensando? Cosa credeva che succedesse?
Forse che il cuore di Rei sbattesse contro la cassa toracica furiosamente per la presenza del suo migliore amico nella stessa stanza. Il tale migliore amico che non sa, oppure che sa e preferisce non parlare. Il fatto è che Rei, sebbene preferisca sempre risolvere i problemi invece di sprecare tempo nel dubbio, ora si ritrova con immagini davvero poco dignitose del corpo inconsapevole ad un paio di metri da sé.
Immagina di scostare le coperte, adesso, di infilarsi nel letto, di tracciare con le dita il contorno del viso di Nagisa e svegliarlo. Immagina che Nagisa si volti, sorpresa dipinta sul suo volto e gli occhi grandi sebbene assonnati. Nella sua fantasia, Rei gli tocca le labbra, e Nagisa continua a fissarlo mentre pian piano si scioglie e si rilassa, spinge il suo corpo minuto contro il proprio.
Rei sospira, scuotendo la testa. Gli sembra di sentirlo sotto il palmo della mano, il fianco nudo e la pelle liscia di Nagisa. Fra le sue gambe inizia ad accumularsi tensione e calore, scomodi, da eliminare il prima possibile. Per farlo però ci vuole frizione. E Rei non può credere che proprio lui, una mente analitica, potesse andare così tanto in confusione di fronte ad un faccino tondo, un corpicino piccolo e tonico, capelli soffici e biondi. Chissà quanto morbidi sarebbero al tatto, stretti fra le sue dita, mentre Nagisa avvolge la bocca attorno al--
Scuote la testa, ancora, ma troppo tardi visto che l'immagine formatasi nella sua mente ha già prodotto conseguenze disastrose, e la scomoda erezione fra le sue gambe si è gonfiata.
Sospira piano, in un tremolio, col cuore che ora pompa più feroce, e si sdraia sulla schiena fissando il soffitto per poi prendere un lungo respiro. Due e due, quattro. Quattro e quattro, otto. Otto e otto, sedici. Sedici e sedici, trentadue. Trentadue e trentadue, sessantaquattro...
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"Rei-chan, tocca... per piacere..."
Le parole di Nagisa, poco distante, gli bloccano il respiro. Cosa sta sognando? A cosa si riferisce?
Non lo sa. Non ne ha la minima idea. Sarebbe interessante scoprire se le immagini nella sua mente coincidono con quelle che non lasciano Rei dormire, ma è rischioso. Razionalmente, è una scelta che comporterebbe un rischio per tutta la band, e questo non se lo può permettere.
Ma se Nagisa provasse la stessa cosa? Dopotutto, i suoi sguardi sono sempre carichi di un certo calore, quando guarda Rei. Una luce, una malizia che, quando guarda altri, sembra mancare. Forse anche lui prova le stesse sensazioni, la stessa voglia di toccarsi a vicenda ed esplorarsi e stare bene assieme.
Ora però la pressione è troppa. Rei si alza, con la speranza di non svegliare Nagisa, e gli lancia qualche occhiata mentre in silenzio si dirige verso il bagno. Alla luce della lampadina, l'eccitazione sembra vacillare, ma come chiude gli occhi l'immagine di quelli magenta di Nagisa che lo fissano mentre lo prende in bocca con devozione lo fanno appoggiare al lavandino col respiro che accelera immediatamente. Chi gli ha accordato tutto questo potere?
D'accordo, stasera va così, ma questo problema si deve risolvere, non può perdere il sonno in questo modo. E Nagisa-kun non lo deve sapere.
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