Se chiedeste a Boss, Boss vi direbbe che la situazione sta cominciando ad essere ridicola e intollerabile. Ma nessuno chiede mai niente a Boss, niente che non sia la sua casa da trasformare in un asilo, cioè; preferiscono andare da Hamtaro, che è tutto sorrisi e adorabili eké ed è sempre così conciliante perché non capisce niente e quindi non sa decidere chi abbia ragione e chi torto. (Sul serio, Boss adora quella larvetta pelosa, ma non ha problemi ad ammettere che il suo cervello raggiunge a stento le dimensioni di un fiocchetto di polvere.)
Quindi, in quest’ennesimo, devastante litigio tra criceti permalosi, è Hamtaro che corre su e giù da un capo all’altro della Club House, parlando animatamente prima con l’uno e poi con l’altro, gesticolando come un forsennato e, in generale, fallendo miseramente nella sua missione di pace.
Se chiedeste a Boss, Boss vi direbbe che la maggior parte di questi conflitti inutili è meglio lasciarli passare-come una barchetta di carta su una pozzanghera, come i temporali e i terremoti, è roba passeggera che prima o poi si sgonfierà. E se non ti piace l’idea che ogni tanto ritornino ehi, sei tu che ti sei scelto il Giappone, sapevi a cosa andavi incontro; magari è il caso che ti trasferisci in un Paese più solido.
Ma Hamtaro è un criceto di burro, e non riesce a tollerare il pensiero, e men che meno la vista, di due amici infelici e immusoniti. Per cui sta cercando di mettersi in mezzo e risolvere il contrasto.
Tricky e Damerino gli stanno rendendo la vita difficile.
«Non ho intenzione di rivedere mai più quel tipaccio burbero e noioso!» esclama Tricky, le zampine incrociate sul petto e le spalle alla stanza.
Hamtaro corre-tapa tapa tapa tapa-da Damerino e Damerino fa un verso di derisione e gli dice, «Come se qualsivoglia criceto dotato di senno potesse voler avere a che fare con quello sciocco energumeno.»
Hamtaro è quasi in lacrime.
«Ma siete amici!» esclama, sgranando gli occhioni. «Siete amici!»
Damerino e Tricky incrociano le braccia con maggior decisione e si voltano, sdegnosi, ciascuno verso la parete che hanno eletto per compagnia in quest’ennesimo bisticcio.
Hamtaro si trascina tristemente verso il tavolo dove Boss, Ghiotto e Bijoux stanno giocando a carte in attesa che la guerra fredda si sciolga.
«Non so più cosa fare,» mormora Hamtaro, sconfortato. «Non li ho mai visti così ostinati.»
Bijoux gli prende una zampetta tra le proprie. «Stai facendo tutto il possibile, Hamtaro, non hai niente da rimproverarti,» mormora, con dolcezza. «Forse quei due hanno solo bisogno di spazio.»
«O di una bella sculacciata,» brontola Boss, calando un tre. Ghiotto, che non è un imbecille completo, fiuta la battuta per quello che è e ridacchia; Hamtaro sgrana gli occhi.
«Pensi che servirebbe?» chiede, speranzoso.
«Sì, Hamtaro, credo che prendere a schiaffi il sedere dei miei amici finché non diventa calvo sia un ottimo modo di risolvere i loro problemi sentimentali,» replica Boss, roteando un po’ gli occhi. «Lasciali in pace, sono due idioti testardi a caccia di attenzioni, vedrai che quando si saranno stufati della recita tornerò subito tutto normale.»
Due ore più tardi, Damerino e Tricky stanno battibeccando su chi debba avere l’onore di offrire l’ultimo seme di Sciarpina.
Boss si rilassa contro la sedia a dondolo, e sospira.
Se chiedeste a Boss, Boss vi direbbe che la situazione sta cominciando ad essere ridicola e intollerabile. Ma nessuno chiede mai niente a Boss, niente che non sia la sua casa da trasformare in un asilo, cioè; preferiscono andare da Hamtaro, che è tutto sorrisi e adorabili eké ed è sempre così conciliante perché non capisce niente e quindi non sa decidere chi abbia ragione e chi torto. (Sul serio, Boss adora quella larvetta pelosa, ma non ha problemi ad ammettere che il suo cervello raggiunge a stento le dimensioni di un fiocchetto di polvere.)
Quindi, in quest’ennesimo, devastante litigio tra criceti permalosi, è Hamtaro che corre su e giù da un capo all’altro della Club House, parlando animatamente prima con l’uno e poi con l’altro, gesticolando come un forsennato e, in generale, fallendo miseramente nella sua missione di pace.
Se chiedeste a Boss, Boss vi direbbe che la maggior parte di questi conflitti inutili è meglio lasciarli passare-come una barchetta di carta su una pozzanghera, come i temporali e i terremoti, è roba passeggera che prima o poi si sgonfierà. E se non ti piace l’idea che ogni tanto ritornino ehi, sei tu che ti sei scelto il Giappone, sapevi a cosa andavi incontro; magari è il caso che ti trasferisci in un Paese più solido.
Ma Hamtaro è un criceto di burro, e non riesce a tollerare il pensiero, e men che meno la vista, di due amici infelici e immusoniti. Per cui sta cercando di mettersi in mezzo e risolvere il contrasto.
Tricky e Damerino gli stanno rendendo la vita difficile.
«Non ho intenzione di rivedere mai più quel tipaccio burbero e noioso!» esclama Tricky, le zampine incrociate sul petto e le spalle alla stanza.
Hamtaro corre-tapa tapa tapa tapa-da Damerino e Damerino fa un verso di derisione e gli dice, «Come se qualsivoglia criceto dotato di senno potesse voler avere a che fare con quello sciocco energumeno.»
Hamtaro è quasi in lacrime.
«Ma siete amici!» esclama, sgranando gli occhioni. «Siete amici!»
Damerino e Tricky incrociano le braccia con maggior decisione e si voltano, sdegnosi, ciascuno verso la parete che hanno eletto per compagnia in quest’ennesimo bisticcio.
Hamtaro si trascina tristemente verso il tavolo dove Boss, Ghiotto e Bijoux stanno giocando a carte in attesa che la guerra fredda si sciolga.
«Non so più cosa fare,» mormora Hamtaro, sconfortato. «Non li ho mai visti così ostinati.»
Bijoux gli prende una zampetta tra le proprie. «Stai facendo tutto il possibile, Hamtaro, non hai niente da rimproverarti,» mormora, con dolcezza. «Forse quei due hanno solo bisogno di spazio.»
«O di una bella sculacciata,» brontola Boss, calando un tre. Ghiotto, che non è un imbecille completo, fiuta la battuta per quello che è e ridacchia; Hamtaro sgrana gli occhi.
«Pensi che servirebbe?» chiede, speranzoso.
«Sì, Hamtaro, credo che prendere a schiaffi il sedere dei miei amici finché non diventa calvo sia un ottimo modo di risolvere i loro problemi sentimentali,» replica Boss, roteando un po’ gli occhi. «Lasciali in pace, sono due idioti testardi a caccia di attenzioni, vedrai che quando si saranno stufati della recita tornerò subito tutto normale.»
Due ore più tardi, Damerino e Tricky stanno battibeccando su chi debba avere l’onore di offrire l’ultimo seme di Sciarpina.
Boss si rilassa contro la sedia a dondolo, e sospira.
Ah, la normalità.
A/N. #teamBoss 5ever.
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