Il bacio di Ricky è lento e osceno, la sua lingua che continua ad affondare ritmicamente come una promessa; Saras intanto tira giù la cerniera dei pantaloni di Juan Carlos-vivaddio-coi denti-Gesù Cristo-gli sfila i boxer larghi e, mentre chiude la bocca attorno allo scroto turgido, preme con due dita sulla pelle tenera del perineo. Juan Carlos inarca la schiena di scatto, aggrappandosi alle lenzuola; Ricky, sopra di lui, nasconde il viso nell’incavo del suo collo e mugola.
Juan Carlos immerge una mano tra i suoi capelli folti, leggermente umidi sulla nuca; Ricky gli si struscia addosso, pianissimo, e intanto le dita di Saras tornano addosso a Juan Carlos, oleose e fredde di lubrificante, e si spostano sotto e dietro di lui-Juan Carlos si morde il labbro inferiore quando il primo dito lo penetra, e nonostante il fastidio, allarga le gambe e solleva i fianchi quanto meglio riesce. Saras incastra un cuscino sotto la base della sua schiena, e poi lecca gentilmente la radice delle sue cosce, facendolo tremare ancora.
Ricky scivola in giù, e l’erezione di Juan Carlos tocca il rilievo delle sue vertebre.
«Ricky-» mugugna Juan Carlos, distratto dal calore che minaccia di sciogliergli le ossa, dal secondo dito di Saras, dall’ombra di barba sulle guance di Saras che Saras continua a strofinare quasi casualmente contro le sue cosce.
Ricky si lecca le labbra, e allunga all’indietro un braccio per-perché Saras gli porga il lubrificante, capisce Juan Carlos quando sente il tappo scattare. Snoda le mani dalla presa livida in cui le aveva strette attorno ai fianchi di Ricky, allora, e si impossessa del flacone di plastica; Ricky sgrana gli occhi, sorpreso, ma dopo un istante sta già sorridendo e sollevandosi in ginocchio.
Juan Carlos lo sta ancora torturando con i polpastrelli di due sole dita quando Saras, senza fretta, lo penetra-tanto gentilmente che Juan Carlos non sente il minimo fastidio finché non è affondato fin quasi alla radice.
Ricky sbircia da sopra una spalla, quando Saras comincia a muoversi, e qualsiasi cosa abbia catturato la sua attenzione gli strappa un miagolio appiccicoso; Saras ride, si sporge rapidamente a baciarlo sulla nuca.
«Avremmo dovuto conoscerci prima,» mormora, e Ricky arrossisce, dondola i fianchi; Juan Carlos fa una smorfia.
«Già così è-oh,» deglutisce, assecondando il nuovo ritmo leggermente più affrettato di Saras. «Già così è quasi illegale.»
Saras rotea gli occhi, gli pizzica una coscia, e la scintilla di dolore che risale la spina dorsale di Juan Carlos lo fa gemere forte.
Juan Carlos immerge una mano tra i suoi capelli folti, leggermente umidi sulla nuca; Ricky gli si struscia addosso, pianissimo, e intanto le dita di Saras tornano addosso a Juan Carlos, oleose e fredde di lubrificante, e si spostano sotto e dietro di lui-Juan Carlos si morde il labbro inferiore quando il primo dito lo penetra, e nonostante il fastidio, allarga le gambe e solleva i fianchi quanto meglio riesce. Saras incastra un cuscino sotto la base della sua schiena, e poi lecca gentilmente la radice delle sue cosce, facendolo tremare ancora.
Ricky scivola in giù, e l’erezione di Juan Carlos tocca il rilievo delle sue vertebre.
«Ricky-» mugugna Juan Carlos, distratto dal calore che minaccia di sciogliergli le ossa, dal secondo dito di Saras, dall’ombra di barba sulle guance di Saras che Saras continua a strofinare quasi casualmente contro le sue cosce.
Ricky si lecca le labbra, e allunga all’indietro un braccio per-perché Saras gli porga il lubrificante, capisce Juan Carlos quando sente il tappo scattare. Snoda le mani dalla presa livida in cui le aveva strette attorno ai fianchi di Ricky, allora, e si impossessa del flacone di plastica; Ricky sgrana gli occhi, sorpreso, ma dopo un istante sta già sorridendo e sollevandosi in ginocchio.
Juan Carlos lo sta ancora torturando con i polpastrelli di due sole dita quando Saras, senza fretta, lo penetra-tanto gentilmente che Juan Carlos non sente il minimo fastidio finché non è affondato fin quasi alla radice.
Ricky sbircia da sopra una spalla, quando Saras comincia a muoversi, e qualsiasi cosa abbia catturato la sua attenzione gli strappa un miagolio appiccicoso; Saras ride, si sporge rapidamente a baciarlo sulla nuca.
«Avremmo dovuto conoscerci prima,» mormora, e Ricky arrossisce, dondola i fianchi; Juan Carlos fa una smorfia.
«Già così è-oh,» deglutisce, assecondando il nuovo ritmo leggermente più affrettato di Saras. «Già così è quasi illegale.»
Saras rotea gli occhi, gli pizzica una coscia, e la scintilla di dolore che risale la spina dorsale di Juan Carlos lo fa gemere forte.
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