Leave a comment

Re: [Originale] OMC; Gen; SAFE; 862w xel1980 July 2 2013, 14:53:23 UTC

Qualcuno mi offrì da bere, un gruppo di ragazzi, drogati come me, probabilmente. Volevano adottarmi per una sera, mi chiamavano amico, l'illusione era che ci tenessero davvero. Era tutto perfetto. Ballammo, cantammo, bevemmo, e daccapo. Qualcuno di loro mi offrì un'altra pasticca. La buttai giù, incurante del fatto che poteva uccidermi. Nella vita reale non mi sarebbe importato, ma quella sera, quella sera ero il padrone della notte e non sarei morto. Per la prima volta ero padrone di qualcosa. Di me stesso, della luce che sapevo di possedere. Ero una stella, una stella pronta ad implodere.
Il mattino dopo, una domenica. Mi ero svegliato su un divano sconosciuto, sotto un soffitto sconosciuto, in mezzo a mobili sconosciuti. La testa un buco nero, attorno a me lattine di birra vuote, tante, posacenere pieni di spinelli consumati.
Non sentivo più la luce. Solo più buio di prima, come dopo la morte di una stella, quando ciò che resta è una voragine oscura, un buco nello spazio, vorace e silenzioso, che tenta disperatamente di colmare il suo vuoto senza però riuscirci.
Presi la porta e me ne andai, senza indagare oltre. Vomitai in un giardino condominiale sconosciuto, come il resto del palazzo, come la gente che ci viveva.
Guardai l'auto rubata e decisi di abbandonarla lì perché fosse ritrovata, forse, un giorno.
Non sentivo le gambe, non sentivo il mio corpo, solo la testa pesante, mentre cercavo di orientarmi, mentre cercavo la via di casa.
Non c'era splendore nella mia vita, non poteva essercene. Cosa può mai meritare una stella che si è bruciata, che si è giocata le sue carte in maniera errata, che ha dato fondo a scelte sbagliate? Lo splendore era durato poco, giusto il momento di sperare o illudersi che sarebbe durato per sempre. Ormai potevo solo immaginare di averne ancora, per una notte, forse, ma non ce n'era. Nessuna prospettiva. Ero il nulla, il vuoto, la non esistenza, la mia casa vuota e gelida, pochi amici che non mi cercavano, un fottuto lavoro di merda, l'inerzia di vivere.

Reply


Leave a comment

Up