[Kamen Rider Den-O] Momotaro ; Nogami Ryotaro ; Generale ; Bromance ; 242simph8June 27 2013, 16:49:46 UTC
Gli piaceva stare con Momotaro, anche se l’Imajin era arrogante, impulsivo e, a volte, anche un ingenuo. Gli piaceva stare sul Den Liner delle ore intere, anche senza fare assolutamente nulla, anche solo a mangiare pudding fino a sentirsi male o a tentare di insegnargli “quei giochi con le carte che agli umani piacciono tanto” Era un’esperienza del tutto nuova, perché fino a quel momento non aveva mai trovato nessuno che lo potesse considerare “importante” o semplicemente “utile”. Era sempre cresciuto con quella sfortuna che lo perseguitava, un carattere fin troppo docile e una poca propensione al comando, quindi trovare qualcuno, specialmente un Imajin, che teneva a lui per quello che era realmente, lo faceva stare bene. I primi tempi, quando erano solo loro due, insieme, a combattere gli altri Imajin, Ryotaro aveva iniziato a sentirsi finalmente in pace con sé stesso. Tentava di imparare da lui come comportarsi, come apparire più forte e sicuro di sé e anche quando sbagliava o quando raggiungeva i limiti, Momotaro era sempre lì accanto a lui, che si preoccupava e che lo incitava. Con il passare del tempo, quando a loro si erano aggiunti anche Urataro, Kintaro e Ryuuta, Ryotaro aveva finalmente compreso qualche potesse essere il vero significato della parola “amicizia”. Con loro poteva parlare praticamente di tutto, senza sentirsi giudicato, senza preoccuparsi di quanto stupido o infantile potesse apparire ai loro occhi. Loro e sua sorella erano le persone per lui più importanti e avrebbe fatto di tutto per proteggerle.
Gli piaceva stare sul Den Liner delle ore intere, anche senza fare assolutamente nulla, anche solo a mangiare pudding fino a sentirsi male o a tentare di insegnargli “quei giochi con le carte che agli umani piacciono tanto”
Era un’esperienza del tutto nuova, perché fino a quel momento non aveva mai trovato nessuno che lo potesse considerare “importante” o semplicemente “utile”.
Era sempre cresciuto con quella sfortuna che lo perseguitava, un carattere fin troppo docile e una poca propensione al comando, quindi trovare qualcuno, specialmente un Imajin, che teneva a lui per quello che era realmente, lo faceva stare bene.
I primi tempi, quando erano solo loro due, insieme, a combattere gli altri Imajin, Ryotaro aveva iniziato a sentirsi finalmente in pace con sé stesso.
Tentava di imparare da lui come comportarsi, come apparire più forte e sicuro di sé e anche quando sbagliava o quando raggiungeva i limiti, Momotaro era sempre lì accanto a lui, che si preoccupava e che lo incitava.
Con il passare del tempo, quando a loro si erano aggiunti anche Urataro, Kintaro e Ryuuta, Ryotaro aveva finalmente compreso qualche potesse essere il vero significato della parola “amicizia”.
Con loro poteva parlare praticamente di tutto, senza sentirsi giudicato, senza preoccuparsi di quanto stupido o infantile potesse apparire ai loro occhi. Loro e sua sorella erano le persone per lui più importanti e avrebbe fatto di tutto per proteggerle.
Fine
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