Re: [The Avengers] Steve Rogers, Tony Stark; Future!Fic, Crack-ish, Pre-Slash; SFW; 743wwaferkyaJune 23 2012, 14:32:08 UTC
«Ne ho abbastanza, Stark,» ripete Steve, con più calma, minaccioso e glaciale. Capsicle, gli torna in mente, ma scalcia via il pensiero perché non è il caso di mettersi a ridere. «Di te, e di tutta questa farsa. O forse sei davvero così stupido da non capire che siamo una squadra, che siamo compagni, che esistiamo proprio allo scopo di condividere i rischi?»
Tony continua a guardarlo come se Steve stesse parlando marziano, e non è tanto la mancanza di rispetto che gli incendia il sangue nelle vene, quanto la genuina difficoltà dello scienziato nell’ammettere che, una volta ogni tanto, sarebbe bene che lasciasse a qualcun altro la parte del rischiare la pelle.
No, aspetta. Steve è decisamente furibondo perché Tony continua a prendersi gioco della sua autorità, come se fosse giusto, come se fosse normale. Sì, è quello.
Steve prende fiato.
«Guardatemi, sono il grande Tony Stark!» esclama, sarcastico, spalancando le braccia, ed è di punto in bianco terribilmente cosciente del fatto che lo stanno fissando tutti. «Sono un genio, miliardario, filantropo e un playboy, e ho meno autostima di un temperamatite! Tirate la cordicella e ammiratemi mentre mi autodistruggo!» Gli punta addosso un indice molto minaccioso. «È storia vecchia, Stark. Non hai il permesso di fare il martire, e francamente, neanche lo spessore morale.»
Clint, accovacciato in un angolo del soppalco, dà un fischio di apprezzamento.
Per una volta, Tony sembra annaspare, a corto di una risposta arguta, e Steve sguazza mentalmente nella gloria, sta già cominciando a farsi strada sulle sue labbra un ghignetto trionfante, ma figurati se Tony Stark gli darà mai la soddisfazione di vincere. Neanche nei tuoi sogni più dolci, Cap.
A Tony basta un battito di ciglia per ritrovarsi, ed è lui che sorride, quasi genuinamente, e porge a Steve l’abat-jour di Natasha, da cui s’era offerto di svitare la lampadina che aveva fatto corto circuito.
«Salvaci dal mortale pericolo della lampadina mutante, o Capitano, mio Capitano,» dice.
Steve non gli risparmia una lunga, terribile occhiataccia, poi gli strappa di mano la lampada e, con sua somma soddisfazione, prende la scossa.
Re: [The Avengers] Steve Rogers, Tony Stark; Future!Fic, Crack-ish, Pre-Slash; SFW; 743wgondolin_maidJuly 16 2012, 00:00:21 UTC
MA IO TI AMO. Ti amo, ti amo, ti amo. Questa cosa è bellissima. Perché è così bella? Come fai a scrivere delle cose che ogni volta inizio pensando: "ah, sì, lei è brava, sarà una cosina corta e carina, ma non farà mai tanti danni come certe epic long" e poi finisco che voglio tatuarmi ogni tua frase addosso per tenermele sempre vicine perché è tutto bellissimo e perfetto? E non solo perché scrivi così bene che mi viene voglia di baciare un dizionario ogni volta che leggo qualcosa di tuo, ma anche perché i personaggio, diomio, i personaggi. Tipo: Nessuno crepa miseramente se Steve Rogers è al comando, se Steve Rogers può fare qualcosa per evitarlo. o Sono un genio, miliardario, filantropo e un playboy, e ho meno autostima di un temperamatite! che sono praticamente il riassunto di tutto quello che si potrà mai dire su questi due.
Tony continua a guardarlo come se Steve stesse parlando marziano, e non è tanto la mancanza di rispetto che gli incendia il sangue nelle vene, quanto la genuina difficoltà dello scienziato nell’ammettere che, una volta ogni tanto, sarebbe bene che lasciasse a qualcun altro la parte del rischiare la pelle.
No, aspetta. Steve è decisamente furibondo perché Tony continua a prendersi gioco della sua autorità, come se fosse giusto, come se fosse normale. Sì, è quello.
Steve prende fiato.
«Guardatemi, sono il grande Tony Stark!» esclama, sarcastico, spalancando le braccia, ed è di punto in bianco terribilmente cosciente del fatto che lo stanno fissando tutti. «Sono un genio, miliardario, filantropo e un playboy, e ho meno autostima di un temperamatite! Tirate la cordicella e ammiratemi mentre mi autodistruggo!» Gli punta addosso un indice molto minaccioso. «È storia vecchia, Stark. Non hai il permesso di fare il martire, e francamente, neanche lo spessore morale.»
Clint, accovacciato in un angolo del soppalco, dà un fischio di apprezzamento.
Per una volta, Tony sembra annaspare, a corto di una risposta arguta, e Steve sguazza mentalmente nella gloria, sta già cominciando a farsi strada sulle sue labbra un ghignetto trionfante, ma figurati se Tony Stark gli darà mai la soddisfazione di vincere. Neanche nei tuoi sogni più dolci, Cap.
A Tony basta un battito di ciglia per ritrovarsi, ed è lui che sorride, quasi genuinamente, e porge a Steve l’abat-jour di Natasha, da cui s’era offerto di svitare la lampadina che aveva fatto corto circuito.
«Salvaci dal mortale pericolo della lampadina mutante, o Capitano, mio Capitano,» dice.
Steve non gli risparmia una lunga, terribile occhiataccia, poi gli strappa di mano la lampada e, con sua somma soddisfazione, prende la scossa.
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