Notte Bianca 3 - PROMPT POST

Jun 12, 2011 08:00

Ci siamo, ragazzi! La Notte Bianca Referendaria parte adesso, e si concluderà fra una trentina di ore, alle 15.00 precise di lunedì. E... ricordate che vi abbiamo promesso qualcosa di particolare dedicato al voto? Ebbene, se andrete a votare (se? Andate a votare!) e riuscirete a scansionare la vostra tessera elettorale/farle una foto/screencapparla ( Read more... )

!lizzi on the road, notte bianca

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[Originale] M/M; PG; slash, vago linguaggio, 1/2 waferkya June 13 2011, 19:07:23 UTC
E' una scemenza che ha senso solo per me e per chiunque fosse al seggio con me e mi abbia visto squittire sui due cui sono ispirati i pg di cui sotto.

THE WAYFARER (One more voyage to go)

Alessandro un po’ s’annoia, a star così in fila senza poter far nulla, e per un po’ contempla l’idea di andarsene e tornare più tardi, magari dopo pranzo, che dopo pranzo non ci sarà tutta questa gente, no? Probabilmente non ci sarà proprio nessuno, ecco, e se poi anche gli scrutatori - insomma, i tizi che devono prendersi la sua carta d’identità e dargli le schede e controllare che non faccia casini quando le infila nell’urna - non ci fossero? Vanno in pausa, tipo, a ora di pranzo? Per cui, d’accordo, meglio sopportare la coda di persone che sono appena uscite dalla Chiesa piuttosto che fare la fatica di saltare la pennichella e uscire di casa e magari trovarsi il seggio chiuso e dover aspettare comunque.
Fatto sta che Alessandro s’annoia, così senza nulla da fare, e quasi si pente di essere corso via lasciando indietro mamma e papà, almeno avrebbe avuto qualcuno con cui parlare. E poi si volta, senza motivo, dal niente, e in cima al corridoio spunta Pasquale, che Alessandro non lo vede da qualcosa come tre mesi, per dire, e se il suo cuore fa una capriola curiosa all’indietro, sdraiandoglisi di traverso in mezzo alla gola e fermandogli il fiato, Alessandro fa finta di nulla.
Pasquale ha addosso un jeans corto fino al ginocchio che potrebbe essere un pantaloncino da basket ma è troppo stretto, e una polo bianca a mezze maniche che non assomiglia per nulla alla canotta della loro divisa. Ha i capelli un po’ più corti rispetto ai tempi in cui ancora giocava, e forse un pochino di barba a sporcargli le guance, Alessandro non ne è proprio sicuro. E poi ha sempre quelle spalle dritte dritte, e sta masticando sovrappensiero la stanghetta di un paio di Wayfarer giallo limone, e Alessandro non riesce a staccargli gli occhi di dosso anche se sa che dovrebbe, anche se c’è un pensiero un po’ isterico che lo tormenta e gli dice, scappa scappa scappa scappa scappa scappa.
Pasquale lo vede, un attimo dopo, e Alessandro prova a sorridergli mentre lui si avvicina a passo un pochino più svelto, un’espressione stupita e contenta e mozzafiato e imbarazzante che gli si apre pian pianino sul viso.
«Alessà!» lo saluta, allungando una mano per dargli un cinque e Alessandro s’impiccia un po’ con la tessera elettorale e il portafogli, passandoli dalla sinistra alla destra e poi indietro di nuovo e facendo ridere Pasquale, il che non è che lo aiuti a venir fuori dalla spirale di imbarazzo supremo in cui sta precipitando praticamente a peso morto. «Oi, oi. Come stai?»
Il palmo della mano di Pasquale è fresco e morbido contro quello tiepido e calloso di Alessandro, e gli mette addosso una tristezza un po’ assurda, perché è come se la stessa pelle di Pasquale si fosse dimenticata del basket.
«Sto... bene, grazie. Tu, tutt’apposto?»
Pasquale annuisce, si appende gli occhiali da sole allo scollo della maglietta. Alessandro quasi esita a lasciargli andare la mano, ma alla fine cede e seppellisce le proprie più in fondo che può nelle tasche dei jeans. Pasquale lo guarda, e almeno i suoi occhi sono sempre uguali, color cioccolato e un po’ invadenti e sempre lì a piantarsi in quelli di Alessandro. Gli si avvicina di mezzo passo, e la coda per il seggio avanza un pochino.

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Re: [Originale] M/M; PG; slash, vago linguaggio, 2/2 waferkya June 13 2011, 19:07:56 UTC

«È un sacco che non ci vediamo,» mormora Pasquale, e dal modo in cui piega appena la testa e lo guarda da sotto in su Alessandro capisce che è un pochino in imbarazzo anche lui, per chissà quale delle millemila ragioni possibili. «Cioè, veramente a te io t’ho visto settimana scorsa,» ride. «Ma tu a me no.»
Alessandro s’acciglia.
«Settimana scorsa?»
«Alla partita,» annuisce Pasquale, e il suo sorriso diventa tutto compiaciuto e gongolante ma Alessandro si accorge delle orecchie rosse e del modo in cui continua a strusciare un piede per terra.
«Sei venuto alla partita?»
«Ci vengo sempre alle partite, Ale,» lo dice come se fosse ovvio, come se Alessandro dovesse saperlo tipo per forza, e invece no, no, no, no, non ha mica appena detto che è giugno e fa un caldo che si muore, Dio santo. No.
«Ma abbiamo giocato a Macerata, settimana scorsa,» tenta di obiettare, come a dire, non è possibile che tu sia arrivato fin lì, Dio santo, Pasquale, perché mi prendi per il culo? Perché ho smesso di averti attorno ogni minuto della mia vita?, e la fila avanza ancora un pochino, la porta è vicina.
«Ho preso la patente, Ale. Cioè, mi stai dicendo che io vi seguo in giro per mezzo universo creato e nessuno di voi cazzoni si è mai accorto di me e della gente che mi porto dietro ogni volta?» Sta ridendo, ma quello che vuole dire è, non ti sei mai accorto che pure se non ci vediamo mai, io a te ci penso ancora in quel modo lì, in quel modo che non va bene per niente? Alessandro capisce, e preferirebbe di no. «Cazzo, siete veramente crudeli.»
«Mi dispiace,» riesce a replicare, sogghignando appena. «Evidentemente fate schifo come tifosi.»
Pasquale gli tira uno schiaffo, allora, un bel coppino in piena nuca, come ai vecchi tempi non smetteva mai di fare, e Alessandro incassa la testa nelle spalle e ride e gli sembra di essere appena arrivato in cima ad un muro, e di riuscire a vedere l’orizzonte al di là di esso. Anche Pasquale ride, si morde la lingua tra i denti. La fila avanza di un altro passo.
«È la prima volta che vieni a vota’, eh?» gli chiede Alessandro, allora, e sì, è la prima volta, e Pasquale è felice di averlo incontrato. Glielo dice, sono felice, e si avvicina un pochino, toccando con la punta della scarpa il tallone di quella di Alessandro. «Pure io sono contento.»
Pasquale si sfila gli occhiali da sole dal collo, ci gioca nervosamente, si guarda attorno, ha evidentemente esaurito la sua scorta di coraggio per la giornata, ma poi risolleva gli occhi su quelli di Alessandro.
«Ci dobbiamo vede’.»
Alessandro può solo annuire, e quando la fila avanza di nuovo lui inciampa nel piede di Pasquale ancora fermo accanto al suo, e per stringergli un braccio attorno alla vita e tenerlo su, come tre miliardi di volte ha dovuto fare in campo e durante gli allenamenti e comunque sempre in tutti gli anni che si conoscono, Pasquale lascia cadere gli occhiali, senza esitare neppure un attimo.

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Re: [Originale] M/M; PG; slash, vago linguaggio, 2/2 harriet_yuuko June 13 2011, 22:11:33 UTC
Ci speravo, che qualcuno pigliasse questo prompt elettorale!XD
Mi è piaciuta un sacco, loro due sono molto vivi e spontanei!^^

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