Notte Bianca 3 - PROMPT POST

Jun 12, 2011 08:00

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!lizzi on the road, notte bianca

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[Originale] La combriccola del Residence Portapenne; 14+; bisessualità (accenni), CRACK el_defe June 12 2011, 23:58:40 UTC
Questo astuccio è una camera a gas

Se c’è una cosa che riempie Romilda di sacro terrore e le fa andare tutto l’inchiostro nella testa, è senz’altro essere costretta a dormire, quando la cerniera del residence Portapenne, col suo suono raspante e metallico, annuncia a tutti loro l’arrivo del riposo. Il suo incubo ricorrente è quello di essere rimpiazzata da un volgare prodotto premium, una di quelle modernità fatte di titanio o di carbonio e poi spacciate per vintage che valgono anche meno di una banconota di scarso valore, perché il suo ugello per l’inchiostro è diventato ormai troppo largo perché possa essere usato con profitto - e già questo incubo, in ogni caso, dovrebbe essere altamente indicativo dell’ipocondria di madama baronessa, perché nessuno che abbia avuto a che fare con la sua scostante germanità oserebbe anche solo pensare che il suo ugello possa essere men che perfetto o difforme dal giorno della sua venuta al mondo: discendente puroinchiostro di una delle più antiche e prestigiose casate di Norimberga, seppur in decadenza, era famosa per essere capace di disapprovare con fermezza tutto tedesca i bilanci societari come i brancicamenti amorosi che, ogni notte, inevitabilmente avvenivano al Portapenne. Uno sbaffo nero e riga, punkt, tutto finito. Il sabotaggio o l’incuria erano opzioni parimenti improbabili, dato il suo rigore inflessibile anche nelle relazioni sociali.

Il dramma si svolge tutto nella serata di un venerdì, preludio ad un prolungato weekend di riposo e ozio: le sempre bene informate gemelle dell’ultimo piano, le due pettegole che rispondono ai nomi di Alice ed Ellen Staedler, hanno appreso da fonte certa già in mattinata che l’amministratore del Portapenne non si farà vedere fino a lunedì, festa patronale; la voce si è sparsa in un baleno tra gli inquilini nel tempo di uno scarabocchio, così che già all’ora del brunch sulla terrazza del secondo piano la quasi totalità degli abitanti, sorseggiando tazzine di nettante espresso, è già incline a festeggiare l’evento. Romilda sa esattamente come intendono festeggiare l’evento - allo stesso modo in cui festeggiano qualsiasi evento, dal trasferimento di una nuova famiglia al giorno in cui vengono pagati gli straordinari - e non dice niente, limitandosi ad assumere un’espressione stizzita e a tormentare la punta del tappo che le tiene ferma l’acconciatura elegante e scende rigidamente da un lato.

«Madame baronessa, desidera uno stuzzichino?» È Audrey Bich a rivolgersi all’arcigna esponente del bel mondo che fu, una rossa sbarazzina e allo stesso tempo elegante che sembra l’unica in grado di avere a che fare con Romilda senza incorrere nel suo disappunto; oltre ad avere un carattere frizzante e un tratto brillante che ben si accorda a molteplici usi, dalla correzione di compiti all’appunto fugace, alla compagnia fedele nella più minuscola delle pochette, è anche una delle pennette più basse che si siano mai viste al Portapenne: anche tenendo su il suo tappo, non arriva che all’altezza del seno di Romilda.

«No, fräulein, ti ringrazio.» La stilografica tedesca squadra con disapprovazione gli schiamazzi dei giovani sullo spiazzo aperto, che si inseguono e si rotolano sul tessuto ridendo e amoreggiando tra loro. «Penso che tornerò dentro per riposare. Mi sento fuori posto in questa... festa.»

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Re: [Originale] La combriccola del Residence Portapenne; 14+; bisessualità (accenni), CRACK el_defe June 13 2011, 00:03:04 UTC

Audrey dubitava che fosse possibile esprimere tanta disapprovazione con una sola parola, calcata e ricalcata in nero come se avesse voluto incidere le lettere direttamente sulla superficie dell’astuccio. Senza dire alcunché, si diede una spinta per sistemarsi in posizione perfettamente eretta e osservò a lungo quella parola scritta con le lettere aggraziate e spesse che si vedono soltanto nei libri e che è ormai quasi impossibile veder riprodurre con una semplice stilografica; scorrendo a fatica sulla trama dura del tessuto plastificato, aggiunse piccoli particolari a quella parola, trasformandola in un vero disegno: un fiorellino, un sole nascente, alcuni brevi scarabocchi che stavano per le stelle filanti. Romilda era già pronta a farle una partaccia, quando una coppia di tizi allampanati, senza fiato e apparentemente anche un po’ ubriachi di nettante, si avvicinò a loro. «Una splendida opera d’arte, signorine.»

A prorompere in una risata acuta e fragorosa è Didò, lo stilista del secondo piano - diciotto centimetri di corpo curato e scolpito dal raffinato legno di cedro californiano, un soprannome troppo ridicolo per poter essere usato da qualsiasi essere animato o inanimato dotato di qualsivoglia buonsenso e un elevatissimo indice di attrazione per le belle penne di qualunque estrazione sociale, genere e numero che, come conseguenza non secondaria, gli permette invece di poter dimenticare che alla nascita è stato battezzato come Diliberto Donatello Giotto. Le sue relazioni non hanno lunga vita, a parte quella con un fantomatico eyeliner di Los Angeles che nessuno ha mai visto se non in ritratto e che, in ogni caso, Didò cornifica regolarmente con chiunque passi nel suo raggio d’azione: dai timidi pastelli del primo piano, che vivono in branco come una classe di bambini delle medie e che sobbalzano ogni volta che Didò palpa il loro posteriore in truciolato, a una storia di ordinaria depravazione durata cinque giorni con quel nerd tutto posato del compasso che vive nel seminterrato e che nessuno considera degno anche solo di un saluto la mattina. Adesso, per dire, si accompagna ad un elegantone allampanato vestito di verde, che si presenta come Matthew e che è più effeminato di una penna rosa con il pompon di peluche e l’inchiostro che profuma di fragola, e che, come prima cosa, pensa bene di aggiungere fili d’erba a quel “festa” che, per la disperazione della baronessa.

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Re: [Originale] La combriccola del Residence Portapenne; 14+; bisessualità (accenni), CRACK el_defe June 13 2011, 00:03:32 UTC

Il dramma si consuma un istante dopo l’esplosione in escandescenze di Romilda, che rigurgita inchiostro nero come se il suo ugello si fosse improvvisamente spezzato per davvero, nei confronti di Didò, in preda a una crisi isterica che vuole difendere ad ogni costo l’amato di turno; il battibecco tra nobildonna e stilista deve interrompersi all’improvviso quando l’amministratore del Portapenne infila una mano oltre la cerniera, rovistando e buttando all’aria mezzo residence finché non trova la gomma pane che, poverina, dormiva ancora placidamente nel suo cantuccio, gettando Audrey e Didò, Romilda e Matthew nello stesso mucchietto di cancelleria. E mentre tutti si sistemano come meglio possono dopo il primo stravolgimento della giornata nella loro altrimenti tranquilla esistenza, il figlio preadolescente della Lapicera, la colf argentina, quello poco più alto di Audrey che già dà fastidio di suo per trecentosessanta giorni l’anno, cade a sua volta e, esplodendo letteralmente su di loro, li inonda di inchiostro blu.

«Parker!» esclamano tutti e quattro, esasperati e appiccicaticci - Didò raggiunge il culmine della sua isteria e singhiozza lamentandosi dei suoi abiti irrimediabilmente rovinati, il dolore di madama baronessa sembra oltre le lacrime, mentre Matthew sembra prenderla con inappuntabile aplomb inglese - ma solo Audrey ha il coraggio e la forza di puntualizzare, «È un portacolori, non un’orgia!»

«Ah no?» strilla deluso il ragazzino, prima di risistemarsi i calzoni e correre via, gridando parole irripetibili e scandalose. È da allora che Romilda è ricoverata, e secondo le gemelle Staedler le hanno diagnosticato un forte esaurimento nervoso, oltre che una lieve allergia ai pigmenti dell’inchiostro colorato. Non a tutte le tinte. Solo a quelle degli inquilini del Portapenne.

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Re: [Originale] La combriccola del Residence Portapenne; 14+; bisessualità (accenni), CRACK chia25 June 13 2011, 08:34:05 UTC
*Muore ed applaude a scena aperta*

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