'Brian! Brian! Brian dove sei!?' La voce della mamma era preoccupata, sembrava fosse quasi sull'orlo di un pianto disperato. Brian era dietro a un cespuglio nel grande parco. Quando la mamma si era voltata per sedersi sulla panchina, lui si era infilato dietro a un cespuglio per ammirare la vita dei piccoli insetti . Non aveva avvisato la mamma, che subito si era agitata non vedendolo più.
L'insetto che stava osservando era molto interessante, ma appena sentì la voce disperata della madre che lo chiamava, si preoccupò. Non voleva che si preoccupasse, le voleva troppo bene per farle una cosa simile.
Mamma! Mamma...sono qui...sto bene. Stavo solo giocando nel cespuglio. La mamma lo strinse forte a sé e lui poté sentire il suo odore dolce di vaniglia e i morbidi capelli corvini sfiorargli la fronte.
Brian si svegliò di soprassalto. Si guardò intorno ancora semi addormentato e si accorse che non aveva dieci anni e non si trovava nel parco di Boston. Si alzò dal letto andò verso la cucina afferrò due biscotti e poi guardò l'ora. Erano le nove del mattino, sicuramente sua madre era già sveglia.
“Mamma?Ciao, come stai?!”
“Brian!Stai male, è successo qualcosa?!” La voce cristallina della mamma suonò subito molto preoccupata.
“No mamma è tutto ok, ma non ti sento da una settimana e mi mancavi!”
Chiacchierarono per un po', poi Brian riattaccò.
***Nella piccola casetta bianca, Elly Barrington si era svegliata da circa due ore. Dopo una colazione abbondante aveva continuato a leggere il diario della mamma.
25.07.1982
Caro diario,
sono tornata a casa. Mia madre non è felice per quello che è successo e la famiglia Maruyama ha deciso che non sono degna del loro perfetto figlio.
Almeno per un po' non dovrò più preoccuparmi di questa faccenda del matrimonio. Purtroppo mia madre è talmente arrabbiata che ha deciso di non farmi più uscire di casa. Per fortuna non si è accorta che ogni giorno esco dalla finestra e torno solo verso sera. Da quando ho conosciuto James, non ho smesso di vederlo nemmeno un giorno. Ci incontriamo sempre vicino al fiume Kaigiri. Mi racconta molte storie sulle loro abitudini e spesso mi aiuta a migliorare il mio inglese. A volte passiamo il tempo in silenzio abbracciati sotto un acero rosso imponente. Dopo il bacio che ci siamo dati la sera della mia fuga, ho capito che l'amore esiste veramente.
Sto davvero bene con lui, ma purtroppo dovrà partire a breve.
Tua Kaede
28.07.1982
Caro diario,
luglio sta giungendo alla fine, proprio come la visita di James. Oggi pomeriggio ho visto il mo bel forestiero per l'ultima volta. Questa sera partirà e non so se lo rivedrò mai più. Sono talmente triste che ho trattenuto a stento le lacrime. Non volevo piangere davanti a lui, ma è stata dura trattenermi e James si è accorto della mia tristezza. Anche lui era triste. Ha cercato di consolarmi e mi ha lasciato il suo indirizzo, promettendo di scrivermi appena tornerà a casa.
'Tra un anno preciso sarò ad aspettarti qui davanti al fiume Kaigiri, qualsiasi cosa accada. Te lo prometto Kaede.'
Questo ci siamo promessi prima di lasciarsi. Non ci sono stati addii, solo sguardi tristi e un abbraccio carico di speranze. Ha detto che non si dimenticherà di me, ma io temo comunque che accada.
Tua Kaede
Elly continuò a leggere il diario per tutta la mattina, le pagine che seguirono quelle della partenza di James, erano colme di tristezza. Povera mamma, deve essersi veramente sentita sola. Tra una pagina e l'altra giunse al mese di agosto.
19.08.1982
Caro diario,
James mi ha scritto! Il mio bel forestiero mi ha scritto. Non si è dimenticato di me. Sono davvero felice, vorrei correre fuori e urlare fino a perdere la voce! Ti allego la lettera.
'Dolcissima Kaede,
perdona il mio ritardo, ma quando sono tornato dal viaggio ho avuto molto da fare, ciò non toglie che io abbia pensato a te in ogni attimo libero. Mi rendo conto ora più che mai di quanto tu sia importante per me. Spero tu possa perdonarmi, ma ho avuto molto da fare con le foto per la redazione e poi ho dovuto raccontare tutte le mie bellissime esperienze in Cina a mia sorella. Mia sorella si è accorta subito che in me c'era qualcosa di strano e ha voluto sapere il nome della ragazza che mi ha rapito il cuore. Mi sembra di conoscerti da una vita anche se abbiamo passato insieme appena una settimana. Vorrei che tu fossi qui con me, non scorderò più i tuoi occhi, il tuo profumo e il tuo viso. Mi sento anche così stupido a scriverti tutto questo ora che simo lontani. Avrei dovuto dirtelo quando potevamo sederci insieme sulla riva del fiume Kaigiri.
A presto principessa dagli occhi nocciola.'
James Barrington
Mi ha chiamata principessa dagli occhi nocciola! Non ho parole da aggiungere, credo che gli risponderò immediatamente. Spero di ricevere una sua lettera al più presto.
27.08.1982
Caro diario,
è appena arrivata una lettera di James. Non vedo l'ora di aprirla, sto fremendo dalla voglia, ma allo stesso tempo sono depressa. Depressa perchè quando avrò finito di leggerla non rimarrà niente se non l'attesa per la prossima lettera. Ho deciso di volerla leggere in luogo tranquillo, rilassante e soprattutto pieno di ricordi. Andrò ad aprirla sulla riva del fiume Kaigiri. Nel nostro posto.
'Cara principessa,
ricevere una tua lettera è stato ciò di cui avevo bisogno. Inutile dire quanto sono contento di sapere che stai bene e che pensi a me quanto io penso a te. Insieme alla lettera ti ho mandato le foto che mi hai chiesto! La ragazzina è mia sorella Charlotte, ma guai se qualcuno la chiama così! Si fa chiamare Charly e se non la chiamano così è in grado di sputare fuoco!
Non è di lei che vorrei parlarti in questa lettera, ma dal momento che me l'hai chiesto tu, ti accontenterò.
Charly ha sedici anni, ma nonostante abbiate solo un anno di differenza, siete completamente diverse. Lei non è matura come te, passa il suo tempo a combinare casini e a divertirsi, senza pensare alle conseguenze. Siamo stati molto legati fin da piccoli, io le voglio molto bene anche se è infantile, folle e ribelle. Non vuole pensare al suo futuro, ma dovrebbe perchè ormai per quanto mi dispiaccia ammetterlo, è diventata quasi una donna. Charly è una ragazza molto allegra e spensierata, a volte sembra più una bambina che una donna!
Spero di averti detto abbastanza di Charly anche perchè ora devo darti una notizia che sicuramente ti farà saltare dalla gioia! Ho fatto leggere al mio capo quelle pagine che avevi scritto sul tuo villaggio e la vostra cultura. Gli sono piaciute talmente tanto che mi ha chiesto dove poteva trovarti!
Sono sicuro che un giorno, riuscirai a venire in America e a diventare una grande scrittrice.
Ora devo lasciarti, alla prossima lettera e ricordati di mandarmi una tua foto.
James Barrington
La prima foto che Elly vide, era di una ragazza di circa sedici anni con due occhi azzurri come il cielo e una voluminosa coda di cavallo. I capelli erano castani e la ragazza sorrideva. Era davvero bella, ma di una bellezza diversa da quella di sua mamma. Mentre Kaede sembrava veramente una principessa orientale, Charly sembrava più una ragazzina ribelle e cocciuta. Elly guardando quel sorriso sornione, comprese perfettamente la descrizione che aveva fatto suo padre.
Un'altra foto rappresentava Charly intenta a fare la linguaccia.
Elly le guardò divertita e un sorrisetto le spuntò sulle labbra. Quella era sua zia! Le sembrava assurdo che quella ragazzetta potesse essere sua zia. Ormai avrebbe avuto sulla quarantina d'anni.
Poi guardò la foto successiva...il cuore si fermò e gli occhi si riempirono di lacrime. Sentì una fitta stringerle lo stomaco. Un uomo in tenuta da esploratore sorrideva mostrando il simbolo della vittoria con le dita. Poteva avere sui vent'anni, capelli neri e occhi azzurri proprio come quelli di Charly. Era suo papà. Per la prima volta stava osservando il viso di suo padre.
Alcune lacrime le scivolarono sulla guancia. Meccanicamente andò verso il bagno con la foto ancora in mano, poi si guardò allo specchio. Riguardò la foto, poi di nuovo il suo riflesso allo specchio. Cercava qualche somiglianza. Per quanto tutti avessero sempre detto che assomigliava alla mamma, ora che Elly poteva vedere il viso di suo padre, si rese conto che aveva preso molto da James. Forse erano dettagli meno evidenti, ma c'erano. I suoi occhi erano azzurri come quelli del papà, poi c'erano alcuni tratti del viso e il naso. Elly era emozionata come se da un momento all'altro potesse rivedere tutta la sua famiglia. In quell'istante capì che era ora di far visita ai suoi genitori.
***
Quella domenica pomeriggio non ci furono musei, locali o feste per Elly e Brian. Erano saliti in macchina e avevano guidato per ore. Quando finalmente erano giunti al cimitero di Chester's Mill era ormai sera. Il cimitero era tranquillo e pervaso da una strana quiete e serenità. Elly e Brian cercarono le tomba dei genitori. Quando la trovarono Elly cercò di essere forte, ma non riuscì a ricacciare le lacrime e scoppiò in un pianto disperato. Non aveva mai veramente pianto per la morte dei suoi genitori, ma aveva pianto perchè era rimasta senza genitori. Invece ora, che aveva “conosciuto” i suoi genitori attraverso le loro stesse parole racchiuse in quei preziosi diari, Elly aveva imparato a vedere i suoi genitori come persone, persone la cui vita non ruotava intorno a lei. Stava piangendo perchè il destino li aveva strappati alla vita che si stavano creando, stava piangendo per i loro sentimenti e per il loro amore infranto da un maledetta disgrazia.
Brian l'abbracciò tentando di consolarla. Elly stava singhiozzando e riusciva mal appena a respirare.
Quando risalirono in macchina Elly continuò a guardare il cimitero allontanarsi sempre di più dietro di loro. Quando finalmente si sentì più tranquilla, rivolgendosi a Brian disse:
“Perchè non mi racconti della tua famiglia?”
“Perchè non c'è molto da dire, è una famiglia come un'altra” Elly notò immediatamente l'agitazione nelle parole di Brian e vedendolo diventare teso e distaccato, decise di non insistere.