Il titolo non ha senso ed è pure sgrammaticato, abbiate pazienza.
Se c'è una cosa che tutti quelli che mi hanno parlato per più di cinque minuti è il mio legame con Saiyuki e con tutte le opere della Minekura. Quello è stato l'anime che mi ha introdotto in "quel mondo" e lei è attualmente una delle mie tre autrici preferite di sempre - credo di aver letto tutto ciò che ha prodotto, ma sul serio.
Tutto ciò che è stato pubblicato in italia su questo manga si ritrova nelle mie mani, FanBook a parte perché costano una cifra e io sono una schiappa a fare le ordinazioni su internet.
Fatta questa premessa. Oggi ho comprato un libro per prepararmi al mio prossimo esame di Letteratura Cinese 2. Questo libro è "Lo schimmiotto" di Wu Ch'eng-en, o anche chiamato "Viaggio verso occidente", ovvero la base letteraria di Saiyuki (e ovviamente di un bordello di altri manga/anime/roba varia di matrice orientale). Si presenta come una cosa senza copertina dura, con una vecchia stampa a colori sulla base e 400 pagine circa scritte in caratteri molto piccoli - OVVIAMENTE caratteri ITALIANI, non di cinese classico, che sennò ci impiegherei tipo cinque anni a leggere qualche capitolo.
E niente, ciao. Questa cosa mi emoziona un casino.
*che bello fare cinese, che bello che bello*