Oct 09, 2012 19:39
Sono arrivata ad una conclusione, da qualche tempo, leggendo alcuni interventi di pagine sia sul femminismo sia sulla lotta contro l'omofobia.
Secondo me, buona parte delle persone che negano il diritto alle coppie omosessuali d'adottare o avere figli hanno una visione piuttosto sessista dei ruoli della madre e del padre, all'interno della famiglia. La figura materna, per queste persone, dovrebbe
insegnare un certo comportamento tipico del proprio sesso e così a propria volta anche la figura paterna. Come se effettivamente un sesso avrebbe "ruoli" e "comportamenti" già codificati di per sé, dal suo nascere al suo morire. Secondo me così non è, in quanto un genitore dovrebbe sì fungere da modello, ma non da modello sessuale. Mi spiego: dovrebbe essere un modello civile, sociale, comportamentale, morale, come un insegnante all'interno di una scuola ma in grado di toccare tutti gli ambiti della persona di suo figlio/sua figlia.
La sessualità va per codici ma non è da imporre a priori e specialmente non quando la sessualità di un individuo non ha da esistere - parlo dell'infanzia, dove il bambino ha sì una sessaulità propria e penso anche già definita ma non se ne cura in quanto non ancora findamentale per il suo crescere: con l'avanzare dell'età questa prenderà un aspetto importante ma /intimo/, che nessun codice prefissato ed esterno può davvero esplicitare, a mio parere.
Quindi, dire che un bambino ha bisogno di una madre e di un padre come figure di riferimento dell'ambito maschile e femminile è come classificare certi comportamenti come "femminili" o "maschili", etichettarli secondo una logica che può anche essere più o meno machista, a seconda delle occasioni, ma dargli comunque una definizione già precostruita.
Insomma, no. Ecco tutto. NO.